Si riparte. Sotto le feste, il modo migliore per avere tanti spettatori in tribuna e tanti appassionati davanti la tv oppure davanti al pc su Euroleague.tv. Dopo una sola settimana di pausa e con l’inedito delle partite al martedi e mercoledi, l’Eurolega parte con il primo turno delle Top16. Dopo il gruppo E, è la volta del gruppo F. Buona lettura.

GRUPPO F

Il gruppo dei titoli, delle stelle, delle grandi sfide. Possiamo anche chiamarlo il gruppo della morte, perché chi riuscirà a sopravvivere forse avrà la strada spianata verso le Final Four. Cinque squadre che messe insieme valgono 21 titoli continentali, dieci delle ultime undici finali ha visto in campo almeno una delle otto squadre del gruppo e solo una volta negli ultimi 15 anni le Final Four si sono giocate senza una delle squadre del gruppo F. Ironia della sorte, Khimki e Bamberg, due delle squadre che più hanno fatto parlare di sè nella prima fase, sono le uniche a non aver mai raggiunto le Final Four e addirittura i tedeschi sono alla prima esperienza nelle Top16.

Nando De Colo, glaciale ai liberi con un 12/12 (Fabrizio Stefanini 2015)

Nando De Colo, l’uomo in più del CSKA (Fabrizio Stefanini 2015)

La favorita – Veramente complicato individuare una favorita in un gruppo di questo tipo in cui qualche grande squadra potrebbe restare tagliata fuori dai playoff. Eppure vogliamo rischiare e puntare forte sul CSKA Mosca di Itoudis. In parte perché la prima fase ha detto che questa squadra si è comunque dimostrata tra le meglio attrezzate, poi perché almeno fino alle Final Four negli ultimi anni i russi si sono dimostrati sempre i più forti. Nove vittoria, una sola sconfitta, interna contro Malaga prontamente vendicata al ritorno, il CSKA ha dominato il gruppo D rischiando pochissimo e mostrando spesso e volentieri il meglio di sè. Squadra più profonda se possibile rispetto alle ultime edizioni e non più dipendente dalla lunaticità di Milos Teodosic, spesso e volentieri sostituito da Nando De Colo come stella della squadra, ma senza risentirne anzi sembra che il buon Milos abbia preso di buon grado questa nuova situazione, tanto da riuscire ad essere molto più efficiente del recente passato. Itoudis dovrà fare a meno nelle prime gare di Aaron Jackson ma il roster è in grado di sopperire a questa mancanza soprattutto adesso che ha ritrovato Freeland. Tra i migliori attacchi d’Europa, migliore addirittura in trasferta che in casa, il CSKA si lancia all’ennesimo assalto all’Europa con l’occhio che punta lontano ben oltre i playoff.

Gustavo Ayon, MVP della giornata (Fabrizio Stefanini 2015)

Gustavo Ayon (Fabrizio Stefanini 2015)

Seconda fila –  Mettere in seconda fila queste tre squadre potrebbe sembrare irrispettoso nei confronti della loro storia, ma per un motivo o per un altro vediamo Olympiakos, Barcelona e Real Madrid un passo indietro rispetto al CSKA Mosca. I greci hanno dominato il gruppo B che si è rivelato decisamente debole, ma lo hanno fatto con gravi problemi di infortuni, con Spanoulis e Printezis a lottare con acciacchi vari e addirittura Patric Young che ha chiuso la stagione anzitempo, sostituito da Shawn James. Nonostante tutto Sfairopoulos ha sfruttato la situazione per mescolare le carte e soprattutto dare tanti minuti a giocatori come Papapetrou, Agravanis a Athinaiou che torneranno utili nella seconda fase. In questo contesto si è ritagliato un suo ruolo anche Daniel Hackett, partito in punta di piedi ma che ha saputo portare sempre punti e aggressività quando è stato chiamato in causa. Il Barcelona è stata per lunghi tratti una delle squadre migliori, in attacco ed in difesa, poi raggiunte le Top16 si è spenta la luce con due sconfitte consecutive che l’hanno portata al secondo posto e ad un gruppo F che potrebbe essere molto complicato. La front-line probabilmente più forte d’Europa con Pascual che può scegliere tra Doellman, Samuels, Lawal e Tomic, fa da contraltare ad un reparto esterni di grandissima qualità ma che ha faticato a trovare equilibrio e continuità. Satoranski e Perperoglu sono delle certezze, ma al loro fianco Arroyo ha faticato ad entrare nei meccanismi offensivi del Barça, così come Navarro ha sofferto ancora per i suoi cronici problemi alla schiena, mentre Ribas resta un buon giocatore ma pur sempre di contorno. Pascual dovrà ritrovare gli equilibri di Novembre per non correre rischi. Capitolo a parte merita ovviamente il Real. Tantissima fatica per oltre due mesi, senza una vittoria esterna, con l’incubo dell’eliminazione davanti agli occhi sotto in doppia cifra contro il Fenerbahce ben dentro il terzo quarto, eppure le merengues ne sono venute fuori, trascinate più dal talento che dal gioco, che continua a latitare ed ha mostrato paurose lacune, non solo offensive ma soprattutto difensive. Non è un caso che il Real fosse la peggior difesa d’Eurolega dopo 7 partite e la seconda peggiore tra le squadre qualificate alle Top16. L’infortunio di Rudy ha acuito una situazione già difficile, anche se Llull, Carroll e nelle ultime gare Rodriguez, sono riusciti a mettere una pezza. Che ci fossero dei buchi e delle mancanze nel roster è un fatto, tanto che K.C. Rivers è stato richiamato in fretta e furia per coprire la falla che Taylor, solo in parte, era riuscito a colmare. Il girone è terribile e Laso dovrà cercare qualcosa in più del talento per riuscire a venirne fuori con una posizione favorevole per i playoff.

Outsider – Dietro le prime quattro è difficile stabilire un ranking ma proviamo a scommettere su Brose Bamberg e Khimki come squadre pronte ad approfittare delle difficoltà delle prime. I tedeschi di Trinchieri sono a nostro avviso una squadra molto profonda e molto più pronta di quanto non dica la loro esperienza nelle Top16. Trinchieri ha saputo trovare un buon equilibrio tra gioco esterno, con tiratori come Wanamaker, Strelnieks, Steiger, unite al fosforo di Zisis, con un gioco interno in cui all’esplosività di Theis e all’atletismo di Miller ed Harris si è unito da poco un giocatore tutto fare come Radosevic. A completare il tutto il vero play occulto della squadra e la grande sorpresa della prima fase, il nostro Nicolò Melli capace di giocare a tutto campo, tirare da fuori, passare la palla, attaccare il ferro e prendere rimbalzi, come mai ha fatto nella sua carriera. Il Bamberg parte da dietro ma attenzione perché il suo rendimento è del tutto avulso da che giochi in casa o fuori e potrà fare qualche scherzo. Discorso simile vale per il Khimki anche se i russi hanno molto più talento dei tedeschi ma forse rotazioni più corte e meno garanzie. I russi hanno alternato grandi prestazioni, come la doppia vittoria sul Real, a prestazioni abbastanza interlocutorie, come la doppia sconfitta con il Bayern, soprattutto quella interna. Eppure giocatori come Rice, Shved, Zoran Dragic, Augustin, solo per citarne alcuni, possono fare male a qualsiasi difesa quando si accendono, anche se spesso e volentieri non lo fanno tutti insieme. Rimas Kurtinaitis dovrà trovare il modo di dare continuità ad una squadra potenzialmente devastante ma che ancora sembra non aver trovato una sua propria identità.

Rice 1(Foto R.Caruso 2015)

Tyrese Rice (Foto R.Caruso 2015)

Di rincorsa – Chiudono il gruppo Laboral Vitoria e Zalgiris Kaunas, in rigoroso ordine, perché gli spagnoli hanno ampiamente dimostrato durante la prima fase di poter stare in campo contro Olympiakos ed Efes, giusto per citare due squadre nel loro girone ma è anche vero che a livello di talento sono un passo indietro in un gruppo di ferro. Nonostante tutto i baschi hanno dalla loro un percorso interno netto fino ad oggi, con 5 vittorie su 5 e soprattutto un attacco a tratti strabordante alla Fernando Buesa Arena. Perasovic è riuscito ad bilanciare il gioco di una squadra che ha tiratori affidabili come Mike James, Blazic, Causer, Hanga ma anche lunghi come Tillie e soprattutto un Ioannis Bourousis alla seconda giovinezza che finora ha dominato in lungo ed in largo i pitturati d’Europa. Partono da dietro ma possono senza dubbio fare più di uno sgambetto. Cosa che potrebbe essere più complicata per lo Zalgiris Kaunas che nonostante un roster meno talentuoso della scorsa stagione ha comunque disputato una discreta prima fase, sfruttando soprattutto la grande capacità di non abbassare il livello del gioco lontano da casa. Infatti i lituani lontano dalla meravigliosa Zalgirio Arena hanno conquistato 3 delle 5 vittorie che li hanno portati alla seconda fase, tra cui quella prestigiosa di Barcelona. Kalnietis a dirigere le operazioni è sempre un rischio ma sotto canestro Vougioukas e Jankunas hanno garantito sempre un grande contributo. Sarà durissima ma giocarci contro non sarà per niente facile.

Curisosità – Abbiamo già parlato della quantità di titoli distribuiti tra le otto squadre del gruppo, ancora più distribuito è il talento ed i titoli personali presenti in campo, per non parlare di giocatori presenti nelle varie classifiche all-time di Eurolega. Juan Carlos Navarro con 3745 punti è il top-scorer di Eurolega, con Spanoulis a cui mancano 184 punti per diventare il secondo giocatore a sfondare quota 3000. Reyes (con 1411) e Bourousis (con 1289) guidano la classifica all-time dei rimbalzi e Jankunas è al quarto posto, a soli 44 dal podio. Per non parlare degli assist con Spanoulis, Navarro, Zisis, Rodriguez, Llull e Teodosic che sono nei primi 11 all-time della speciale classifica. Nel gruppo troviamo anche gli ultimi 4, e 6 degli ultimi 7, MVP delle Final Four (Spanoulis, Rice, Navarro e Nocioni).

Sarà anche il gruppo delle grandi rivalità come il clasico Real-Barça, che si è giocato 22 volte in Europa, quella tra CSKA Mosca e Khimki, che tra l’altro aprirà le Top16 questo pomeriggio alle 18.00, ma soprattutto la sfida tra Zalgiris e CSKA, una delle più antiche rivalità del basket europeo tanto che la prima sfida risale al 1947, e che nella vecchia Unione Sovietica era anche una sfida politica. Dal 1999 le due squadre si sono già incontrate 16 volte e solo una volta i lituani sono riusciti a spuntarla.


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