Il Paddy Power Geas stacca in classifica l’Almo Genova e svetta da solo in testa alla
classifica grazie al successo 63-53 sulle liguri. E’ l’unica squadra mbattuta
dell’intera A2.

Cecilia Zandalasini (Foto Claudio Devizzi Grassi 2013)

Cecilia Zandalasini
(Foto Claudio Devizzi Grassi 2013)

Lo scontro al vertice, come da premesse, non ha tradito: un Geas in testa dal primo all’ultimo minuto ha legittimato la sua vittoria contro un avversario privo di una delle sue migliori giocatrici, De Scalzi (come del resto mancavano per le padrone di casa di Barberis, Kacerik e Picco), ma combattivo e concreto. La partita, nonostante un massimo vantaggio in favore del Geas di 15 punti, è stata in equilibrio per lunghi tratti, con Genova sempre capace di rientrare sotto la doppia cifra di svantaggio, fino al -5.

Da sottolineare però un primo tempo, e soprattutto un primo quarto
“spaziale”, di altissimo livello da parte della squadra di coach Bacchini: a 3’ dalla prima sirena il parziale recitava infatti 22-9 in favore delle rossonere, guidate da una Arturi spettacolare e in condizioni decisamente migliorate rispetto a un mesetto fa (9 punti per lei in questo parziale) e da una Zandalasini da 6 punti realizzati con la solita classe ed eleganza. Nel primo quarto una vera e propria onda di piena si rovescia a gran velocità sulle avversarie: è lì che si scava la differenza e alla fine il +10 fotografa in modo onesto la differenza vista stasera fra le due squadre. Campioni d’autunno e imbattute: le geassine, di certo, non potevano chiedere di meglio a questa prima parte di stagione. Un rendimento immaginabile alla vigilia del torneo, costruito oltre che dai risultati anche da una personalità da squadra vera: con un occhio alla classifica infatti ci si potrebbe dimenticare che quasi tutte le rossonere sono all’esordio in questa serie e che, in generale, l’età media del Geas è tra le più basse dell’intera categoria.

Giulia Arturi  (Photo by Marco Brioschi)

Giulia Arturi
(Photo by Marco Brioschi)

La forza di questa squadra è certamente il mix di individualità di alto livello, il cui artefice, insieme al suo staff, è un soddisfatto coach Bacchini: “Nel primo tempo siamo stati una squadra vera, capace di gestire ritmo, partita e avversarie: forse, con quello del Sanga, è stata la miglior frazione iniziale della stagione per difesa e volume di gioco. Tutto sommato l’abbiamo chiuso con un vantaggio nemmeno troppo ampio rispetto a quello che meritavamo: questo ha lasciato a una squadra forte come Genova la possibilità di rientrare, anche se non siamo mai stati messi troppo sotto pressione. Loro sono ciniche, esperte e, anche nelle difficoltà, sono andate avanti col loro piano partita senza scomporsi troppo. Noi siamo stati bravi a non mollare nonostante le difficoltà offensive del terzo periodo, quando più volte ho predicato calma in attacco, dove abbiamo peccato di fretta e poca convinzione. Ad ogni modo ci sono tanti dati che ci fanno sorridere, su tutti l’aver tenuto Martina Bestagno, top scorer del campionato, parecchi punti sotto la sua media (23 a partita nei primi 5 incontri, ndr). Su di lei abbiamo fatto un buon lavoro, era nel piano prestabilito e per il ritorno ci siamo tenuti ancora qualche mossa per limitarla. Alla fine avremmo potuto finire la gara con più punti di vantaggio, ma come si fa a muovere critiche a una squadra così? Onestamente, stasera, non me la sento: siamo primi e imbattuti, non potremmo davvero desiderare di più”.

Come detto, dal primo all’ultimo minuto è un Geas superstar: dal anestro
del 2-0 di Zandalasini, rimbalzo difensivo e coast-to-coast, le rossonere
non si sono mai voltate indietro, conducendo nel punteggio fino alla sirena finale. Per Genova la prima protagonista è Elena Bestagno, che fa valere la sua tecnica per punire per due volte in pochi secondi il Geas. Le
rossonere però sono concentrate e toniche: Zandalasini si rende
protagonista di un altro recupero e del successivo canestro, stavolta senza avversarie di fronte, poi è Gambarini a fare 2/2 dalla lunetta per il 6-3 Geas. Ad accendere la luce è però un’Arturi in grande spolvero: canestro in penetrazione dopo una rimessa offensiva, assist a Burani, che manda a segno un gioco da tre punti, e palla per Gambarini, che a sua volta serve Zandalasini per il 13-5 in favore della squadra di casa. Il 6° punto di “Zanda” costringe Genova al timeout, ma al rientro in campo la musica non cambia: canestro di Arturi, Bestagno imbrigliata dai puntuali raddoppi di Beretta e Burani e il Geas vola. La capitana geassina manda a segno in pochi secondi una tripla e uno spettacolare canestro “tear drop” che lanciano la sua squadra sul 22-9, con la valanga rossonera interrotta dalla tripla di Principi (ottima con 13 punti alla fine) e dal piazzato di Martina Bestagno, che si mette in partita a pochi secondi dalla fine del primo periodo, chiuso sul 25-15 dopo l’1/2 dalla lunetta di Gambarini.

Al rientro in campo, Genova prova a riavvicinarsi ma il Geas è concentrato e autoritario: Gambarini dalla media e Giorgi con un’ottima finta laterale ricacciano la squadra ospite a -12 (29-17). Genova perde troppi palloni (già 8 dopo 12’) e viene costantemente punita dalla circolazione di palla e dalle bocche di fuoco del Geas: tripla di Cassani per il 7-0 Geas, successiva penetrazione di Burani e Geas che gioca sul velluto ma soprattutto sulle ali dell’entusiasmo. Tutto gira alla perfezione, come un orologio svizzero, e solo le grandi giocate delle due Bestagno (26 punti combinati alla fine) tengono a galla la squadra di Pansolin. Sul 34-24 è ancora l’ottima Arturi (15 punti alla fine) a ridare ossigeno al Geas con un piazzato dalla media che precede un assist della stessa capitana per l’ennesimo canestro di Zandalasini, che chiude a quota 8 un primo tempo da giocatrice ben più esperta di quello che in effetti dice la carta d’identità (classe 1996).

Nell’intervallo, il parquet del PalaNat si popola di giovanissimi giocatori e giocatrici del vivaio Posal e Geas, chiamati a testimoniaree il rispetto per le donne celebrato dal Geas con l’evento “Il rispetto è primo in classifica”, organizzato nel contesto della manifestazione “Donne di tutto rispetto” con la collaborazione dell’associazione “Dire, fare, dare”, del Comune di Sesto San Giovanni e della Polisportiva Geas per ricordare, se mai ce ne fosse bisogno, come l’uguaglianza debba essere un pilastro della società così come lo è nello sport.

Martina Bestagno (foto Giorgio Scarfì 2013)

Martina Bestagno
(foto Giorgio Scarfì 2013)

Dopo l’intervallo Genova capisce che è il momento dell’”ora o mai più” e
spinge sull’acceleratore: ne esce un parziale di 8-0, con due triple di
Principi e Bindelli e un canestro in penetrazione di quest’ultima, parziale
che sveglia un Geas uscito in ritardo dagli spogliatoi. Gambarini in arresto e tiro, Zandalasini in step-back e ancora Gambarini dalla lunetta ridanno spinta alle rossonere, che ristabiliscono le distanze sul 43-32. A 4’40 dalla fine i canestri segnati, da ambo le parti, sono pochi, il ritmo è più lento e il gioco meno fluido. Il grande sforzo del primo tempo si fa sentire nelle gambe delle geassine, che comunque non soffrono in difesa grazie a una sempre più autoritaria Meroni (6 rimbalzi) e dalla combattiva Burani (6 punti e 11 rimbalzi). A dare la scossa in attacco è ancora una Gambarini in serata e pressocchè perfetta, che segna due canestri in penetrazione, ormai il suo marchio di fabbrica, insieme a una gestione sempre più oculata. Sul 47-35 Genova prova un altro forcing e come a inizio terzo quarto ne esce un parziale firmato da Cerretti e Martina Bestagno. Le ospiti chiudono così il terzo periodo sul -6, con un 47-41 che certifica la volontà delle liguri di non mollare fino alla sirena finale. Le geassine però non vogliono farsi sfuggire l’occasione di staccare in classifica l’unica altra squadra imbattuta del girone. Il gioco torna aggressivo, anche grazie alla buona vena di Mazzoleni, 2/2 dalla lunetta, e Cassani, brava a dare minuti di qualità e a farsi trovare libera per il canestro del 51-43. L’attacco però gira poco, coach Bacchini si sgola dalla panchina per chiedere pazienza: quando però le cose non vanno, ci pensa la capitana Arturi, che va ancora a segno da lontano per la tripla del nuovo +10 Geas. La partita si chiude qui. Le palle perse di Genova, causate dalla difesa rossonera, si fanno sentire: Gambarini tocca quota 14, Burani si fa spazio in area conquistando un giro in lunetta, mentre Zandalasini continua a dispensare canestri di classe sopraffina,
consentendo al Geas, con un gioco da 3 punti, di piazzare il colpo del ko
sul 60-50. Nel finale c’è spazio per il 15° e il 16° punto a referto di Gambarini, top scorer di serata, e per il canestro di Martina Bestagno, che chiude a 12 punti, decisamente sottomedia rispetto ai 25 e più della stagione. Finisce così 63-53 col pubblico di fede Geas tutto in piedi ad applaudire le proprie beniamine. Geas vittorioso e Almo Genova sconfitto, ma con onore: “Stasera – commenta coach Pansolin – abbiamo sentito la mancanza di De Scalzi, ma non possiamo comunque lamentarci: due anni fa non potevamo nemmeno sognare l’A2, ora la stiamo giocando da protagonisti. Certo, spiace aver regalato 15’ al Geas ed essere stati costretti a rimontare un grande svantaggio già nel primo periodo, ma devo applaudire la mia squadra per non aver mollato e per aver continuato a fare il nostro gioco senza perdere la testa. L’errore più grosso è stato concedere al Geas più di 20 punti nei primi 8 secondi dell’azione, cosa che assolutamente non volevamo. Purtroppo ci manca un po’ di chimica, abbiamo inserito quattro giocatrici di alto livello che hanno però bisogno di completarsi e di amalgamarsi con tutto il gruppo. L’obbiettivo? Una volta capito quello che valiamo, possiamo puntare in alto: per ora è già tutto bellissimo, ovviamente però bisogna stare attenti perché tutte le squadre possono piazzare il colpaccio”.

Per una Genova che cede il primo posto, c’è un Geas che vola: “Siamo in
salute e vogliamo proseguire così – chiude coach Bacchini – Ora non vogliamo fermarci: l’obiettivo è vincere tutte le partite e non cedere
nemmeno un punto, anche perché visto l’andamento della stagione l’obiettivo Final Four di Coppa Italia, cui accederà la prima di ogni girone, è realistico: per farlo però non possiamo permetterci errori, sarà difficile ma anche stimolante. Avanti così!”


Jacopo Cattaneo Ufficio Stampa Geas