Coach Bacchini aveva avvertito: “Nei playoff tutto si azzera, precedenti e valori tecnici non contano più”. Nonostante un 2-0 stagionale nei confronti diretti e uno scontro 1° vs 4°, Torino sbanca il PalaNat costringendo il Geas a una dolorosa sconfitta 63-55 in gara1 delle semifinali che valgono l’accesso in A1. Troppo brutto e inconcludente il Geas dell’ultimo quarto per portare a casa una partita giocata su discreti livelli ma buttata via nel finale a causa di troppe palle perse e di un gioco spentosi proprio sul più bello. Merito a Torino e a una Alica Quarta infermabile (25 punti con giocate di classe ed energia da prima della
classe), ma con un pò più di freddezza e lucidità un Geas trovatosi sul +4 a 6’44” dalla fine avrebbe sicuramente potuto portare a casa la partita. Ora serve un’impresa mercoledì al Pala CUS di Torino, nella prima partita da dentro o fuori della stagione.

Cecilia Zandalasini (Foto Claudio Devizzi Grassi 2013)

Cecilia Zandalasini
(Foto Claudio Devizzi Grassi 2013)

Difficile spiegare le motivazioni di un blackout così evidente, non tanto in fase realizzativa, quanto di gioco: negli ultimi minuti le rossonere non sono infatti riuscite quasi nemmeno a tirare, perdendo completamente il bandolo della matassa mentre Torino, con grinta e lucidità, riusciva a costruire passo dopo passo, canestro dopo canestro, la vittoria che soverchia il vantaggio del fattore campo e concede alla squadra di coach Petrachi il match point per la finale. A condannare le geassine è stato un ultimo periodo con soli 8 punti segnati e un parziale da 14-4 che non ha lasciato scampo ad Arturi e compagne. Oggi più di altre volte è inoltre mancato l’apporto della panchina: con Zandalasini, Arturi e Gambarini in doppia cifra, sono stati solo 12 i punti prodotti dalle altre e la miseria di 1 quelli arrivati dalle giocatrici non schierate in quintetto. Troppo poco per sperare di vincere contro una Torino che arrivava da 7 vittorie nelle ultime 8 e che in campo ha mostrato certamente più esperienza e capacità di gestire situazioni difficili.

“Adesso non abbiamo scelta – commenta a fine gara coach Bacchini – o vinciamo o possiamo dire addio all’A1 e a una stagione splendida che potrebbe finire nel peggiore dei modi. Stasera non abbiamo fatto male, ma è grave che in casa, sul +4 a pochi minuti dalla fine, una squadra si blocchi completamente, non solo non riuscendo a segnare, ma nemmeno a tirare. Nella seconda parte dell’ultimo periodo non abbiamo azzeccato una sola scelta, abbiamo buttato via 36’ di buon basket e una partita sicuramente equilibrata ma che potevamo fare nostra con un minimo di attenzione, intensità e aggressività in piú. Onestamente c’è poco da dire, Torino ha dato tutto, noi no. Ora sarà durissima, andare a vincere là non è facile ma abbiamo il dovere di rialzare la testa e fare di tutto per riprenderci le nostre possibilità di promozione”.

Che non sarebbe stata una passeggiata lo si sapeva già dalla vigilia, e l’inizio partita conferma questa previsione: dopo un incoraggiante 4-0 firmato da Burani e da Gambarini, precisa con un autoritario palleggio, arresto e tiro, Torino rientra subito e ai porta in vantaggio grazie al miniparziale firmato da Coen. Si fioca su ritmi altissimi e non c’è un attimo di sosta: le ospiti si portano sul 4-6 col primo canestro dal campo di Quarta, ma il Geas gioca bene, con ordine e pazienza, e non lascia fuggire le avversarie. Zandalasini e Gambarini, con due piazzati dalla media, apparecchiano la tavola per la tripla di transizione di Arturi, che fissa il punteggio sull’11-11. Un libero di Mazzoleni regala il +1 al Geas ma Domizi mortifica il tentativo di allungo Geas con una tripla dall’angolo. Le rossonere però hanno una Gambarini in più e grazie alla play classe ’95 il primo periodo si chiude sul 16-19.

Il secondo parziale si apre con la tripla di Salvini, persa dalla difesa geassina. Sul -6 (16-22) le rossonere si scuotono piazzando subito un parziale di 5-0, firmato dalla coppia Zandalasini-Gambarini, che riequilibra partita e punteggio, la successiva bomba di Quarta ridà fiducia a Torino, ma il Geas è in un buon momento e piazza il controparziale: piazzato di Kacerik in transizione, canestro in post di Gambarini e gran tripla di Arturi per il +3 Geas (28-25). Torino reagisce con pazienza, trovando due loberi di Santuz e un canestro di Quarta, ma Gambarini è in un momento ottimo e si porta a quota 12 punti con l’ennesima scorribanda nel cuore dell’area avversaria. Nonostante un buon gioco e una difesa a zona efficace, le rossonere non riescono a scrollarsi di dosso le scomode avversarie, brave a non mollare e rispondere colpo su colpo agli affondi del Geas. Si va così all’intervallo sul 36-38, dopo un gran canestro allo scadere di una Gambarini da 14 punti nei primi 20’.

Francesca Gambarini (Paddy Power Sesto S.G.). Foto di Claudio Devizzi Grassi 2013

Francesca Gambarini (Paddy Power Sesto S.G.).
Foto di Claudio Devizzi Grassi 2013

Al ritorno in campo, le rossonere provano la fuga: parziale di 8-0, iniziato dalla tripla di Arturi e chiuso dal piazzato di Burani, col punteggio che in pochi minuti schizza sul 45-38. Sul +7 però le geassine non  spingono più, lasciando a Torino il coraggio e la possibilità di riportarsi in partita. Arriva così, tra palle perse e brutti tiri, il controparziale ospite di 8-0, con la partita che torna in equilibrio sul 45-46. L’ultimo centro del periodo è di Burani, positiva ma con un non eccellente 3/8 da 2, per un Geas impreciso ma in relativo controllo della gara.

L’ultimo periodo è decisivo. Le rosso ere lo cominciano bene, con due canestri di Zandalasini intervallati dall’ennesima tripla di Quarta, e avrebbero l’occasione, concessa da un tecnico fischiato a Santuz, di far propria la partita. Il 2/2 dalla lunetta di Arturi regala il +4 al Geas, ma poi un fallo offensivo e due perse in fila spengono la luce in casa Paddy Power e il finale è solo di Torino. Le rossonere non segnano più, faticando perfino a prendere dei tiri, mentre le avversarie, con sapienza e un pizzico di fortuna, volano fino alla vittoria finale. Il fallo di Gambarini sul tentativa da lontano di Quarta chiude ufficialmente la partita. Vince Torino 63-55, la serie va sull’1-0 in favore delle piemontesi e si sposta proprio a Torino, dove si decideranno le sorti del Geas. Vincere vorrebbe dire allungare la serie e giocarsi la bella in casa dopo le finali nazionali Under 19, perdere vorrebbe dire chiudere la stagione e dire addio ai sogni di promozione in A1.

Coach Emanuele Petrachi  (foto Mario Sofia)

Coach Emanuele Petrachi
(foto Mario Sofia)

Onore e merito a Torino e a coach Petrachi, artefice insieme alle sue ragazze di una vittoria preziosissima: “Stasera dovevamo dare tutti qualcosa in più e lo abbiamo fatto: vincere qui non è facile, tenere il Geas a soli 55 punti non è facile, ribaltare una serie lo è ancor meno. Per questo non dobbiamo perdere la concentrazione e pensare di aver già passato il turno. Mercoledì sarà durissima, il Geas sarà arrabbiato e ferito e noi dovremo giocare se possibile ancor meglio di oggi. Per la mia esperienza posso dire che ai playoff il fattore campo non conta nulla: mercoledí si riparte da 0-0 e vinca il migliore”.

 


Jacopo Cattaneo Ufficio stampa Paddy Power Geas