lunedì 19 novembre 2012

CHIMICA, FIATO E CUORE IL SEGRETO DELLA DIFFICILE VITTORIA  A BERGAMO

 

Il basket è veramente uno sport strano, quasi magico, sicuramente imprevedibile, molto più di ogni altra disciplina. Forse è per questo che si fanno molti più film su questo sport che non su altri. Infatti come si spiegherebbe altrimenti una squadra che sta macinando maluccio e con un cambio o due si ribalta la situazione e non perché i subentrati facciano cose particolarmente straordinarie o fenomenali: fanno cose normalissime, che anche il resto della squadra continua a fare, ma chissà perché (e questa è vera chimica: il dosaggio di un elemento provoca una reazione totale!) la partita dinamicamente si ribalta: e i subentrati non sono sempre gli stessi, questa è la magia! Come si spiegherebbe il fatto che un giocatore che non è affatto in buona serata arrivi stanco in un finale tirato e metta invece il tiro che ammazza la partita? Cuore, ragazzi, cuore! E come spiegheremmo una partita tiratissima punto a punto che nei minuti finali così importanti, invece di decelerare, accelera e vince con un vantaggio fino ad allora mai avuto! Fiato, ragazzi, fiato! Questo si è visto ieri sera a Treviglio in via del Bosco (quasi una fiaba?). Comark è un’ottima squadra, ma che non ha mai segnato soltanto 51 punti: difesa Reyer da togliere il fiato. Leone (8: contenuto), Spatti (12: eccellente), Flaccadori e Crippa (9) sono nomi conosciuti in questa categoria anche a livello nazionale, ben affiatati ed allenati da coach Zambelli. Per questo la vittoria ha un particolare, dolce sapore. Cronaca: partenza timida dell’Umana che fatica ad entrare in ritmo e perde qualche palla di troppo contro un avversario brillante, tecnico e muscolare. Siamo sotto anche di 10. Qualche cambio e la partita comincia leggermente a cambiare: i nostri risucchiano qualche punto per portarsi a fine primo quarto sotto di 4: 18-14. L’inerzia positiva continua nel secondo con un gioco veloce e ficcante ed un parziale di 14-19 ci fa andare all’intervallo in vantaggio di 1: 32-33. La gara è incerta, punto a punto e vantaggi alternati, ma i nostri non mollano: nel terzo quarto i bergamaschi segnano soli 8 punti e la frazione finisce col vantaggio veneziano 40-46. Si macina gioco e la Comark sembra subire ormai anche sul piano fisico: allungo finale veneziano che conclude il match sul 51-60. Ottima prestazione senza nessuna ombra di dubbio: veneziani gioiosi con Pipitone in “doppia doppa” (16 punti e 16 rimbalzi) e Candussi (16 anche per lui) ed unici in doppia cifra; ottimo l’apporto anche di Vildera (super due sue stoppate) e Paolin (a tratti “imprendibile” con 6 falli subiti), ed il lavoro oscuro di Bertolo e Marcon. Ma una menzione la meritano veramente tutti a conferma di una rosa “lunga” a disposizione del coach.

Comark Bergamo – Reyer Venezia 51-60 (32-33)
Comark: Leone 8 (2/7 da due 0/2 da 3 4/5 TL 5 perse 4 FS) Azzola 2 (1/3 da due 0/3 da tre 5 rimb) Spatti 12 (6/8 da due 0/3 da tre 8 rimb 2 perse 2 rec 2 stoppate) Crippa 9 (4/9 da due 0/1 da tre 1/2 TL 7 rimb 2 perse 3 rec 6 FS) Lorenzetti 1 (0/3 da due 0/1 da tre 1/2 TL 6 rimb 2 rec) Gerosa, Donadoni (0/1 da tre 0/2 TL) Flaccadori 9 (2/3 da due 1/4 da tre 2/2 TL 2 rimb 2 perse 3 rec 3 FS) Mazzucchelli 2 (1/1 da due 0/1 da tre) Tedoldi 8 (1/2 da due 2/4 da tre 2 rimb) Zucchetti, Verzeroli. All. ZambelliReyer: Mihalich 2, Zennaro, Vildera 9, Stefani, Paolin 8, Bertolo 5, Marcon 4,  Candussi 16, Massa, Akele, Pipitone 16. All. Buffo

Arbitri: Ce e Jurina

Parziali dei quarti: 18-14, 14-19; 8-13, 10-14 

Note: nessuno uscito per cinque falli. Triple Comark 3 (2 Tedoldi 1 Flaccadori) Tiri Liberi Comark 8/13 Reyer 10/15. Falli fatti Comark 18 Reyer 17.

 


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