UPS
-I BAD BOYS DI SIENA HANNO DUE PALLE COSI’
Quattro partite, quattro vittorie. C’eravamo convinti che i 5 punti di Spanoulis, nel finale, avrebbero decretato la vittoria dell’Oly. Ma contro una Siema mai doma, a testa altissima dall’inizio, non è bastato: Bobby Brown è il leader di una formazione che vola, mentre il suo predecessore McCalebb si lecca le ferite. Siena ha due palle d’acciaio: preoccupa solo la differenza di rendimento tra Eurolega e campionato. Perché se espugni Istanbul ed Atene, ma poi naufraghi a Sassari, qualcosa non va. Ma adesso è giusto che i Bad Boys si godano questa ennesima, straordinaria vittoria.
-L’OSCURA IMMENSITA’ DEL CHAPU SCHIANTA IL FENERBAHCE
Incredibile a dirsi: 20 minuti, 19 punti, 22 di valutazione, 5 su 6 da due, 6 su 6 dalla lunetta. Gioco, partita e incontro. Chapu Nocioni garantisce al Caja la quarta vittoria in fila, nelle Top 16. Acuto cui fa da contraltare l’affondo del Fenerbahce nelle acque fredde del Bosforo: Pianigiani è impotente, Sato ed Andersen anonimi, la stagione un fallimento.
-KHIMKI: MENO LI PAGANO E MEGLIO GIOCANO..
Avevano minacciato lo sciopero, di non scendere neppure in campo. Eppure, contro il Maccabi è arrivata l’ennesima vittoria del Khimki; una vittoria frutto del collettivo straordinario agli ordini di Kurtinaitis, che cresce in maniera incredibile. Se continuano a non pagarli, questi finiscono dritti a Londra..
-REAL E BARCA, AVANTI COME DUE RULLI
Con la premiata ditta Fernandez-Rodriguez, il Real vince da corsaro il derby contro Malaga e si conferma la principale avversaria del Cska. Privo di Navarro, ma con Tomic e Wallace sugli scudi, il Barca piega il Besiktas. Sia come sia, le due capitali iberiche puntano dritte le Final Four..
-NEL CSKA DI TEODOSIC AVANZA SORNIONE IL TALENTO DEL CONTE DI BELGRADO
Viene dall’Est la forza impressionante del Cska, che dimostra una disarmante superiorità e annichilisce lo Zalgiris tra le mura di Kaunas. Oltre al talento sregolato di Teodosic, a Khryapa e a Kaun, nel Cska cresce giorno dopo giorno Vlado Micov: il conte di Belgrado, nelle mani di Ettore Messina, è una crisalide pronta a librarsi in volo.
DOWNS
-JIM MORRISON E PIANIGIANI
This is the end, verrebbe da dire dopo l’ennesimo tonfo sordo del Fenerbahce. Pianigiani è impotente dinanzi a cotanta sordina, Sato ed Andersen si aggirano in campo come controfigure dei campioni che sono stati. A Istanbul si affonda, in riva Pianigiani. Un calvario che con ogni probabilità non è ancora finito.. In Turchia risuonano le note tristi dei Doors: this is the end/my only friend, the end.
-UN MACCABI SENZA CONTINUITA’
Dov’è finito il Maccabi brillante di settimana scorsa, dei prodi Hickman e James? Sciolto come neve, anche se a Mosca fa freddo, freddissimo. Squadra priva di continuità, mordente, personalità. Una squadra che difficilmente, quest’anno, centrerà risultati importanti ed ambiziosi.
-L’IMPOTENZA DELLO ZALGIRIS
La sconfitta contro il monumentale Cska non pregiudica il cammino dello Zalgiris, casomai lo complica. Ma perdere così, al cospetto del proprio orgoglioso pubblico, significa che Kaunas- capace di un gioco straordinario, nella prima fase- non ha la forza, la consistenza e forse anche la motivazione per andare oltre, e per potersi imporre su avversari più quotati. Una quasi dichiarazione di impotenza.
-ALBA, BROSE E BESIKTAS. LE NOSTRE CENERENTOLE NON CI SMENTISCONO
Quattro partite, zero vittorie. Ruolino opposto a Cska, Real, Siena, Caja.. Alba, Brose e Besiktas confermano la nostra analisi di settimana scorsa: cenerentole erano, cenerentole restano. Vero, l’Alba cede lottando, ma giocava in casa contro il Pana privo di Diamantidis. E l’agonia del trio di squadre materasso sembra ben lungi dall’essere conclusa..