Le parole di ETTORE MESSINA a Pick and Roll Eurolega in Poltrona al telefono da Cleveland.
Gentile come ulteriore alternativa a Belinelli in regia, come risolvere di squadra la copertura difensiva in area, il pre-olimpico molto equilibrato con attenzione anche a Messico ed Iran, le ambizioni di San Antonio e il valore assoluto di Curry, la spavento per Hackett, la motivazione sentita in Belinelli e Bargnani, la mancata convocazione di Gallinari per l’All Star Game e la sua emozione verso la partita delle stelle.

Belinelli aiuto in regia?
“La può portare avanti e prendere decisioni, può farlo anche Gentile, che ha qualità tecniche per poter in determinati momenti assumere quel ruolo, spero anche che i nostri play di ruolo saranno pronti fisicamente e mentalmente per darci una grossa mano, Gentile è un giocatore con talento non solo per finire ma anche per crearla l’azione, mettendo il compagno in condizione di tirare libero, perché è alto, vede l’assist, vede da un lato all’altro, è possibilità enorme per lui, è un ragazzo che ha tutto per sfondare in Europa come nella NBA. Mi auguro che stia bene e abbia voglia della scorsa estate azzurra”.

Copertura area, problema per l’Italia e come utilizzare Bargnani?
“Sicuramente dovremo farlo a livello di squadra, non può essere un solo giocatore a risolvere problemi, aspetto con ansia di iniziare gli allenamenti per capire cosa fare sui pico-and-roll avversari. Con Datome avremmo quintetto alto per statura ma anche rapido, atipico con cinque giocatori di 2.00 che possono ambiare su tutti i pick-and.roll, non mi fascio preventivamente la testa per non avere la protezione in area, Cusin è un buon giocatore, Bargnani può fare bene e ci darà una grande mano, dovremo risolvere la questione di squadra, non possiamo inventarci giocatori con caratteristiche che non abbiamo”.

Girone pre-olimpico
“Un girone dove c’e molto equilibrio, Grecia e Croazia sono forti, ma anche Messico e Iran sono in grado fare sorpresa in gara singola, intanto è importante che tutti siano in salute, bella notizia che Hackett non abbia nulla di grave come sembrava in primo momento, poi servirà gestire emotività, giocando in casa ci sarà carico di aspettative e di tensione interna, il desiderio fortissimo di fare bene a tutti i costi ti può fare andare fuori strada. Dobbiamo giocare possesso per possesso, quattro gare che si decideranno nel finale, se ci faremo trovare pronti, abbiamo talento tecnico e fisico per fare la nostra gara. E poi, per andare ai Giochi, dovremo pur battere qualcuno…”

NBA, su San Antonio in finale di conference
“Finale di conference: siamo forti candidati per quello, anche se per noi e per come è ora la classifica è probabile primo turno con una squadra tipo Houston e al 90% semifinale con Oklahoma City, squadra che storicamente con atletismo ci ha messo in difficoltà”.

Neanche Leonard è riuscito a fermare Curry
“Curry è di gran lunga il miglior giocatore Nba, quello che fai più fatica a marcare, come dice Steve Kerr ha raggio di tiro cosi ampio che richiede la presenza di un difensore attaccato a lui a 10 metri dal canestro, in questo modo apre spazi inusuali per altri, che possono giocare 4 contro 4, se limiti il suo tiro da tre in transizione e lo obblighi a faticare per fare i suoi 30 punti, forse puoi limitare meglio gli altri.

Convocazione All Star Game
“Sul piano personale sono contento di allenare la gara dei giovani, dato che bene o male alleni in prima persona. E’ un’esperienza particolare, non nego che la cosa che mi incuriosisce di più sia la prima volta nello spogliatoio con tutti quei grandi campioni, gente che sei abituato a vedere in tv, grandi campioni”

Hackett, come ha vissuto il venerdì?
“Preoccupato, molto preoccupato, stavamo partendo per Cleveland, ero in contatto con i dirigenti Olympiacos, perché volevo sapere, non riuscivo a parlare con lui, che aveva il telefono staccato, lui è un giocatore importante, lo sappiamo tutti.

Belinelli e Bargnani, annata non facile per alti e bassi loro squadre, come li troverà?
“Parlando con loro li ho sentiti molto motivati, vogliono fare bene, sono legati all’azzurro, sentono che è un’annata importante per la loro carriera, per le soddisfazioni speciali che potrebbe dare loro quest’anno, quando hai momenti negativi possono succedere due cose: o ti siedi e ti piangi addosso o prendi le occasioni di riscatto, le occasioni di passartela meglio e avere soddisfazioni, loro sono abbastanza maturi per non piangersi addosso e reagire”.

Gallinari?
“Da italiano mi avrebbe fatto molto piacere la sua convocazione, il pubblico ha votato per un quintetto di esterni, piccoli e grandi esterni, lasciando fuori i lunghi, i tecnici hanno cercato di bilanciare con qualche lungo in più, purtroppo Gallo rimasto fuori, ma mi auguro che continui a giocare così”.