Lo staff di www.barcellonabasket.net ringrazia il Vice Presidente Fedele Genovese e lo sponsor Orange Moon, – e la famiglia Calabrò – senza il cui apporto sarebbe stato impossibile concludere questa stagione.
Nell’omaggiare la squadra, ci soffermiamo sui singoli giocatori con l’auspicio di rivederli ancora al Palalberti.

Gabriele Spizzichini – 8
Inizia il campionato un po’ in sordina per poi “accendersi”, improvvisamente, in occasione dei due derby d’andata (con il memorabile canestro decisivo contro Trapani). Dopo la partenza di Kelley, gli viene affidata la cabina di regia. Interpreta il ruolo con le sue caratteristiche, mostrando grinta, fisicità, doti difensive e buone letture offensive. Vista l’età, ha ancora margini di miglioramento (soprattutto nel tiro dalla lunga distanza). L’aspetto che ci ha colpito di più è la grande personalità e la sua voglia di assumersi le responsabilità anche nei momenti più delicati. Speriamo di vederlo crescere con la nostra maglia.

Gianluca Marchetti – 7,5
E’ stato, probabilmente, il giocatore che, più di tutti, ha incarnato le qualità di questa squadra: tenacia e cuore. Anche lui inizia la stagione con qualche difficoltà, ma riesce a migliorare con il passare dei mesi, chiudendo la stagione con ottime prestazioni anche in fase realizzativa. La pressione difensiva sui play avversari e alcuni suoi recuperi prodigiosi hanno spesso esaltato il nostro pubblico e dato la carica giusta alla squadra nei momenti più critici. Come Spizzichini, può migliorare ancora molto(speriamo con la nostra casacca), specie nella gestione dei ritmi di gioco. Barcellona logo 2

Giuliano Maresca – 8
Se un gruppo così giovane è riuscito a crescere e a restare unito durante un’annata così difficile, buona parte del merito è proprio del nostro capitano. Dopo la sfortunata stagione scorsa (durante la quale ha giocato i play off in condizioni fisiche precarie), ha deciso di rimanere a Barcellona, dimostrando grande attaccamento all’ambiente. Quest’anno fatto vedere, anche ai più scettici, di che pasta è fatto: leadership, personalità, grinta, bagaglio tecnico di tutto rispetto. Speriamo che le sue parole pronunciate all’esito dell’ultima sfida casalinga vengano recepite e che anche lui faccia parte del nuovo progetto.

Jevon Shepherd – 9
Non crediamo di esagerare nel dire che questo ragazzo canadese (da molti di noi sconosciuto fino ad un anno fa) sia stato lo stranger più positivo, dentro e fuori dal campo, del basket barcellonese.  Sul parquet ci ha impressionato per la completezza delle sue doti tecniche: mano educata, uno contro uno, atletismo, costanza di rendimento. Fuori dal parquet ci ha colpito ancor più per la disponibilità, la simpatia e la voglia di giocare per i nostri colori nonostante tutte le difficoltà di quest’anno. Difficile trovare un giocatore americano con queste qualità. Il nostro auspicio è di rivederlo schiacciare al Palalberti come in occasione dell’ultima partita casalinga.

Simone Fiorito – 7,5
Mister duttilità, dalla panchina riesce sempre a dare una mano ai suoi compagni, sacrificandosi anche sotto i tabelloni contro avversari molto più alti e grossi di lui. Spesso decisivo in alcuni match importanti (ad esempio, nell’impresa contro Verona) grazie alle sue triple. Un giocatore giovane, non molto appariscente, che fa dell’impegno e della concretezza le sue doti migliori. Speriamo di rivederlo con i nostri colori.

Matteo Da Ros – 8
Quando è andato via da Barcellona, sapevamo che questo ragazzo del nord aveva tutte le carte in regola per essere un protagonista del secondo campionato nazionale. Dopo l’esperienza con Verona, la sua stagione da leader la vive proprio tornando a Barcellona, facendo apprezzare ai suoi vecchi tifosi i suoi miglioramenti: non solo tecnica sopraffina in post basso, ma anche grande qualità nella gestione del gioco, rivelandosi spesso un play aggiunto. In coppia con Garri forma il tandem di lunghi italiano più talentuoso. Restiamo del parere che, se continua a migliorare in fase difensiva e mette su qualche chilo, può tranquillamente giocare al piano di sopra. Noi, però, egoisticamente, speriamo che resti a Barcellona.

Luca Garri – 8,5
Nella stagione più difficile e con minori ambizioni, Barcellona si gode il miglior centro avuto tra le proprie fila negli ultimi anni. Alla classe mostrata in campo (bellissimi i suoi duelli con Renzi, Zizic, ecc) e alle sue grandi doti di rimbalzista (migliore italiano del campionato), va aggiunto il fondamentale ruolo di “collante” (svolto insieme a Maresca e Da Ros) nella fase più critica della stagione a causa delle note problematiche societarie. Sapendo che sarà molto difficile riaverlo con noi il prossimo anno, gli auguriamo di proseguire nel migliore dei modi la sua grande carriera.

Ennio Leonzio, Giuseppe Varotta ed Enrico Pettineo – 10
Tre ragazzi importanti ed utilissimi per gli allenamenti che, sicuramente, sono cresciuti tanto facendo parte di questo splendido gruppo. Leonzio si è rivelato anche utile in diverse occasioni per fare rifiatare i titolari. Per Varotta (autore anche di un canestro) e Pettineo, la grandissima soddisfazione di esordire nel secondo campionato nazionale con la squadra della propria città. Il voto vale come un grande in bocca al lupo per il futuro.

Tre Kelley e Jacopo Borra – 6,5
Non sapete cosa vi siete persi!!!
Staff tecnico – 10
Tutti da encomiabili, dal primo all’ultimo (dal fisioterapista al magazziniere). Fondamentale il ruolo di Trimboli e Coppolino che, spesso, durante gli allenamenti, hanno dovuto sostituire coach Perdichizzi (impegnato a risolvere le grane societarie). Come al solito, molto proficuo il lavoro di Antonio Nania, grazie al quale gli infortuni muscolari sono sempre azzerati e la condizione fisica della squadra si rivela costante e soddisfacente. Molto positiva la prima esperienza da Team Manager di Vincenzo Catanesi che, nonostante le mille insidie di questa stagione, ha ricoperto il ruolo egregiamente, dimostrando sin da subito grande professionalità e competenza.

Coach Perdichizzi – 10
Come evidenziato da Maresca, il lavoro svolto dallo “Sceriffo” è stato fondamentale. In qualità di General Manager costruisce con poche risorse un’ottima squadra che, sicuramente, ove non fosse stata condizionata dalle vicende societarie, avrebbe disputato i play off. Come coach, riesce a dare al gruppo una precisa identità di gioco, fronteggiando anche situazioni di emergenza (acuite dopo le partenze di Borra e Kelley). In veste di intermediario tra squadra, istituzioni e tifosi, recita una parte essenziale per portare a termine la stagione. Ha dato il massimo, forse anche di più. Chapeau!

Tifosi – 10
La favoletta che a Barcellona ci sarebbero 4 mila malati basket ce la siamo raccontata tante volte, è vero. La realtà, ovviamente, è ben diversa, ma i malati di questo meraviglioso sport sono comunque tantissimi (almeno un migliaio).
Hanno sopportato il continuo tira e molla che si è trascinato durante tutto l’anno,  sono sempre stati vicini alla squadra, l’hanno sostenuta anche a Patti,  si sono “tassati” nel disperato tentativo di salvarla, l’hanno salutata con affetto anche in occasione delle ultime gare(giocate senza potere ambire ad alcun obiettivo).
Da altre parti, avrebbero chiuso il Palazzetto.
Chi vorrà continuare a fare basket seriamente a Barcellona dovrà ripartire dal cuore di queste 1000 persone.

Nino Buemi