roseto sharks

XXIV Giornata di DNG

CHE IMPRESA CON LA TIBER ROMA!

Splendidi! Tale aggettivo per due ragioni: la prima, perché sono stati belli da vedere, soprattutto in difesa. L’altra, perché scendere in campo con mezza squadra acciaccata, si traduce in virus letale non per il fisico, ma per la testa di un giocatore giovane, che va ad affrontare la TIBER ROMA senza buoni allenamenti e non al meglio atleticamente. Antidoto trovato, ovvero umiltà, coraggio e fattore campo. E’ un successo per la società che ha scommesso rischiando parecchio, ma è in primis la vittoria di questi ragazzi, riuniti qualche mese fa e pizzicati da un estremo all’altro della penisola, e non solo (Sumskis non suona proprio come cognome valdostano), per poi venire amalgamati in un amen da uno che, insomma, se ne intende e non poco (coach Fabio Di Tommaso). Eppure ce l’hanno fatta. Se nel girone di andata avevamo “apprezzato le sconfitte” con Stella Azzurra e Palestrina, compagini di una spanna più alta, con punteggi ravvicinati frutto di bel gioco e grinta, beh, nel girone di ritorno prepariamoci ad altro, dato che, si spera, quello che con la Tiber possa essere stato solo l’antipasto.

Tornando al match, non c’era da aspettarsi una partenza diversa degli ospiti, subito arcigni e vigorosi in difesa, mentre in attacco grande affidamento al tiro da tre. Anche Roseto tira da tre, anzi, tira parecchio da tre. Troppo, infatti ne abusa con scarsi esiti. E’ un primo periodo dove i locali devono rincorrere, o meglio rimanere in scia dei capitolini, che volano senza pietà da un estremo all’altro del campo, infliggendo sentenze. 16-22 e 2 minuti di pausa in panchina. Al rientro, la forza motrice biancazzurra è diversa, con gli ospiti che captano in anticipo quello che li attenderà qualche minuto più tardi. Si apre una serrata lotta per la sopravvivenza, direbbero i più drastici, con la lancetta del metronomo applicata al tabellone luminoso del punteggio, che funge più da trottola che metrica. La partita è bellissima, ma il tempo, in soccorso della resistenza fisica, scade con il parziale di 39-41.

Consumato l’intervallo lungo, Roseto sa di poterci e doverci credere, in risposta al destino avverso che l’ha debilitato proprio alla vigilia di un match decisivo come contro la Tiber, un’avversaria che non ti capita di incrociare tutti i lunedì. Con il cuore che comanda, dunque, i giovani Sharks effettuano il sorpasso, spegnendo la luce laziale in attacco, grazie ad una difesa in pressing sugli esterni devastante. 62-58, mentre le due squadre godono del secondo mini intervallo. L’ultima frazione è frizzante, per usare un eufemismo, con gli abruzzesi che, dopo un controsorpasso ospite, rimettono il naso davanti, allungando fino ad 8 lo strappo con la Tiber. Tuttavia, un paio di palloni persi ingenuamente, fanno si che i romani tornino minacciosamente sotto di un possesso appena, con palla in mano ai biancazzurri. Altra palla persa e altro regalo per gli ospiti: gli Dei del Basket, in tutti i modi, premiano “Davide”, con Ridolfi che divora l’opportunità del pareggio a 2 secondi dalla sirena finale. Rimbalzo di Gloria che dalla lunetta chiude definitivamente ogni speranza ospite. Roseto si trasforma in “Golia” e vince la sua quinta consecutiva. Prossimo turno, lunedì 4 Febbraio in trasferta a Bari.

Roseto: Faragalli 16, De Vincenzo 24, Nolli 6, De Dominicis 8, Rainone n.e., Di Carlo, Papa 6, Gloria 17, Sumskis 4, Ponziani n.e., Parnanzini n.e., all. Di Tommaso

Tiber Roma: Dalsasso 7, Paone, Tammurello 3, Algeri 22, Ambrosi 17, Ridolfi 6, Ramos 2, Sacco n.e., Cipriani 4, Prati 3, Piccagli 9, all. Satolli

Parziali: 16-22, 39-41, 62-58, 81-78

Usciti per cinque falli: Papa (Roseto)

fonte: Ufficio Stampa Roseto