Real Madrid – Panathinaikos Athens 83-65 (20-14, 19-15, 21-19, 23-17)

 (Foto Savino Paolella 2014)

Sergio Rodriguez (Foto Savino Paolella 2014)

È un grande classico del basket continentale quello che mette di fronte il Real Madrid finalista delle ultime due edizioni e il Panathinaikos di coach Dusko Ivanovic. In palio c’è la leadership del gruppo E. Sono diversi gli ex sul parquet: da Jonas Maciulis, autore di due splendide stagioni in terra greca, ad Antonis Fotsis, campione di Spagna con il Real nel 2005.

Felipe Reyes si affaccia a questa sfida con la concreta possibilità di essere il sedicesimo giocatore della storia a toccare quota 2000 punti in Eurolega: ne servono dodici. Il Capitano dei madrileni parte fortissimo mandando a referto sei dei primi otto punti dei suoi (8-5). Entrambe le difese scelgono di collassare nel cuore dell’area e di concedere qualche tiro dal perimetro in più: il Panathinaikos nel primo tempo tira ben sedici volte con i piedi dietro la linea dei 6,75 contro i quindici tiri da due.

Sulla sirena del primo quarto Llull insacca una tripla che permette al pubblico di entrare in partita e che manda su tutte le furie coach Ivanovic. La giocata più spettacolare della serata esce dalle mani fatate di Sergio Rodriguez, che dopo aver subito fallo prima della linea di metà campo, a circa 18 metri dal canestro avversario, centra il canestro con una parabola perfetta: purtroppo il gioco era fermo…

La vecchia conoscenza del basket italiano Janis Blums non solo permette a Diamantidis (impalpabile la sua prova, con 0/6 da tre) di rifiatare qualche minuto in panchina, ma contribuisce con molta energia e la solita meccanica perfetta nel tiro da tre. Però, appena il Real sistema la mira dalla lunga distanza, il vantaggio raggiunge la doppia cifra (36-26).

Rudy e Llull si cercano e si trovano alla grande in apertura di terzo quarto, e costringono A.J.Slaughter agli straordinari per tenere gli ospiti a galla (46-40). Gli arbitri (c’è anche il nostro Paternicò nella terna) entrano prepotentemente sulla scena, fischiando un fallo antisportivo a Batista e un tecnico per flopping a Rudy Fernandez che alla fine si vanno a compensare.

Il momento storico per Felipe Reyes arriva al minuto 26: il compagno di reparto Ayon lo pesca tutto solo nel pitturato e lui può schiacciare con dolcezza ed entrare nella ristretta èlite di cui sopra. Inizia così un parziale di 8-0 che riporta i padroni di casa a dodici lunghezze di vantaggio. È lo strappo definitivo: il Pana non può sperare di uscire indenne dalla trasferta di Madrid perdendo tutti e quattro i periodi, peraltro in nessuno di questi è stato in grado di segnare almeno venti punti, gettare ben ventidue palloni ed avere il proprio leader autore di un solo canestro dal campo.

Nei minuti gli spagnoli dilagano, si divertono e infiammano il pubblico con giocate di elevata spettacolarità. Laso utilizza anche le seconde linee, mentre Ivkovic, al contrario, lascia i suoi titolari sul parquet, forse per dar loro una lezione in vista dei prossimi impegni.

Real: F.Reyes 18, R.Fernandez 15, S.Llull 14. Reb (38): F.Reyes 9. Ast (22): S.Rodriguez 7

Panathinaikos: E.Batista 15, A.J.Slaughter 12, J.Gist 9. Reb (41): E.Batista 9. Ast (18): D.Diamantidis 7