Partizan Belgrado – Fenerbahce Istanbul 78 – 88 (Stats) (Highlights)

Alla Pionir Arena di Belgrado il Partizan ci crede, ma alla fine deve soccombere sotto i colpi dei turchi, arrivati in terra serba per fare bottino pieno e proseguire la propria avventura in Eurolega. È stato un Partizan che per larghi tratti della partita ci ha anche creduto, andando avanti anche di 8 punti durante un terzo quarto che sembrava avvicinare i tifosi di casa ad una tanto sospirata vittoria. Alla fine però la maggiore qualità e profondità del Fenerbahce nei momenti clou della gara, e la prestazione sublime di Bojan Bogdanovic, autore di 26 punti con un clamoroso 6/9 da tre punti indirizzano il match nelle mani turche, che in questo modo si portano in vetta al girone con quattro vittorie su quattro partite che stanno a testimoniare l’ormai chiara impronta di coach Obradovic su una squadra che in questi anni ha investito tanto, ma raccolto molto poco.

LA CRONACA

La partita comincia con un Partizan ispirato, che si affida alle iniziative del proprio trascinatore Milosavljevic, il quale riesce a portare avanti i suoi e a tenerli in testa al match, mentre gli ospiti faticano ad entrare nei propri giochi offensivi e soprattutto a trovare percentuali offensive degne di questo nome. Anche perché i serbi sono una squadra piuttosto ben organizzata, con delle gerarchie precise e riescono a respingere gli attacchi avversari impostando una gara inizialmente a basso ritmo. Il primo quarto vive di un continuo botta e risposta tra le due squadre, che cercano costantemente il break decisivo senza però trovarlo, e soltanto in conclusione di questi primi dieci minuti sono i serbi ad avere quattro lunghezze di vantaggio sul punteggio di 17-13.

Anche il secondo parziale prosegue sulla stessa falsariga del primo, con i bianconeri a dettare i ritmi e ad imporre la propria difesa contro le scorribande di McCalebb, in questo periodo il più ispirato dei suoi. I turchi però non hanno fatto i conti con Jeoffey Lauvergne, il quale sfodera una prestazione di tutta sostanza su entrambi i lati del campo, mettendo in seria difficoltà Kleiza e i lunghi del Fenerbahce. Appare chiaro come siano gli idoli di casa a giocare meglio, e soprattutto maggiormente di squadra, affidandosi soltanto qualche volta alle giocate offensive di Tarence Kinsey, da sempre uno spirito libero e unico dei suoi ad avere licenza di creare deliberatamente dal palleggio. A differenza di altre volte la strategia funziona, e bilanciando qualche attacco in isolamento ad altre soluzioni più manovrate è ancora la squadra di Belgrado a concludere il primo tempo in vantaggio sul 38-30.

Nel terzo quarto il leitmotiv della gara sembra sempre lo stesso, con il Partizan a provare la fuga definitiva e il Fenerbahce ad inseguire, ma è proprio a metà di questa frazione di gioco che si scatena tutta la furia offensiva turca e in particolare del già citato Bogdanovic, il quale guida la rimonta con le sue triple che zittiscono il Pionir. Anche la squadra di casa sembra risentirne, così viene lasciato ampio spazio ancora a McCalebb, che sfrutta tutte le occasioni in contropiede e sfodera una prova di sostanza con una sola palla persa a fronte di tre assist, che pur non essendo molti bastano a mettere in ritmo i compagni e ad ispirare una decina di minuti micidiale e da 30 punti segnati a fronte dei soli 19 degli avversari, i quali vengono totalmente travolti dalle geometrie e dal dinamismo imposti da Obradovic.

Anche l’ultimo parziale sembra non fare eccezione, e così i giallo blu dopo essersi portati in vantaggio sono bravi a non mollare la presa e a continuare a macinare gioco in attacco, senza sbavature o forzature di troppo, e a chiudere ogni spiraglio in difesa, dove il Partizan non riesce più a penetrare e di conseguenza abbassa drasticamente le proprie percentuali rispetto al primo tempo, finendo col 33 percento dalla lunga distanza, una prova non esattamente da ricordare, anche perché molti dei tiri tentati sono usciti quando più contava e quando soprattutto i turchi dall’altra parte si rivelavano implacabili e inarrestabili. È proprio in quest’ultimo quarto che si nota tutta la profondità di questa squadra, che può sempre contare su almeno un paio di opzioni alternative nel caso la prima non dovesse funzionare. E così è stato anche oggi: quando non segnava Bogdanovic c’era sempre Preldzic, o McCalebb, o ancora Bjelica a prendersi le responsabilità maggiori e infine a portare a casa la partita che mantiene la squadra di Istanbul in testa al girone.

MVP: Bojan Bogdanovic (26 punti, 1-4 da 2 e 6-9 da 3). Il croato dimostra per l’ennesima volta di essere un giocatore di altra categoria, e proprio nel momento del bisogno esce allo scoperto aiutando i suoi a realizzare il parziale decisivo per la vittoria.

TABELLINI

PARTIZAN BELGRADO 78 (J.Lauvergne 20, T.Kinsey 18, L.Westermann 13), Rim (33), J.Lauvergne 10, Ass (7), D.Milosavljevic 3

FENERBAHCE ISTANBUL 88 (B.Bogdanovic 26, B.McCalebb 14, E.Preldzic 11), Rim (27), E.Preldzic 6, Ass (17), E.Preldzic 8


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