U17interzonaIl resoconto della tre giorni romagnola dell’Under 17, con le dichiarazioni di Coach Scognamiglio e una dedica speciale.

Un’esperienza fantastica comunque, quella dell’Interzona di Santarcangelo di Romagna dello scorso fine settimana, che ha segnato un passo importante verso la maturazione dei ragazzi Under 17 della N.P. Stabia, tra i migliori della propria regione ma ancora molto distanti dalla reale capacità di competizione rispetto alla qualità alta del basket giovanile nazionale. Si è fatto il possibile contro le corazzate Pms Torino (90-51), Virtus Siena (97-53) e Aurora Desio (71-37), ma questa finale interregionale era davvero proibitiva per la squadra gialloblù.
Le qualificate Desio e Siena, ma anche Torino, sono squadre con talento, centrimetri, muscoli e qualità di gioco (Desio specialmente), ma soprattutto con capacità di reclutamento fuori regione e tanti altri vantaggi rispetto a chi, come gli stabiesi, svolge la propria attività tra mille problemi quotidiani. Inutile addentrarsi in una riflessione sui motivi di una così marcata distanza di livello (che riguarda un pò quasi tutte le squadre del centro sud impegnate in questi 8 concentramenti di qulificazione alle finali nazionali di categoria), necessiterebbe di lunghe pagine: basti pensare soltanto che molte di queste squadre presentavano atleti di primissimo livello reclutati in campania o al sud; per non parlare delle differenze in termini di strutture sportive a disposizione, sponsor, sostegno delle istituzioni, stabilità economica e relativa serena programmazione. Questo però non può e non deve diventare un alibi per chi lavora tutti i giorni in campo e negli uffici, perchè comunque bisogna continuare a lavorare duro per migliorare, consapevoli delle competenze che in ogni caso ci sono e forti delle esperienze accumulate, per guadagnare centimetro per centrimeto e provare e ridurre queste distanze.
A parlare è il Coach stabiese Donato Scognamiglio, che traccia un bilancio a tutto tondo sulla stagione e sull’avventura nazionale: “Torniamo da quest’esperienza con grossa serenità e soddisfazione, consapevoli di aver dato il massimo in ogni partita, nonostante le nette sconfitte con Siena, Torino e Desio. In ogni partita siamo stati competitivi nei primi due quarti, per poi cedere alla lunga contro le più ampie rotazioni e l’evidente divario di fisicità degli avversari. Facciamo tesoro di questi tre giorni per avere sempre nuovi stimoli avendo ancora di più chiari i livelli a cui tendere. Un’esperienza fantastica sotto l’aspetto strettamente cestistico e umano, dove ogni ragazzo ha avuto modo di essere protagonista dentro e fuori dal campo. Siamo tutti felici di quest’assaggio di rientro in campo del Capitano Vittorio Saggese a cui tutti auguriamo un estate di pronta ripresa. A me resta l’onore di aver allenato 15 ragazzi eccellenti, eterogenei per talento e caratteristiche, ma unici e uniti nel superare i tanti momenti difficili della stagione.
E’ doveroso ringraziare tutte quelle persone che direttamente o indirettamente hanno consentito di raggiungere questo storico traguardo. Personalmente ringrazio la mia famiglia per il tempo che ho sottratto loro per questa mia passione. Un ringraziamento speciale al mio staff, da Pasquale Accardo(presente anche solo per una partita in uno dei momenti più importanti personali per la sua famiglia) ad Errico Pappalardo, che ci ha messi nelle condizioni fisiche ottimali, e Dino Romeo, instancabile trait d’union di tutto il mosaico BTS E NPS. Non potevo avere staff migliore.
Il ringraziamento più grande va ai giocatori (nessuno si senta escluso), veri protagonisti di questo gioco. Ringrazio le famiglie dei ragazzi, sempre vicini ma con la corretta interpretazione dei ruoli (cos sempre più rara oggi nei campionati giovanili). Tutto lo staff tecnico della società , da Aldo a Peppe,Sergio, Alessandro, Matteo, Teresa, Stefano, Andrea e Angela, tutti indistintamente, per avermi fornito continui spunti di riflessione e di miglioramento. I dirigenti tutti perché, al di là dei propri compiti ordinari, ci sono stati vicini in ogni momento dell’anno.
Infine una dedica personale di questo risultato a Ciro D’Antonio, salito prematuramente in cielo poche settimane fa, mio primo dirigente accompagnatore ad Ercolano, instancabile vulcano di idee per tanti giovanissimi cestisti. A lui e a voi tutti un GRAZIE DI CUORE, perché come recita il “Vangelo” secondo Coach Ettore Messina: “Dietro l’angolo c’è sempre un imprevisto che può danneggiarti, rovinarti, metterti in difficoltà, nonostante tu abbia fatto tutto il possibile per evitare disagi. C’è solo un modo per provare ad abbassare i rischi di un fischio contrario, di un canestro subito da metà campo, di un infortunio: circondarsi delle persone giuste… e in ogni progetto è la qualità delle persone il fattore vincente”.

Ufficio Stampa N.P. Stabia