DOMANI (ORE 18) TRASFERTA IMPEGNATIVA PER I LODIGIANI.

Andrea Zanchi: «Affrontiamo il miglior attacco della categoria in un palazzetto molto caldo, proveremo a tenere».

Fabio Corbani vuole ripartire dopo due cadute e martedì si tufferà nell’EuroChallenge

CODOGNO C’è l’impegnativa trasferta sul parquet dell’Angelico Biella (domani alle ore 18) nel programma dell’Assigeco di inizio novembre, prima del trittico di gare casalinghe consecutive, recupero con Brescia di giovedì 13 incluso, che possono cominciare a dare un contorno più preciso allo sviluppo delle potenzialità stagionali dei rossoblu. La forza e il valore degli avversari sono un’utile cartina al tornasole per Andrea Zanchi, impegnato a diffondere la sua filosofia cestistica dalle parti del “Campus” per far lievitare una squadra infarcita di esordienti e giovani “prodotti” del vivaio.a2-gold-angelico-biella-le-parole-di-coach-corbani-sulla-nuova-stagione-hqdefault.jpg

La complessità dell’A2 Gold impone un grosso sforzo da parte di tutto il club lodigiano concentrato sull’obiettivo salvezza. Il concetto di assenza di partite agevoli torna alla mente dei rossoblu alla vigilia del trasferimento a Biella. «Troviamo una squadra potenzialmente devastante, soprattutto in casa propria, in grado di produrre sostanziosi parziali favorevoli sfruttando il miglior attacco della categoria: ama ritmi alti, ha fisico, è pericolosa dall’arco, mette pressione in difesa con cambi sistematici e cerca forte l’anticipo – spiega il coach dell’Assigeco -. Biella è una piazza importante, ha una lunga tradizione di Serie A e un incredibile calore garantito dal numeroso pubblico: ritrovarla mi fa venire un po’ di nostalgia per le sfide con Jesi di fine anni ’90».

L’Assigeco trova un avversario deciso a riscattare le ultime due sconfitte di campionato e galvanizzato dal prossimo esordio in Eurochallenge, conquistata con la vittoria della Coppa Italia di A2 della passata stagione. «Li troviamo arrabbiati per gli scivoloni di Trieste e Brescia e desiderosi di presentarsi al meglio in Europa – sottolinea Zanchi -. Non possiamo stare al loro ritmo, non è nelle nostre caratteristiche fisiche e atletiche: serve attenzione e decisione per limitarne le potenzialità. Ci piacerebbe giocarla fino in fondo per fare un passo avanti ulteriore dopo la buona prova con Torino anche se siamo su uno dei campi più difficili della Gold. È un’importante esperienza per i nostri giovani».

Con Chiumenti e Young in fase di recupero, Poletti, Sant-Roos (arbitri permettendo, visto come è stato limitato contro Torino) e Ricci sono pronti a dare efficacia all’azione supportati dalla verve di Donzelli, Spissu e Vencato con Carrizo, Canavesi e Alessandri in uscita dalla panca. «Fabio Corbani fa un ottimo lavoro. Biella può contare sulla bravura di Voskuil dal perimetro e sull’intelligenza di Raymond con Berti e Infante leader difensivi e mentali – Zanchi ha fatto la radiografia agli avversari -. C’è poi la pattuglia dei ragazzi con Laquintana (classe ’95) che ha esperienza in varie categorie e anche nelle Nazionali giovanili. Hanno una struttura di squadra eredità dell’anno scorso; noi la stiamo trovando nelle difficoltà e con l’allenamento».

BIELLA Chi meglio di Fabio Corbani, che ha in bacheca quattro scudettini Juniores (due a Milano, altrettanti a Treviso) può sviluppare una squadra di giovani? Il coach milanese lo faceva all’Assigeco (1999-2002) impostando le linee guida del programma sviluppato poi nel tempo al “Campus” e lo fa da un paio d’anni all’Angelico Biella. «Puntiamo a dare spazio e minuti, con conseguente accollo di responsabilità in campo, ai ragazzi giovani, un po’ come fa Trieste e l’Assigeco con Ricci, Vencato e Spissu, per esempio, di cui ho potuto apprezzare personalmente le qualità nelle Nazionali giovanili – sottolinea il “Corbi” -. I giovani devono essere protagonisti per diventare il futuro della nostra pallacanestro. L’anno scorso avevamo qualche timore dato che Biella era abituata ai campioni della Serie A: l’entusiasmo dei ragazzi ha invece coinvolto l’intera città. Ne abbiamo mandati quattro nel massimo campionato durante l’estate. Mi auguro si vada sempre di più in questa direzione, secondo un percorso importante che nel momento economico generale e della pallacanestro in particolare aprirebbe prospettive diverse».

La partita con l’Assigeco anticipa l’esordio in EuroChallenge, martedì in Finlandia contro il Kotkan Työväen Palloilijat Basket. «Siamo eccitati da questa nuova sfida che vediamo solo in ottica formativa, visto che affrontiamo squadre che sono nelle serie A dei rispettivi paesi: abbiamo però il senso della sfida e ci piace confrontarci con quelli bravi – spiega il 48enne coach milanese -. Gli ultimi quindici giorni sono stati difficili per via dei numerosi infortunati ma li abbiamo passati con tranquillità grazie alla società che ci supporta molto bene. Dopo le tre vittorie iniziali sono arrivate due sconfitte. Pur rispettando l’Assigeco, domenica vogliamo tornare a vincere».

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi