FENERBAHCE ULKER ISTANBUL

B.McCalebb: 7 – Non è ancora al 100% dopo l’infortunio patito al piede sinistro e trovarsi di fronte gente che ti conosce alla perfezione di certo non lo ha facilitato. Tuttavia incontrastabile nelle sue incursioni a canestro. Nel finale soffre uno strano mis-match con Ress, dal quale esce nettamente sconfitto.
O.Onan: 5 – Pochi minuti, mai veramente cercato dai compagni e mai alla ricerca della ribalta. Gara scialba.
B.Ermis: 5 – Fa fiatare McCalebb, niente più. L’unico canestro realizzato è arrivato grazie ad un regalo arbitrale. Pianigiani non si fida di lui, e tutto sommato non ha torti. Ancora acerbo per queste gare.
R.Sato: 7 – L’unico a provare a mettere la museruola a Brown. Quando ci riesce il Fenerbahce vola, ma è un gioco al massacro. Arriva nel finale punto a punto esausto e non riesce a dare una mano alla causa.
U.Tripkovic: ne
D.Andersen: 5 – Il voto non è per quanto fatto vedere sul parquet, soliti movimenti di classe sopraffina, quanto per la banilità con cui commette i suoi cinque falli. Considerando che è l’unico big-man utilizzato da Pianigiani e che è l’unico dei suoi a finire con plua/minus positivo (+5), il rammarico in casa Fenerbahce per i suoi soli 18 minuti sul parquet sono evidenti.
K.Peker: ne
O.Savas: ne
M.Batiste: 5 – Sul lento viale del tramonto. L’ombra del giocatore dominante che per nove lunghe stagioni ha fatto pentole e coperchi a centro area. Quando riesce a posizionare il deretano nel pitturato sa ancora farsi rispettare, ma non si capisce se sono gli altri a non cercarlo o lui a non riuscire a farsi vedere.
I.Karaman: 4.5 – Grande talento fisico, ma tecnicamente ancora da sgrossare. Entra ed esce dal campo senza mai farsi notare.
B.Bogdanovic: 8.5 – A lungo immarcabile. Janning non è una lince in difesa, ma il croato lo ridicolizza oltre il dovuto con un primo tempo ai limiti della perfezione. Nel finale, forse per un minutaggio a cui non è abituato ma più probabilmente perchè di lui si prende cura Moss, però cala. Il suo 2/4 ai liberi è cruciale nel dare fiducia a Siena. Fallisce l’unica tripla della serata a gara compromessa. Una delizia per gli occhi.
E.Preldzic: 6.5 – Se dobbiamo trovare un erede a Toni Kukoc, il bosniaco-sloveno-turco è l’unico candidato in giro per l’Europa. Pianigiani lo utilizza a lungo da quattro tattico, e lui da palleggiattore sopraffino quale è, fa danni a ripetizione sul fronte offensivo. La sua fama di difensore rivedibile però è alla base della grande serata di Sanikidze. Conti alla mano forse ha fatto più male che bene ai suoi.
Coach Simone Pianigiani: 5 – Avere in panchina centri dal tonnellaggio di Peker e Savas e scegliere di non utilizzarli, anche e soprattutto analizzando le cifre concesse dalla Montepaschi ai centri avversari da inizio competizione, sà di autolesionismo. Gestione non lucida quella del senese, alla prima gara ufficiale contro la sua squadra, che opta per ridurre al minimo le rotazioni, finendo per fare il gioco degli avversari. Nel finale i suoi arrivano cotti al pari degli ospiti, più abituati a dover far ricorso alle riserve di energie.

Daniel Hackett, 25, guardia della MPS (foto euroleague.net)

Daniel Hackett, 25, guardia della MPS (foto euroleague.net)

MONTEPASCHI SIENA

B.Brown: 10 e lode – Se ce ne fosse stato ancora bisogno questa è stata la gara della definitiva consacrazione per Bobby Brown. Con 41 punti scrive il suo nome accanto a quelli di Ford, Myers e Kambala quale miglior realizzatore ogni epoca su una singola gara. In un Eurolega svuotata dai talenti del passato, il californiano su cui Banchi ha scommesso in estate, sta facendo onde. I suoi punti 18 tiri, quasi mai forzati, rischiano però di far passare inosservati i progressi mostrati da Brown in regia, con un intesa sempre maggiore con i compagni nel pick&roll e una grande capacità di lettura come dimostrano i 5.9 assist di media a fronte di 1.9 perse. Ok non difende ma, a questo punto, chi se ne frega!
B.Eze: 5 – Parte bene, poi fallisce due rigori da un centimetro e si perde. Bene a rimbalzo, ma dove Big Ben manca è in difesa.
M.Carraretto: 7 – Glaciale dalla lunetta quando a 12″ dalla fine era stato la miglior opzione per il Fenerbahce per il fallo sistematico. Cuore di capitano e attributi da campione.
A.Rasic: ne
K.Kangur: 6.5 – L’estone porta meno grano del solito al mulino MPS, ma una sua tripla nei minuti finali è fondamentale per l’esito del match.
V.Sanikidze: 8 – Lo aspettavamo e, finalmente Air Georgia è arrivato. Punti, rimbalzi, difesa. La scelta di Pianigiani di giocare con Preldzic da quattro, per la prima volta in stagione, gli permette di non dover fare i conti con avversari che lo sovrastano fisicamente. Dimostra di aver appreso le lezioni fin qui subite e le sfrutta a proprio vantaggio.
T.Ress: 8 – Si risparmia per lunghi tratti. Poi a 3’05 si iscrive alla gara. Batte tre volte consecutivamente McCalebb, prima dal palleggio (!), poi stoppando il macedone e per finire costringendo l’ex compagno ad uscire per raggiunto limite di falli. Il miglior italiano in Eurolega fin qui.
B.Ortner: 5 – Parte con un ottimo appoggio, poi fa i suoi soliti errori di calibrazione. Ma in almeno un paio di occasioni la palla scotta e non dovrebbe essere lui a doversi far carico di tali responsabilità.
L.Lechthaler: ne
M.Janning: 5 – I limiti difensivi si sono materializzati tutti in un colpo. Bogdanovic abusa di lui, costringendo Banchi ad utilizzarlo col contagocce.
D.Hackett: 7 – In una serata speciale è riuscito ad uscire dal torpore che lo aveva assorbito nelle ultime uscite. Grande applicazione difensiva su McCalebb e Bogdanovic, unita ad alcune ottime giocate offensive. Ottima prova di fronte al CT Pianigiani.
D.Moss: 7 – Meno precisione al tiro rispetto al solito. Ma la mole di lavoro che lo ha occupato nell’altra metà campo avrebbe debilitato qualsiasi stallone di razza.
Coach Luca Banchi: 10 – Continua la straordinaria stagione di Luca Banchi in sella alla Montepaschi. Dopo aver battutto la faccia sul più bello sia a Tel Aviv che a Malaga, la compagine toscana riesce a togliersi una grandissima soddisfazione andando ad espugnare l’Ulker Arena. Il coach grossetano indovina tutte le mosse tattiche, godendo della serata non convenzionale offerta da Brown. Pur restando con i piedi per terra, e la nuova formula delle Top16 purtroppo in questo caso è penalizzante, il messaggio lanciato è forte e chiaro: Siena c’è!

Arbitri, Garcia Ortiz (SPA), Herceg (CRO), Obradovic (BIH): 6.5 – Qualche fischio un pò troppo casalingo sparso in qua e la, ma arbitraggio degno della gran gara giocata sul campo.