Ultima puntata del power ranking di Gold di Dailybasket. Dopo aver svelato le formazioni che a nostro avviso lotteranno per evitare i playout e quelle candidate ai play off eccoci arrivati a coloro che si giocheranno l’unica promozione disponibile al piano di sopra. Napoli, Verona, Torino e Forli sono piazze ambiziose ed affamate di palla a spicchi di alto livello, a loro l’onere e le pressioni delle squadre favorite alla vittoria finale.
GIVOVA NAPOLI

Valerio Spinelli (Foto Alessio Brandolini © 2013)

Valerio Spinelli (Foto Alessio Brandolini © 2013)

Inizia il secondo anno di Gold per la Napoli del nuovo corso e, smaltita la delusione per il risultato ben al di sotto delle aspettative nel primo campionato, la società partenopea vuole nuovamente provare a collocarsi nelle parti alte della classifica. Il roster allestito è sicuramente di alto livello anche se non convince totalmente, ma sotto la guida di coach Calvani può rivelarsi vincente. Il tecnico che portò Roma alle finali scudetto solo due anni fa è il vero valore aggiunto e, rispetto all’esperienza della scorsa stagione a Barcellona, ha avuto la possibilità di lavorare fin da subito su una squadra costruita secondo le sue direttive e questo potrà fare la differenza. Importanti gli investimenti fatti in estate, su tutti l’ingaggio della guardia Jackson, già ottimo elemento per la categoria anni addietro e ora ulteriormente rinfrancato dai progressi mostrati a Cremona in serie A. Pare anche azzeccata la scelta del secondo straniero, l’ala forte rookie Brooks, fresco MVP del “Trofeo Renault” dove ha mostrato grande pericolosità offensiva e strapotere atletico. Il resto del quintetto base sembra invece dare meno certezze: affidarsi a Traini come play titolare veniva considerato un azzardo, non tanto per le capacità quanto per le incognite legate al suo recupero fisico dopo l’anno di inattività e infatti l’inizio non è stato incoraggiante per il ragazzo, costretto a un nuovo stop per l’operazione al menisco. Lascia dubbiosi anche l’idea di puntare su Ganeto come ala piccola titolare, certo, il giocatore gode della stima di Calvani, ma ha finora sempre reso sotto le aspettative. Il resto del gruppo, con in testa il centro Brkic, arriva da una stagione in chiaroscuro e non è più di primo pelo, ma avrà certamente voglia di riscattarsi. Se gli esperti Malaventura, Allegretti e Spinelli garantiranno un buon rendimento, allora Napoli avrà un organico ricco di alternative e in grado di lottare per ogni traguardo.
(Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

Marco Carraretto (Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

FULGOR LIBERTAS FORLI’

Non è stata assolutamente un’estate tranquilla per Forlì, retrocessa sul campo in Silver, ma successivamente ripescata, la società era comunque sull’orlo del baratro e sembrava destinata a sparire. Il pericolo però è stato scongiurato in extremis dal neopatron Boccio, presentatosi in pompa magna nonostante lo scetticismo e il mistero che aleggiavano attorno alla sua figura. Terminata l’odissea societaria, la trafila di proteste e ricorsi vari si può finalmente pensare solo al campo cercando di togliersi qualche soddisfazione. Le ambizioni sono di altissimo livello e il mercato, partito per forza di cose in ritardo, ha portato quanto di meglio fosse ancora disponibile. Il play Becirovic e il roccioso centro Zizic sono due elementi di caratura internazionale che, seppur avanti con gli anni, hanno tutte le carte in regola per dominare la categoria. Ad affiancarli due ali in uscita da Reggio Emilia,  Frassineti ed Antonutti, che con la sua duttilità e capacità al tiro è un altro autentico colpaccio per la Gold. La guardia USA Abbott è invece tutta da scoprire avendo giocato finora solo in campionati minori. Molto buona anche la panchina: Saccaggi è la miglior polizza assicurativa possibile in caso di problemi di tenuta fisica per Becirovic, l’esperienza e il tiro pesante di Carraretto torneranno molto utili, mentre il lungo Bruttini, frenato dai tanti problemi fisici, può garantire minuti di qualità. Manca forse qualcosa in termini di atletismo, un problema comune ad altre compagini di primo livello, e forse il compito più arduo sarà quello di trovare una chimica di squadra convincente considerando l’inizio di preparazione posticipato, ma coach Finelli ha sicuramente le capacità giuste per risolvere in fretta il problema.
TEZENIS VERONA

Klaudio Ndoja (foto di E.Zito 2013)

Klaudio Ndoja (foto di E.Zito 2013)

Come ogni stagione, da tre anni a questa parte, Verona parte tra le favorite della Gold, ma mai come quest’anno tale pronostico può essere confermato. Coach Ramagli non avrà più giustificazioni, la sua squadra ha tutto per migliorare il risultato dello scorso campionato e raggiungere l’obiettivo minimo della finale. Eccellenti gli arrivi che vanno a formare un quintetto base di primissimo livello in cui l’unica conferma è quella del grintoso capitano Boscagin, che si alternerà nei ruoli di “3” e “4” con l’eclettico e altrettanto intenso Ndoja, arrivato da Cremona. Ancor più temibile è il reparto guardie che può contare su Umeh, elemento dalle grandi capacità realizzative in grado di combinare atletismo e pericolosità sul perimetro, ma soprattutto sul play De Nicolao, titolare negli ultimi mesi di stagione a Varese in serie A e assolutamente in grado di guidare un top team di Gold con la sua lucida regia. Nel ruolo di centro è arrivato il massiccio Monroe, già MVP della seconda lega francese e reduce da una convincente esperienza nel difficile campionato spagnolo, che grazie alla sua fisicità metterà sicuramente in difficoltà diversi pari ruolo. Giuri, Reati e Gandini completano le rotazioni garantendo versatilità, tiro ed intensità difensiva. Pochi i punti deboli riscontrabili, anche se le amichevoli estive hanno evidenziato la mancanza di centimetri e qualche problema a rimbalzo, anche se contro avversari spesso di categoria superiore.
 (Foto Savino Paolella 2014)

Rosselli in casacca Reyer Venezia (Foto Savino Paolella 2014)

MANITAL TORINO

Arrivata a 10 minuti da una finale playoff che le sarebbe valsa la promozione in A Torino non si è persa d’animo e si presenta alla partenza di questo campionato con rinnovate ambizioni e un organico se possibile ancora migliore. Mancinelli e Amoroso faranno ancora la differenza sotto canestro grazie a classe ed atipicità e alle loro pesanti conferme si sono aggiunti tre giocatori di tutto rispetto che andranno a formare un blocco italiano sicuramente senza eguali in Gold: Giachetti sarà il play titolare, mentre l’ex nazionale Rosselli e il lungo Fantoni andranno a formare con Gergati la panchina qualitativamente più ricca di tutta la lega. Quest’anno poi la dirigenza ha deciso di non perdere tempo e di puntare fin da subito su tutti e due gli americani. La scelta è caduta sull’ala piccola ex Brindisi Lewis e sulla guardia da Weber State Berry, con quest’ultimo in difficoltà nelle amichevoli prestagionali, alcuni problemi di ambientamento per il rookie che si è rivelato come possibile anello debole della formazione gialloblù, anche se coach Bechi è convinto che il rookie possa sbloccarsi presto, mostrando il tanto talento di cui dispone. Il precampionato però sembra anche aver fugato i dubbi sul rendimento di Giachetti che, dopo un’annata opaca a Venezia e la precedente virtuale inattività a Milano, avrebbe potuto iniziare un po’ in sordina, ma fino ad ora le sue prestazioni sono invece state più che convincenti. Se proprio si vuole trovare un difetto rispetto allo scorso anno sembra che la squadra abbia perso un pizzico di fisicità e atletismo tra gli esterni con le perdite di Bowers e Sandri, ma nonostante questo, e pur tenendo conto dell’iniziale assenza per infortunio di Amoroso, Torino pare essere la squadra da battere per lunghezza, qualità e versatilità del roster.
 Elio Barbero, Matteo Plazzi ed Alessandro Salvini