Francesco Guarino

A cura di Antonio Raimondo per www.barcellonabasket.net

 

La quinta giornata di LegaDue 2012/13 mette di fronte Barcellona e Ferentino. Una sfida che negli anni passati valeva molto a livello di classifica e che adessovede di fronte due formazioni con diversi obiettivi stagionali, ma con eguale situazione in classifica.

Questa gara rappresenta l’esordio casalingo per Barcellona dopo l’esilio forzato (causa squalifica del campo) a Cefalù, ma non solo. Rappresenta, infatti, il ritorno di Franco e Ciccio sul luogo del misfatto di quel lontano 30 Maggio 2010.

Detto così sembrerebbe il titolo di un film del duo comico siciliano, invece si tratta di Franco Gramenzi e Francesco “Ciccio” Guarino, due dei principali artefici di quella storica promozione per Barcellona, due dei più vincenti nel primo campionato dilettantistico italiano (chiamatelo B1, A Dilettanti, DNA…loro lo hanno vinto comunque) con 5 promozioni a testa, 3 delle quali (Veroli, Barcellona e Ferentino), insieme.

Per il Coach teramano, il curriculum dice in totale 10 promozioni, di cui anche una in Serie A con Teramo.

 

Noi di BarcellonaBasket.net, per rendergli omaggio e per omaggiare i tanti tifosi che ancora li hanno nel cuore, grazie alla collaborazione di Alessandro Andrelli, Addetto Stampa di Ferentino, li abbiamo raggiunti per porre loro qualche domanda selezionata da quelle poste dai tifosi giallorossi.

Coach Franco Gramenzi:

– Coach, con Ferentino sta affrontando quella LegaDue che ha vinto con Teramo nel 2002/03. Che impressione si è fatto di questo avvio di campionato?

«Il campionato è sceso di livello in questi anni e ho ritrovato una qualità indubbiamente diversa rispetto al passato. La questione è economica perché ci sono meno investimenti, soprattutto sugli stranieri. Vengono preferiti i giovani, magari con poca esperienza e da poter fra crescere e che hanno un costo nettamente inferiore rispetto ai veterani.

L’avvio di questa stagione non ha messo in evidenza i veri valori di questo torneo. Le 4-5 squadre più forti non si sono ancora imposte per quelle che sono le loro caratteristiche, ma come sempre il campionato è lungo e i reali valori verranno fuori con il tempo.»

 

– Ferentino e Barcellona si trovano appaiate in classifica dopo 4 giornate, anche se partite con obiettivi differenti (salvezza e Play Off Ferentino, Promozione Barcellona). Come vede questa situazione di difficoltà per i siciliani e cosa ha pagato fin qui Ferentino alle avversarie?

«La differenza tra Barcellona e Ferentino sta tutta nel diverso calendario. Le nostre due trasferte a Pistoia e Trieste le abbiamo giocate ed affrontate a testa alta. Abbiamo sbagliato in casa con Casale Monferrato, ma poi ci siamo ripresi domenica scorsa con Forlì. Se non avessimo commesso errori ingenui avremmo potuto vincere anche con Trieste e addirittura con Pistoia. Barcellona, invece, vedendosi tolti i due punti conquistati contro Napoli, è leggermente attardata in classifica, ma con una partita in meno ovviamente. Ritengo che per Barcellona il campionato sia un po’ zoppo, anche per non aver giocato al PalAlberti le prime due gare. So cosa significa giocare in quel palazzetto e con il calore dei tifosi siciliani».

 

– Ritrova una piazza che la ricorda con molto affetto e che si augurava di averla alla guida della squadra in LegaDue. Che sensazioni prova a ritornare al PalAlberti dopo 2 anni da avversario, considerando che l’ultima volta risale alla festa promozione del 30 Maggio 2010?

«Non mi aspettavo di ritrovare Barcellona in LegaDue, visti i programma della società e le scelte fatte dopo la promozione dalla A dilettanti. Con grande piacere ritroverò amici e tifosi con i quali ho vissuto un anno indimenticabile. Sarei voluto rimanere e allenare Barcellona, ma la società ha fatto scelte diverse. Sono stato benissimo in quella stagione, un anno fantastico».

 

– Come pensa di essere accolto dai suoi ex tifosi?

«Spero di essere accolto bene! Ricordo che all’inizio il mio rapporto con la città e i tifosi, soprattutto per il mio carattere, non fu facile. Poi però sono stato molto apprezzato e con i tifosi si è creato un rapporto speciale, che ricordo con grande piacere. I tifosi di Barcellona seguono con grande passione la pallacanestro, che spesso viene davanti a tutto nella loro giornata».

 

– Un saluto agli amici di BarcellonaBasket ed un augurio per la partita di domenica

«Un saluto affettuoso a tutti gli amici di BarcellonaBasket. Sarà difficile vincere al PalAlberti e contro un roster di valore come quello di Barcellona.

Per domenica mi auguro che vinca il migliore, e per una volta speriamo di essere noi i migliori!».

Ciccio Guarino:

– Ciccio, finalmente dopo 5 promozioni meritate, da protagonista, ti confronti con la LegaDue.

Come ti è apparso fin’ora questo campionato ed il confronto con play americani?

«Sono contento che coach Gramenzi e il Basket Ferentino mi abbiano dato l’opportunità di tornare a giocare in LegaDue. Voglio dimostrare di poter essere protagonista anche in questo torneo. Il livello, compreso anche quello dei miei colleghi stranieri, è buono e sono molto motivato nell’affrontare ogni domenica giocatori di spessore, giovani di talento o veterani di questa categoria. In LegaDue c’è molto più atletismo e fisicità. Per il resto non trovo molta differenza con la DNA, credo che la pallacanestro sia una soltanto. Sta ai protagonisti in campo saper affrontare ogni sfida in maniera professionale e con impegno».

 

– A Barcellona hai lasciato molti amici e moltissimi estimatori. Cosa provi nel tornare a giocare al PalAlberti dopo 2 anni da quel bellissimo 30 Maggio 2010, ultima volta che hai calcato il parquet del PalAlberti?

«Torno al PalAlberti per la prima volta, è vero. Immagino l’atmosfera che troverò e per me è quasi un sogno rivedere quel palazzetto e quell’ambiente. È stato un anno per me importante. Avevo un biennale e sarei voluto rimanere anche in LegaDue, ma la società ha fatto scelte diverse. All’inizio ho avuto un po’ di diffidenza, poi si è creato un ottimo rapporto con tutto l’ambiente»

 

– Come pensi di essere accolto dai tuoi ex tifosi?

«Spero di essere accolto bene (sorride!) sono stato magnificamente con la mia famiglia a Barcellona. Ho trascorso un anno indimenticabile e spero proprio la gente mi ricordi con affetto».

 

– Un saluto agli amici di BarcellonaBasket ed un augurio per la partita di domenica

«Un saluto speciale agli amici di BarcellonaBasket e per domenica so che non sarà affatto facile per noi. Affronteremo una delle squadre più forti del campionato e lo faremo sul proprio campo, nel giorno in cui Barcellona riabbraccerà i suoi tifosi dopo due gare di esilio. Dovremo scendere in campo con la giusta mentalità ed evitare blackout che finora ci sono costati le sconfitte di Trieste e quella di mercoledì in Coppa Italia con Pistoia. Sarà una partita dura per noi, mi auguro si possa tenerla sempre in equilibrio e poi chissà, magari vincerla».