Eternedile BO – Andrea Costa Imola: 86-81(31-19, 46-34, 61-49)

La bellezza del basket racchiusa in 40 minuti dove un match che pareva morto e sepolto viene raddrizzato dalla follia e dal talento di un giocatore in 3 minuti (Karvel Anderson) dove realizzerebbe anche bendato.

Alla fine la vince la Fortitudo meritatamente pur soffrendo tantissimo dopo una gara che ha visto il rientro di Flowers, squadra l‘Eternedile che mantiene il fattore campo imbattuto e dal prossimo match avrà anche Amoroso in più nel motore. Il rammarico (e la gioia per Imola) puo’ essere solo il fatto di non aver ribaltato la differenza canestri dell’andata dove l’Andrea Costa vinse di sei lunghezze. Anderson (Imola)

QUINTETTI INIZIALI Montano, Italiano, Candi, Raucci e Daniel per la Fortitudo. Sabatini, Anderson, Hassan, Washington e Maggioli per Imola.

Atmosfera incredibile al PalaDozza con quasi 5000 spettatori a gremire il vecchio palas nel centro di Bologna grazie anche agli oltre 400 ospiti presenti.

Primo periodo dominato dai padroni di casa che tirano con percentuali da urlo (75% da due e 50% da tre) grazie anche ad un Imola sempre in ritardo sui ritmi della Fortitudo. Davanti chi viaggia riesce solo a trovare conclusioni dalla lunga distanza, ne approfittano Daniel e soci che sospinti anche dalla coppia azzurra Candi-Quaglia trovano il canestro avversario con una disarmante facilità. Dal massimo vantaggio 44-25 un parziale di 7-0 rimette quasi in scia Imola che approfitta di alcuni errori soprattutto di decontrazione degli uomini di Boniciolli. Il match si addormenta con l’Eternedile che smette di mordere difensivamente con l’Andrea Costa a cui non riesce il rientro sotto le 10 di svantaggio all’intervallo. (4-8 ai liberi Imola)

Non cambia la musica dopo la pausa con la Fortitudo che difende in maniera aggressiva come all’inizio muovendo la palla in maniera ottima coinvolgendo tutti gli uomini in campo col risultato che i padroni di casa salgono di nuovo a 17 di vantaggio in un amen (57-40).

I biancorossi hanno un Anderson ai minimi termini marcatissimo da un Raucci grintosissimo, Ticchi (colpito da una monetina nel finale, ndr) mischia le carte con soluzioni doppio play prima e zone press e 2-3 in seguito.

Matteo Boniciolli nel momento in cui firma il contratto

Matteo Boniciolli nel momento in cui firma il contratto

Quest’ultima mossa frena gli attacchi di Sorrentino e compagni che sbagliano tanto da fuori, fortuna vuole che al risveglio di Anderson dalla lunga distanza si infuocano anche le mani di Candi e Montano col primo che si muove in maniera celestiale con la palla in mano. Ancora Anderson con 12 di fila intraprende uno show personale da fuori prima del quinto fallo che lo mette fuori dai giochi in un infuocato finale dove Boniciolli non fa fare fallo sul +3 a 10 secondi alla fine con Imola che non si aspetta questa mossa e perde palla e partita.

MVP In campo Matteo Montano (18 punti) e Leonardo Candi (5 assist) e fuori il manico della Fortitudo Matteo Boniciolli.

MontanoL’azione della partita: Le triple da killer nel finale di Anderson ma anche uno stupido 5^ fallo a 34 secondi dalla fine, anche se commesso per aver male interpretato le indicazioni di Ticchi.