Una fase di Segafredo-Passalacqua (credit: Virtus Pallacanestro)

SEGAFREDO BOLOGNA – PASSALACQUA RAGUSA 57-74

 SEGAFREDO: Pasa 6 (0/3, 2/3), Dojkic 10 (2/5, 1/8), Zandalasini 23 (7/10, 3/6), Rupert 4 (2/5, 0/2), Cox 7 (2/4, 1/4), Andrè 3 (1/2), Peters 4 (2/4), Barberis (0/1 da tre), Orsili (0/1, 0/1). N.e.: Del Pero, Consolini. All.: Vincent.
PASSALACQUA: Thomas 13 (1/5, 3/5), Pastrello 5 (1/2, 1/2), Jakubcova 11 (1/4, 3/6), Chidom 12 (5/10, 0/1), Juskaite 16 (4/6, 2/3), Milazzo 12 (3/3, 1/2), Miccoli 4 (2/3, 0/2). N.e.: Spreafico, Di Fine, Salice, Nikolic. All.: Lardo.
ARBITRI: Dionisi, Moretti, Rudellat.
PARZIALI: 6-24, 27-33, 40-55.
NOTE – T2: S 16/34, P 17/33; T3: S 7/25, P 10/21; TL: S 4/7, P 10/10; R: S 23 (6 o., 4 Cox, Rupert, Dojkic), P 40 (10 o., 10 Chidom); A: S 13 (4 Dojkic), P 13 (5 Milazzo); PR: S 7 (2 Cox, Pasa, Zandalasini), P 8 (2 Jakubcova, Juskaite, Miccoli); PP: S 11, P 17; S: S 1 (Cox), P 1 (Chidom). Fallo tecnico fischiato alla panchina della Segafredo al 30’52’’ (43-55), nessuna giocatrice uscita per cinque falli.

BOLOGNA – Ciao ciao playoff. La Segafredo saluta la post-season, la Passalacqua va avanti. A sorpresa, non c’è che dire, ma contro la Ragusa di gara -3 si poteva ben poco: tonica in difesa, attenta a non sprecare nulla in attacco (e pensare che mancava Spreafico!), autrice di un impatto gara a dir poco perfetto. Tutto il contrario di una Segafredo contratta, quasi timida, intimorita, senza la necessaria cattiveria in difesa, praticamente ferma nell’altra metà del campo, dove non si è vista una sia pur decente circolazione di palla e si è spadellato che è un piacere. Poteva finire solo così, con una Passalacqua brava a rispettare una tradizione che, in questa stagione, tra campionato e Coppa Italia, non l’ha mai vista perdere a Bologna.
Poco sopra, si parlava di un approccio perfetto o giù di lì da parte delle ragazze dell’ex di turno, coach Lardo: per dimostrarlo, basta sgranellare qualche numero. Dopo 4’30’’, è già 0-15, il primo canestro, la Virtus lo insacca 15’’ dopo, grazie a un uno contro uno firmato Zandalasini, mentre Miccoli, all’8’30’’, realizza il canestro del 2-22. Un disastro non annunciato, insomma, che le padrone di casa provano a mitigare nel corso del secondo parziale, quando qualche luce si accende in lontananza. L’attacco di Vincent si sveglia e racimola qualche punticino, fino a quando, proprio sullo scadere del primo tempo, Dojkic trova una tripla di tabella che vale il 27-33. Tiro pesante, che potrebbe svegliare le bianco-nere, un -6 incoraggiante dopo una partenza imbarazzante, che sembra regalare qualche speranza in vista della seconda parte di gara.
Che, in effetti, inizia bene per la Segafredo: canestro di Cox al 20’41’’ e ripresa che si apre toccando il -4 (29-33). Poi, però, l’inerzia torna tutta tra le mani di una Passalacqua che riprende a macinare basket, mentre Bologna scompare piano piano dai radar. Due tiri dalla lunetta di Chidom consentono alle siciliane di riappropriarsi del vantaggio in doppia cifra (32-42 al 24’05’’), una costante che segnerà il resto della serata. La Segafredo non sembra più avere idee, chi si aspetta che Vincent pensi di allungare la difesa e a provare a pressare, rimane deluso: la Passalacqua rimane lontana e impossibile da raggiungere e quando Thomas, al 36’21’’, butta dentro la bomba del 52-69, gara -3 dei quarti dei playoff è bella che archiviata. La Segafredo se ne va, la Passalacqua approda alle semifinali, dove dovrà vedersela con le campionesse in carica della Famila Schio.