Leonardo Totè, classe ’97, è ritenuto da diversi scout uno dei migliori prospetti della sua età. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente mentre da Verona andava a Venezia per allenarsi con l’Under 17 della Reyer. Una chiacchierata a tutto campo, dagli inizi fino all’attuale esperienza in Laguna, con in testa il pensiero fisso di andare ad agosto a Dubai con la Nazionale U17 per i mondiali di categoria

foto concessa da Leonardo Totè

Leonardo Totè durante uno dei raduni delle nazionali giovanili (foto concessa da Leonardo Totè)

Ci sono giocatori che nascono nel posto giusto al momento giusto. E ce ne sono altri che devono costruirsi il proprio futuro, credendo in sè stessi e nelle loro doti, facendo enormi sacrifici quotidiani sulla strada che da Verona porta a Venezia.

Leonardo Totè, classe ’97 da Verona, appartiene a questa seconda categoria. Un ragazzo come gli altri (“tanto campetto e tanta musica non appena ne ho l’opportunità, insieme agli amici di sempre”) che ama il basket, lo guarda in tv (“mi piace tantissimo Durant, lo guardo e lo riguardo cercando anche di capirne i movimenti e del perché si muove in un determinato modo e in determinate circostanze”) e intanto lo coltiva nel campetto sotto casa, sfidando gli amici in interminabili sfide. Lo fa sin da piccolo mentre il minibasket inizia ad entrare nella sua vita e gli fa incontrare Corrado Scramoncin, allenatore alla Don C. Steeb Verona, che ne intravede il grande talento e lo spinge verso la Scaligera Verona dove nel 2010 inizia a muovere, nel Under 14 Elite, i primi passi nel basket che conta. “Coach Scramoncin è stato il primo allenatore che ho avutoci ricorda Leonardoe quello che di fatto mi ha insegnato i primi fondamentali, spingendomi verso la Scaligera dove ho conosciuto Lorenzo Perrotta, che è stato il primo allenatore che mi ha fatto capire quanto fosse importante nel basket il carattere e la mentalità vincente”.

foto concessa da Leonardo Totè

Totè, 205 cm, è dotato anche di ottimi fondamentali (foto concessa da Leonardo Totè)

Raggiungiamo Leonardo telefonicamente dopo un altro pomeriggio di studio (è iscritto all’Istituto Tecnico per geometri, ndr), mentre è in viaggio da Verona verso Venezia dove ad attenderlo, per l’allenamento con la Under 17 della Reyer, c’è coach Alberto Zanatta. Il trasferimento a Venezia non è stato indolore per Leonardo, molto legato alla sua città e ai suoi amici “E’ vero, non è stata una scelta facile. Ho sempre visto il basket come un divertimento, più che come un “lavoro”. Per cui allontanarmi dai miei amici, dal mio campetto, mi pesava. Ma chi mi sta intorno ha spinto tanto perché io accettassi questo trasferimento, convincendomi che era la scelta giusta da fare per la mia carriera. Mi sono fatto convincere e devo ammettere che avevano ragione. A Venezia mi trovo benissimo, con i compagni e lo staff tecnico. C’è molta competizione ma anche un ambiente sereno. Coach Zanatta sta facendo un grande lavoro su di me e oggi sono molto contento per la scelta fatta”. E stanno arrivando anche le prime vere soddisfazioni sia di squadra che personali “Abbiamo dominato il campionato, con vittorie importanti e non perdendo mai (al momento dell’intervista mancava solo una gara alla fine della fase regionale, ndr) e adesso stiamo intensificando gli allenamenti per prepararci alla fase Interzona. Siamo molto convinti e pensiamo di poter arrivare alle Finali Nazionali per giocarci le nostre carte”.

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Totè durante la gara delle schiacciate al Trofeo Malaguti (foto concessa da Leonardo Totè)

Leonardo ci parla con tono molto convinto, quella convinzione e fiducia nei propri mezzi che tanti scout hanno sempre visto come un suo limite, anche per il suo carattere schivo ed introverso. Ala forte da 205 cm, con mezzi tecnici assolutamente eccellenti che fanno pensare a Leonardo come uno dei migliori prospetti della nostra classe ’97. Le sue caratteristiche tecniche sembrano potenzialmente spingerlo verso un ruolo di ala piccolaanche se adesso alla Reyer – ci ricorda Leonardo – gioco anche da 5 perché siamo una squadra che predilige giocare ‘piccola’”. Bella velocità di piedi che gli consente di difendere anche su 3 atletici, nell’ultimo periodo sta lavorando molto sul suo fisico per mettere qualche muscolo in più e sta riequilibrando i suoi  movimenti sulla sua nuova massa. Tecnicamente dotato di un ottimo tiro dalla media e con un range anche da 3 punti, sta lavorando molto anche sui fondamentali spalle a canestro “Quest’anno sto giocando di fatto in 3 ruoli, riuscendo ad essere pericoloso sia da vicino (tira con il 56% da 2, ma anche con il 58% da 3, ndr) ma anche da fuori e sto viaggiando a 20 punti e 7 rimbalzi a partita”.

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Totè è dotato di un ottimo tiro sia dalla media che da 3 (foto concessa da Leonardo Totè)

Un’evoluzione tecnica che non è passata inosservata a chi come coach Capobianco, a Roma, sta pensando alla squadra da portare a Dubai ad agosto per i Mondiali Under 17. Capobianco ha già convocato Leonardo sia al raduno dell’Under 18 a Roma nel mese di dicembre che a quello dell’Under 17 a Fano nello scorso febbraio. “Rispetto alla scorsa stagione (quando partecipò solo alla Giornata Azzurra, ndr) sono cresciuto molto e penso di potermi giocare le mie carte per i Mondiali. Con Capobianco mi trovo molto bene, così come con Bocchino. Loro prima che darci insegnamenti tecnici ci danno lezioni di vita che alla nostra età sono fondamentali. Il gruppo è quello degli Europei Under 16 della scorsa stagione, la concorrenza è molto alta ma anche il livello tecnico. La mia presenza a entrambi i raduni mi rende molto fiducioso, mi sento pronto e se continuerò a giocare sui livelli attuali penso di poter essere nel gruppo di Dubai. Per me sarebbe una grandissima soddisfazione, ma anche un ottima esperienza sia tecnica che fisica, visto il livello dei giocatori con cui ci confronteremo”.

Un sogno quello dei Mondiali Under 17 per Leonardo, inseguito migliorando anno dopo anno, giorno dopo giorno, spinto dagli amici ma anche dalla sua grande convinzione e voglia di venire fuori dal guscio. Leonardo continua il suo viaggio lungo la strada che da Verona porta a Venezia, sognando che il viaggio si completi con un volo direzione Dubai.

in collaborazione con Davide Bortoluzzi


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