Alexey Shved (fonte foto: www.rantsports.com)

Alexey Shved (fonte foto: www.rantsports.com)

Alexey SHVED (Khimki Moscow Region) – Se fosse capace di difendere in modo decente e continuativo sarebbe uno dei migliori esterni mai visti in Eurolega. Perchè il talento offensivo non è mai stato in discussione e nell’ultimo mese e mezzo di Eurolega lo sta dimostrando a piene mani. Nelle ultime 6 gare viaggia a 22 punti e soprattutto 47% da 3 punti e dopo aver aperto le Top16 con il buzzer-beater che ha condannato il CSKA, trascina i compagni al secondo successo contro il Vitoria. Prima con i suoi 3 punti guida la partenza sprint dei russi, poi nel finale di terzo quarto spacca in due la partita, guidando il 13-0 che spinge il Khimki sul +9, infine completa l’opera congelando il vantaggio nel finale.

Darius MILLER (Brose Bamberg) – L’impresa della settimana è quella del Bamberg, che domina per 3 quarti al Pireo contro un Olimpiakos totalmente incapace di difendere e di trovare contromisure anche e soprattutto ad un Darius Miller, a volte silente, ma che ne mette 22 con 4/6 da 3 e 5 rimbalzi. Ma quello che soprattutto è fondamentale, mettendo canestri importanti nei momenti decisivi della sfida, come nel finale di terzo quarto, quando ferma un 9-0 aperto dei greci e poi nell’ultimo quarto, quando l’Olympiakos ormai è a due possessi di distanza, mettendo i canestri che permettono alla squadra di Trinchieri di gestire il finale.

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Ayon spesso e volentieri decisivo anche in difesa (foto di Fabrizio Stefanini)

Victor CLAVER (Lokomotiv Kuban Krasnodar) – Il segreto di Pulcinella del Lokomotiv di coach Bartzokas. L’esperienza dello spagnolo è l’ago della bilancia della squadra russa e protagonista della fin qui grande stagione della sua squadra. Ad Istanbul è immarcabile per oltre tre quarti, a tratti dominante, vicino a canestro (7 rimbalzi) ma soprattutto in allontanamento con 5/5 dalla grande distanza. Nell’ultimo quarto mette una tripla che potrebbe essere decisiva, subito dopo il primo vantaggio del Fener, ma lì finisce la benzina della squadra russa ed il Fener vince una bellissima partita, ma fino a quel momento Claver aveva guidato i russi a 3′ da una grande sorpresa.

Andrey VORONTSEVICH (CSKA Mosca) – Il settore lunghi del Barça come sempre fa paura ed il CSKA lo ha affrontato nel solo modo possibile, giocando con i suoi lunghi atipici lontano dal ferro. Risultato, Pascual si è dovuto adattare alle mosse di Itoudis giocando in modo innaturale e subendo tantissimo proprio la lunghissima ala russa, che cresce di partita in partita e che nella sfida di giovedi ha mostrato tutto il suo repertorio, con un tiro da fuori che difficilmente fallisce (4/6 da 3), presenza a rimbalzo (9) e belle mani al servizio dei compagni (4 assist), giusto nella serata in cui mancava un uomo come De Colo.

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Finalmente un Bogdanovic decisivo nell’ultimo quarto (foto di Fabrizio Stefanini)

Gustavo AYON (Real Madrid) – Continua la grande Top16 del messicano che guarda caso, pur dopo una positiva prima fase, ha improvvisamente alzato il volume e sta viaggiando in doppia-doppia di media, confermandosi nella vittoria non facile contro lo Zalgiris. 16 punti e 15 rimbalzi, di cui 8 in attacco, contro una delle front-line più forti d’Europa. Giocare di fianco ad un mostro sacro della competizione come Felipe Reyes è sicuramente più facile ma Ayon sta sicuramente giocando la sua migliore pallacanestro da quando è arrivato in Europa e per fortuna di Laso lo sta facendo nel momento più delicato della stagione per le merengues.

Sesto uomo: Bogdan BOGDANOVIC (Fenerbahce Istanbul) – Non una partita da stropicciarsi gli occhi ma quanto basta per trascinare il Fenerbahce alla terza vittoria consecutiva. Si perché quando le cose si stavano mettendo malissimo, con i russi sul +10, Bogdanovic si è improvvisamente acceso, mettendo 6 punti in meno di 3′ che hanno aperto la rincorsa, e poi 12 in 8′ prima di lasciare la contesa con 5 falli. Ma a quel punto il più era fatto ed i suoi compagni hanno fatto il resto rimanendo imbattuti.

Andrea Trinchieri pronto per la finale contro Valencia (foto S. Paolella 2013)

Andrea Trinchieri sta facendo un grande lavoro a Bamberg (foto S. Paolella 2013)

Allenatore: Andrea TRINCHIERI (Brose Bamberg) – Sette giorni fa il Brose aveva interrotto una striscia di 21 sconfitte consecutive in Top16. L’Olimpiakos ha perso solo due volte in casa, inclusa la scorsa edizione della Eurolega, e finora aveva dato l’idea di poter gestire anche una situazione infortuni complicata. Ma davanti al Brose di Trinchieri sono venute meno tutte le certezze. Bravo il coach italiano a guidare i tedeschi in una Eurolega che potrebbe regalare delle piacevoli sorprese. Squadra quadrata, che gioca insieme, e bene, in attacco, ma soprattutto difende sempre con grande intensità. Una piccola rivincita anche per Trinchieri, che sulla panchina della nazionale greca non aveva avuto una grandissima fortuna e non solo per colpe sue.


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