Lettera aperta del Presidente
Di seguito il Presidente della Pallacanestro Mantovana Adriano Negri rivolge alcune parole al pubblico degli Stings in merito alla fase pre-stagione che la società sta attraversando.
A pochi giorni dalla ripresa dell’attività e dall’inizio di una ennesima storica stagione ritengo opportuno dire due parole ai tifosi e a tutti quelli che hanno permesso di portare gli Stings a questi livelli.
Sono passati solo 56 giorni dalla storica vittoria in finale, ma sembra un’eternità, e sono stati tutti giorni dedicati a prepararci al meglio per la prossima stagione.
Ogni giorno programmazione, progetti, incontri e contatti in ogni settore. Da subito abbiamo dovuto fare fronte a sorprese che ci hanno costretto a rivedere l’aspetto dirigenziale e organizzativo. Non ci siamo mai persi d’animo e creduto che la famiglia Stings potesse essere in grado di continuare il suo cammino. Tutto il lavoro svolto è stato mirato a far crescere i rapporti con le istituzioni, con le aziende, con il basket mantovano, a sviluppare il movimento giovanile ed anche nel cercare di mettere in piedi una squadra di A2 in grado di divertire e che potesse permetterci di consolidarci in questa nuova realtà.
Poco tempo a disposizione per dover organizzare tutto quanto, ma tanta volontà da parte di dirigenti e collaboratori per far vedere a tutti che gli Stings sono sempre all’altezza dei compiti che vengono chiamati ad affrontare.
In questi giorni pre-stagione si sono accese attenzioni particolari su alcune vicende e quindi ritengo opportuno precisare il mio pensiero e della società che ho la fortuna di rappresentare.
Mi riferisco in modo particolare alla rinuncia di continuare i rapporti con alcuni ragazzi che ci hanno permesso di ottenere questi successi conquistati sul campo negli ultimi anni.
Non entrerò nel merito specifico delle cose, perché ritengo opportuno che rimangano i ricordi più belli di queste pagine di sport, ma soprattutto di vita, esaltanti sia per la nostra società che per il basket mantovano.
Io ho sempre creduto, lo credo ancora, e fin che io sarò alla guida degli Stings farò in modo che la nostra sia una grande famiglia, ma anche in famiglia ci sono momenti difficili da affrontare e bisogna avere la capacità di gestire e superare. A volte ci si riesce bene a volte meno bene, ma la cosa che deve avere sempre il sopravvento è la vita della famiglia e nel nostro caso della società.
Soprattutto dagli errori si deve essere capaci di arricchire il proprio bagaglio e questo vale sia per il nucleo famigliare, ma soprattutto dei suoi componenti. La famiglia Stings è ampia e spazia dai dirigenti, ai volontari, ai tecnici per arrivare agli atleti. Alcune componenti spesso hanno continuità, alcune altre hanno una collaborazione temporanea, ma sempre bisogna essere “tutti” capaci di vivere insieme.
Tutti e a tutti i livelli si deve capire che vince il rispetto dei ruoli e le prevaricazioni spesso portano reazioni altrettanto forti.
Durante la scorsa stagione ho detto più volte a tutte le componenti che ero orgoglioso di vivere con loro quell’esperienza. Ci sono però situazioni tecniche, date dal salto di categoria, situazioni umane e interpersonali che spesso, mio malgrado, bisogna capire ed accettare e che debbono essere tenute in considerazione. L’affrontare tutte queste problematiche è una necessità che ogni società deve tenere presente soprattutto quando si deve pensare principalmente al bene futuro della famiglia. Non sempre si possono prendere le decisioni che il cuore esprime, anzi quasi sempre si è chiamati a prendere quelle più difficili pensando che siano quelle migliori per la vita futura. La cosa più importante è che ognuno sappia leggere all’interno del proprio cuore e sappia capire che da ogni piccolo dettaglio della nostra vita dobbiamo trarre insegnamenti che ci portino a migliorare noi stessi e la famiglia in cui viviamo.
Il mio cuore è legato a tutti coloro che convivono con noi un tratto del loro/nostro cammino, come non poter ricordare Guido, Elmo, Maxi, Berga, Cecco, Walter, Ros, Nic, Mancio, Gru, Mauc e tanti altri (non citati solo per spazio) che hanno scritto pagine della nostra storia. Ovviamente non posso dimenticare tutti quelli che con noi hanno condiviso gli ultimi successi cominciando dal capitano Losi passando da Pigna per arrivare ad Alessio. Per me dovremmo avere una squadra composta da almeno un centinaio di ragazzi, ma questo non è possibile e quindi bisogna sempre dover e poter pensare serenamente al futuro.
Io vivo a Poggio Rusco e mi sento un poggese e un mantovano DOC e sono sempre profondamente colpito quando si mette in discussione il lavoro che volontariamente in tanti facciamo, ma d’altro canto sono il pres. di una società e debbo essere in grado di accettare le critiche che ad essa vengono fatte. Io ne farò certamente tesoro, ma a volte bisognerebbe conoscere fino in fondo i motivi che spingono a prendere certe decisioni ed avere fiducia nell’operato di coloro che sono preposti e chiamati a farlo.
La nostra società e il suo pres. si sono accollati e si accolleranno sempre ogni responsabilità su tutto l’operato.
Vi posso garantire che Adriano Negri è il più accanito TIFOSO Stings… e come tale ho sempre cercato e cercherò sempre che la nostra società faccia il meglio per i nostri colori.
Ribadisco…
Non sono voluto entrare nel merito specifico delle cose, anche se ne avrei ampia possibilità, perché ritengo indispensabile tramandare solo le pagine più belle.
Go Stings…!!!
Il pres.
Adriano Negri