UPS

GLI DEI DEL BASKET – Obiettivamente non ce la sentiamo di mettere sull’altare Zoran Planinic, anche se la preghiera andata a buon fine di venerdi scorso non è la prima della sua carriera. La palla è stata guidata solo e soltanto dagli Dei del basket, che hanno voluto premiare il coraggio del giocatore bosniaco, che senza equilibrio e senza alcuna logica tecnica scaglia un mattone verso l’altro ferro. Unico merito, l’aver avuto la forza di far viaggiare la palla per oltre 25 metri. Il resto è solo cu…ore.

ETTORE MESSINA – Il karma nel basket esiste ed Ettore Messina giovedi sera ce ne ha dato conferma. Chi se non lui poteva fermare la corsa dei blancos? E l’ha fatto a modo suo, mettendo in scena una partita prima di tutto tattica, variando continuamente i quintetti, alternando i 3 lunghi alla small-ball, senza mai lasciare che Laso gli prendesse le misure. Il resto l’ha fatto il talento di un roster che ancora non ha trovato la quadratura del cerchio, ma le vittorie come quella contro il Real possono aiutare a crescere e a svoltare una stagione.

GLI EROI DI GALATA – Sono i giocatori del Galatasaray, ma anche il migliaio di tifosi che hanno incitato la squadra turca per tutti i 40’ all’interno dell’Audi Arena di Monaco. Si sentivano solo loro e sembrava che i giallorossi giocassero all’Abdi Ipekci e soprattutto nel finale punto a punto sono stati il vero sesto uomo in campo. Anche se Ataman deve ringraziare la grande partita di un Carlos Arroyo voglioso di rivalsa dopo il mezzo pasticcio della settimana precedente. Si è rifatto con gli interessi e la corsa ai play-off può riprendere.

DOWNS

EA7 MILANO – La sfiga questa volta ci ha visto benissimo guardando negli occhi Hackett e compagni. Però l’incredibile finale di Istanbul non può far passare in secondo piano l’incredibile occasione persa dall’EA7 in una giornata in cui risultati alla mano poteva mettere addirittura una seria ipoteca sui play-off. Invece i ragazzi di Banchi sono caduti in vecchi errori che sembravano estirpati e si sono fatti trascinare nella bagarre dall’Efes. Un vero peccato perché adesso bisognerà ricostruire il tesoretto che era stato accantonato e giovedi al Forum arriva Obradovic voglioso e desideroso di fare punti.

L’ARTE DI SAPER PERDERE – E niente, dalle parti di Madrid non si riesce proprio a crescere e ad imparare dai propri errori. Vincere è bello, ma è meglio saper perdere quando (raramente) accade. A Mosca, con la partita ormai andata, Rodriguez e compagni hanno dimostrato che da questo punto di vista devono crescere ancora. Sicuramente nervosi per la sconfitta, sono caduti nelle provocazioni di Micov e Krstic, chiudendo la partita tra antisportivi, falli tecnici ed espulsioni, in un specie di remake dell’epilogo della finale di Londra 2013. Hanno tutto per vincere, forse gli manca solo quest’ultimo step.

ZALGIRIS KAUNAS – Siamo impietosi ma i lituani ci stanno deludendo troppo per non finire ancora dietro la lavagna. Secondo calcio tirato al secchio di latte ormai colmo, e seconda sconfitta con rimonta subita. Dopo il Maccabi è il Lokomotiv di Pashutin ad approfittare della ormai cronica mancanza di concentrazione di Dentmon e soci che arrivati addirittura sul +8 a 4’ dalla sirena, hanno subito un clamoroso 13-0 che li ha consegnati alla quarta sconfitta consecutiva e probabilmente a dire addio a sogni di play-off.


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