Coach Bacchini aveva avvertito: “Nei playoff tutto si azzera, precedenti e valori tecnici non contano più”. Nonostante un 2-0 stagionale nei confronti diretti e uno scontro 1° vs 4°, Torino sbanca il PalaNat costringendo il Geas a una dolorosa sconfitta 63-55 in gara1 delle semifinali che valgono l’accesso in A1. Troppo brutto e inconcludente il Geas dell’ultimo quarto per portare a casa una partita giocata su discreti livelli ma buttata via nel finale a causa di troppe palle perse e di un gioco spentosi proprio sul più bello. Merito a Torino e a una Alica Quarta infermabile (25 punti con giocate di classe ed energia da prima della
classe), ma con un pò più di freddezza e lucidità un Geas trovatosi sul +4 a 6’44” dalla fine avrebbe sicuramente potuto portare a casa la partita. Ora serve un’impresa mercoledì al Pala CUS di Torino, nella prima partita da dentro o fuori della stagione.
Difficile spiegare le motivazioni di un blackout così evidente, non tanto in fase realizzativa, quanto di gioco: negli ultimi minuti le rossonere non sono infatti riuscite quasi nemmeno a tirare, perdendo completamente il bandolo della matassa mentre Torino, con grinta e lucidità, riusciva a costruire passo dopo passo, canestro dopo canestro, la vittoria che soverchia il vantaggio del fattore campo e concede alla squadra di coach Petrachi il match point per la finale. A condannare le geassine è stato un ultimo periodo con soli 8 punti segnati e un parziale da 14-4 che non ha lasciato scampo ad Arturi e compagne. Oggi più di altre volte è inoltre mancato l’apporto della panchina: con Zandalasini, Arturi e Gambarini in doppia cifra, sono stati solo 12 i punti prodotti dalle altre e la miseria di 1 quelli arrivati dalle giocatrici non schierate in quintetto. Troppo poco per sperare di vincere contro una Torino che arrivava da 7 vittorie nelle ultime 8 e che in campo ha mostrato certamente più esperienza e capacità di gestire situazioni difficili.
“Adesso non abbiamo scelta – commenta a fine gara coach Bacchini – o vinciamo o possiamo dire addio all’A1 e a una stagione splendida che potrebbe finire nel peggiore dei modi. Stasera non abbiamo fatto male, ma è grave che in casa, sul +4 a pochi minuti dalla fine, una squadra si blocchi completamente, non solo non riuscendo a segnare, ma nemmeno a tirare. Nella seconda parte dell’ultimo periodo non abbiamo azzeccato una sola scelta, abbiamo buttato via 36’ di buon basket e una partita sicuramente equilibrata ma che potevamo fare nostra con un minimo di attenzione, intensità e aggressività in piú. Onestamente c’è poco da dire, Torino ha dato tutto, noi no. Ora sarà durissima, andare a vincere là non è facile ma abbiamo il dovere di rialzare la testa e fare di tutto per riprenderci le nostre possibilità di promozione”.
Che non sarebbe stata una passeggiata lo si sapeva già dalla vigilia, e l’inizio partita conferma questa previsione: dopo un incoraggiante 4-0 firmato da Burani e da Gambarini, precisa con un autoritario palleggio, arresto e tiro, Torino rientra subito e ai porta in vantaggio grazie al miniparziale firmato da Coen. Si fioca su ritmi altissimi e non c’è un attimo di sosta: le ospiti si portano sul 4-6 col primo canestro dal campo di Quarta, ma il Geas gioca bene, con ordine e pazienza, e non lascia fuggire le avversarie. Zandalasini e Gambarini, con due piazzati dalla media, apparecchiano la tavola per la tripla di transizione di Arturi, che fissa il punteggio sull’11-11. Un libero di Mazzoleni regala il +1 al Geas ma Domizi mortifica il tentativo di allungo Geas con una tripla dall’angolo. Le rossonere però hanno una Gambarini in più e grazie alla play classe ’95 il primo periodo si chiude sul 16-19.
Il secondo parziale si apre con la tripla di Salvini, persa dalla difesa geassina. Sul -6 (16-22) le rossonere si scuotono piazzando subito un parziale di 5-0, firmato dalla coppia Zandalasini-Gambarini, che riequilibra partita e punteggio, la successiva bomba di Quarta ridà fiducia a Torino, ma il Geas è in un buon momento e piazza il controparziale: piazzato di Kacerik in transizione, canestro in post di Gambarini e gran tripla di Arturi per il +3 Geas (28-25). Torino reagisce con pazienza, trovando due loberi di Santuz e un canestro di Quarta, ma Gambarini è in un momento ottimo e si porta a quota 12 punti con l’ennesima scorribanda nel cuore dell’area avversaria. Nonostante un buon gioco e una difesa a zona efficace, le rossonere non riescono a scrollarsi di dosso le scomode avversarie, brave a non mollare e rispondere colpo su colpo agli affondi del Geas. Si va così all’intervallo sul 36-38, dopo un gran canestro allo scadere di una Gambarini da 14 punti nei primi 20’.
Al ritorno in campo, le rossonere provano la fuga: parziale di 8-0, iniziato dalla tripla di Arturi e chiuso dal piazzato di Burani, col punteggio che in pochi minuti schizza sul 45-38. Sul +7 però le geassine non spingono più, lasciando a Torino il coraggio e la possibilità di riportarsi in partita. Arriva così, tra palle perse e brutti tiri, il controparziale ospite di 8-0, con la partita che torna in equilibrio sul 45-46. L’ultimo centro del periodo è di Burani, positiva ma con un non eccellente 3/8 da 2, per un Geas impreciso ma in relativo controllo della gara.
L’ultimo periodo è decisivo. Le rosso ere lo cominciano bene, con due canestri di Zandalasini intervallati dall’ennesima tripla di Quarta, e avrebbero l’occasione, concessa da un tecnico fischiato a Santuz, di far propria la partita. Il 2/2 dalla lunetta di Arturi regala il +4 al Geas, ma poi un fallo offensivo e due perse in fila spengono la luce in casa Paddy Power e il finale è solo di Torino. Le rossonere non segnano più, faticando perfino a prendere dei tiri, mentre le avversarie, con sapienza e un pizzico di fortuna, volano fino alla vittoria finale. Il fallo di Gambarini sul tentativa da lontano di Quarta chiude ufficialmente la partita. Vince Torino 63-55, la serie va sull’1-0 in favore delle piemontesi e si sposta proprio a Torino, dove si decideranno le sorti del Geas. Vincere vorrebbe dire allungare la serie e giocarsi la bella in casa dopo le finali nazionali Under 19, perdere vorrebbe dire chiudere la stagione e dire addio ai sogni di promozione in A1.
Onore e merito a Torino e a coach Petrachi, artefice insieme alle sue ragazze di una vittoria preziosissima: “Stasera dovevamo dare tutti qualcosa in più e lo abbiamo fatto: vincere qui non è facile, tenere il Geas a soli 55 punti non è facile, ribaltare una serie lo è ancor meno. Per questo non dobbiamo perdere la concentrazione e pensare di aver già passato il turno. Mercoledì sarà durissima, il Geas sarà arrabbiato e ferito e noi dovremo giocare se possibile ancor meglio di oggi. Per la mia esperienza posso dire che ai playoff il fattore campo non conta nulla: mercoledí si riparte da 0-0 e vinca il migliore”.
Jacopo Cattaneo Ufficio stampa Paddy Power Geas