www.barcellonabasket.net (Antonio Raimondo)
In questi giorni di Maggio, in cui sui campi di gioco si disputa l’essenza di questo sport, i play off, dietro molte scrivanie si inizia a pensare al futuro, a rivedere contratti, testare giovani ragazzi e creare nuove collaborazioni (vedi Mantova) o capire che progetti mettere sul piatto della bilancia a fronte di un fallimento sportivo (vedi Verona) di un ridimensionamento del budget (vedi Jesi), o ancora…saldare tutti i debiti, programmare a lungo termine ed essere pronti ai nastri di partenza (vedi Biella).
Siamo rimasti su alcune delle squadre che fanno parte della A2 Gold che, per fortuna ma soprattutto per impegno e per bravura di chi ha dato l’anima, abbiamo mantenuto sul campo, al termine di una lunga stagione irta di mille difficoltà, ostacoli e prove da superare.
Tutta la “città baskettara” ha risposto presente, si è creato uno zoccolo duro di 1000 – 1500 tifosi che hanno seguito la squadra fino alla fine, hanno messo mano al portafogli quando serviva, hanno lottato per la loro squadra, insieme ad un gruppo di persone che non ha mai smesso di crederci sin dallo scorso Luglio 2014, capitanati dal dr. Genovese che è stato il vero perno e l’anima di questa stagione.
Dopo aver costruito una base di questo tipo, aver coinvolto una famiglia che ha deciso di investire sul Basket, la Candidfrucht, dopo aver fatto innamorare 7 atleti della nostra città, dopo tutto ciò e con il giusto tempo per programmare…beh, ad oggi, 23 Maggio, non ci sono risposte se non un triste cartello “AFFITTASI” nella sede sociale, segno di un decadimento annunciato (e forse voluto).
Solo una timida assemblea dei soci convocata, forse per “facciata”, ma andata deserta. Si, deserta, perchè è vero che questa “società” ha tutto tranne che dei soci.
Il Patron non si sa cosa voglia fare, alcuni dicono che voglia ripartire, altri che voglia mollare, ma lui…lui non si esprime. Tanto è l’interesse verso questa formazione che non importa dare informazioni alla stampa ed ai tifosi. Solo silenzi assordanti acuiti ancor di più dal vuoto lasciato in un palasport ampliato e fortemente voluto grande proprio da questa proprietà che giusto 3 anni fa minacciava l’abbandono se non ci fossero stati 3500 posti e che ha costretto due amministrazioni comunali a questo sforzo.
E’ giiunta l’ora che si parli, che si espongano problemi, obiettivi e strategie (se ce ne sono). Nemmeno quei 1500 “pazzi” hanno più voglia di vivere un’estate come quella dello scorso anno. Che poi, pensandoci bene, è la stessa di due estati fa, ed anche di tre… senza programmazione. Una “Storia infinita”.
Forse, come sembra, si attende l’esito delle elezioni amministrative, perchè come sempre si deve coinvolgere la cosa pubblica nelle vicende sportive. Ma attendere metà Giugno o un sindaco che si dovrà insediare è pura follia.Si rischia davvero di non trovare più il tempo per fare marketing con gli sponsor, cercare nuovi investitori, convincere gli atleti e, soprattutto, lo staff tecnico, a rimanere a Barcellona.
La gente chiede risposte. La proprietà è pregata di darle.