È ancora vivissimo il ricordo e le emozioni delle gesta della Nazionale Under 20 maschile allenata da coach Sacripanti agli Europei di Tallin in Estonia nonostante siamo passate oltre 72 ore dall’apoteosi finale.
Tra i protagonisti della truppa azzurra che ben ha impressionato osservatori ed addetti ai lavori c’è Matteo Imbrò, classe 1994, siciliano di Porto Empedocle importantissimo nelle rimonte dell’Italia anche se le percentuali non l’hanno certo supportato nella competizione.
Il ragazzo di proprietà della Virtus Bologna risponde alle domande per i lettori di DailyBasket con molta cortesia e senza alcuna esitazione dalla casa di famiglia a pochi passi dal suo amato mare.

DailyBasket: Matteo, quale è stato il segreto del vostro successo?
Imbrò: Il segreto è stato di essere un gruppo unito sin dai primi allenamenti ed in campo si vedeva la nostra compattezza che partiva dalla difesa per poi correre in contropiede.  Sinceramente sapevamo di non essere i più forti ma quando sei li tutti giocano per vincere l’oro e la vittoria iniziale contro la Francia ci ha dato consapevolezza dei nostri mezzi. 

D: Te lo aspettavi così il tuo personale Europeo o pensavi di poter fare ancora meglio?
I: Io so che posso fare sempre di più e credo di aver fatto bene poi alla fine quello che conta è la vittoria e sono molto contento.

D: Questa vittoria aumenta le vostre quotazioni sul mercato. Quali i tuoi progetti e le aspettative per la prossima stagione?
I: Io rimango alla Virtus Bologna dove cercherò di migliorare e guadagnare minuti. Ho ricevuto una chiamata dal Presidente Villalta che mi ha anticipato che parleremo  sulla stagione prossima alla ripresa degli allenamenti dal 26 di agosto.

Pino Sacripanti (foto M. Vettoretti 2013)

Pino Sacripanti (foto M. Vettoretti 2013)

D: All’Europeo eri allenato da Pino Sacripanti che non ha problemi a far giocare i giocatori giovani e dare loro responsabilità. Cosa ne pensi invece dei bassi minutaggi e le mentalità di alcuni coach che non se la sentono di rischiare dando invece spazio a stranieri?
I: Pino( Sacripanti) è stato molto bravo a lasciare a tutti le responsabilità e non solo ad un giocatore ogni gara. Ci ha gestiti in maniera che nessuno si sentisse il peso di dover vincere il match da solo. Sugli allenatori? Penso che debbano dare fiducia anche se solo per pochi minuti ai giovani. Sono sicuro che poi ricambieranno e cresceranno. Siamo inesperti ma mettiamo energia e voglia.  

D: Come ruolo in campo ti senti più playmaker o guardia e dove preferisci giocare e ti senti più sicuro?
I: Mi sento sicuro in entrambi i ruoli seppur diversi anche se preferisco fare il play. In Nazionale eravamo sempre 3 esterni in campo intercambiabili.

D: Cosa ne pensi del nuovo corso della Virtus con Villalta nuovo presidente?
I: Io sono professionista da solo un anno e non so esattamente cosa sia cambiato. Quello che mi è chiaro è che Arrigoni, Bechi e Villalta hanno un progetto in testa. Vogliono vincere ed allestiranno un roster forte per arrivare ai play off.