REAL MADRID-UNICAJA MALAGA 74-77

 

Cade il “Palacio” per la prima volta in questa stagione. L’Unicaja tiene vivo il sogno chiamato playoff compiendo una vera e propria impresa nella capitale spagnola grazie ad un terzo quarto oltre la perfezione ed alla caparbietà con la quale ha saputo soffrire quando il Real con un superlativo Rodriguez sembrava essersi ripreso l’inerzia.

Agli ordini dei signori Pukl, Anastopoulos e Trawicki si gioca una partita fondamentale per il destino di Real Madrid e Unicaja in Europa. Prospettive differenti ma pari importanza con il Real che, orfano di Fernandez, manda in campo Suarez, Rodriguez  Begic, Hettsheimer, Begic e Llull per tentare di conquistare la matematica qualificazione ai quarti di finale mantenendo anche la prima posizione del girone mentre Malaga schiera Simon, Urtasun, Calloway Zoric e Vasquez consapevole di dover vincere per continuare a sperare nei playoff.

Luka Zoric, man of the match. (fonte euroleague.net)

Luka Zoric, man of the match. (fonte euroleague.net)

I “verdi” aggrediscono i padroni di casa (mai sconfitti tra le mura amiche) giocando pregevolmente il post basso con Vasquez e Zoric e chiudendo la rapida circolazione di palla ai “blancos” alternando la difesa a uomo ad una 1-3-1 tramutantesi in 2-3 dopo il primo passaggio. Zoric fa la voce grossa per il 4-11 del ‘5. Gli uomini di Laso cominciano però ad oliare gli ingranaggi della propria fase offensiva sfruttando al meglio il pick’n roll e le situazioni di accoppiamento alto-basso sotto canestro. Suarez ne approfitta e chiude l’emorragia prima che anche le maglie della difesa madrilena vadano a respingere qualsiasi offensiva ospite e il tiro con spazio di Hettsheimer valga il 17-13 del time out Repesa al ‘9. Rodriguez chiude il periodo con un 4-2 personale che manda avanti il Real 21-15 alla prima sirena.

Malaga ha un rebus irrisolto sul come difendere l’area. Dopo una iniziale supremazia offensiva i verdi subiscono costantemente nel pitturato e quando Mirotic fa saltare Vasquez conquistando il libero aggiuntivo il tabellone recita 26-17 al ’12. Gli ospiti sono alle corde, non riescono a contenere le accelerazioni del Real e in attacco non hanno nulla dagli esterni. Slaughter ridicolizza Vasquez con la stoppata che da il la al contropiede chiuso da Rodriguez per il 30-18 del time out Repesa. L’unica soluzione percorribile è tornare alla zona e precisamente una 2-3 molto mobile che conceda qualcosa agli esterni ma impedisca di giocare pick’n roll al Real e, soprattutto, ne limiti i ritmi. L’idea trova riscontro anche perchè Carroll e soci non hanno fortuna dall’arco mentre Perovic ha un ottimo impatto e ricuce sino al possesso del -6 sul 37-29. L’Unicaja non riesce a far di meglio così come il Real non riesce a capitaliazzare al meglio un secondo quarto dominato in lungo e in largo. L’appoggio di Vasquez manda le squadre negli spogliatoi sul 40-32.

Il riposo lungo sopisce  l’aggressività di Rodriguez e compagni mentre Malaga, senza strafare, in meno di due giri di lancette si rimette ampiamente in carreggiata e con i liberi di Zoric arriva al -3 sul 42-39. L’ennesimo attacco fuori dai giochi di Rodriguez con la complice apatia dei lunghi in maglia bianca produce l’ennesima palla persa e sul ribaltamento la bomba di Simon vale il nuovo vantaggio Malaga sul 42-44. L’azione successiva è la fotocopia della precedente anche se il tiro dall’arco è di Panko ma va comunque a bersaglio: Laso ne ha abbastanza e ferma i giochi sul 42-47 (2-15 di parziale) al ’24. C’è poco da fare però, il Real è in enorme difficoltà, 2 punti in sette minuti, il canestro diventa la cruna di un ago ma anche Malaga perde palloni in serie e riesce solo con Calloway a muovere il tabellone per il 42-49 del ’28. Calloway, Simon e Zoric sono obbiettivamente in stato di grazia e cooperano per oltre venti punti nel quarto in tre così anche quando Llull e Mirotic riprendono il bandolo della matassa in attacco in realtà non c’è rimonta perchè il quarto va in archivio con un eloquente 13-28 che vale il 53-60 della terza sirena.

non riesce la rimonta a Sergio Rodriguez

non riesce la rimonta a Sergio Rodriguez

L’Unicaja parte con una fiammata di Zoric che porta gli ospiti al nuovo massimo vantaggio sul 55-66 e costringe Laso a disegnare vorticosamente sulla propria lavagna. Ne esce una zona dal baricentro alto per provare a mettere pressione ai portatori di palla “verdi” che effettivamente faticano, regalano qualche possesso e dopo il tempestivo time out Repesa sul 59-66 arriva l’ennesima transizione di Rodriguez che vale l’8-0 per il 63-66 e, sull’infrazione di passi fischiata a Panko sul ribaltamento, significa nuovo time out Repesa. Slaughter alto nella zona di Laso ha efficacia assoluta costringendo a linee di passaggio proibitive Calloway e soci. Gli ospiti dopo l’ennesima scorribanda di Rodriguez respirano con la tripla di Williams per il 67-71 del ’38 ma sono in debito e il Real fiuta il sangue dell’avversario. Rodriguez manda sul ferro la tripla del vantaggio a 80” dal termine ma Mirotic regala l’extrapossesso sprecato da Reyes. Sul ribaltamento Williams, orribile sino al 4° periodo, trova una linea di passaggio invedibile per i più e regala a Vasquez l’appoggio del +4 a 37 secondi dal termine. Williams sbaglia dalla lunetta e Slaughter converte l’assist di Rodriguez per il -2 ma Simon non sbaglia i due liberi decisivi e la stoppata su Rodriguez chiude i conti.

 REAL-UNM 71-77 (21-15; 19-17; 13-28; 21-17)

Real: Rodriguez 17, Mirotic 12, Carroll 10; Rim (31): Mirotic 8; Assist (12): Rodriguez 6.

 Unicaja: Zoric 21, Simon 18, Vasquez 10; Rim (33): Zoric 12; Assist (11) Simon, Williams, Vidal, Urtasun e Calloway 2.