Derthona Basket-Pallacanestro Trapani 85-64 (16-12; 43-29; 65-47)

Derthona Basket: Spissu 10, Reati 11. Brooks 19, Simoncelli 16, Bianchi 8, Marks 7, Garri 12, Ammannato 2, Riva ne, Antonietti ne, Maghet ne, Frattallone ne. All. Cavina.

Pallacanestro Trapani: Mays 5, Renzi 16, Tommasini 12, Chessa 5, Ganeto 6, Viglianisi 4, Filloy 9, Griffin 7, Gloria ne, Molteni ne. All. Ducarello.

Arbitri: Luca Bonfante di Lonigo (VI), Alessio Fabiani di Altopascio (LU), Duccio Maschio di Firenze.

 

VOGHERA. La prima sconfitta stagionale arriva per Trapani dalla gara esterna contro Tortona ed è quasi naturale che sia andata così. Alle difficoltà naturali di giocare su un parquet caldo e contro un’avversaria in assoluta fiducia, si è aggiunta la complicazione dell’inserimento di Mays, al rientro dopo quasi due mesi di out. Trapani è un gruppo che deve ricostruire i suoi equilibri e in una gara così tattica l’operazione del recupero del suo giocatore più talentuoso si è rivelata paradossalmente improba. Nel primo quarto, i granata tengono botta e le due conclusioni da tre punti di Tommasini sono l’alito che regala prolificità offensiva. In realtà, i primi dieci minuti sono difficili soprattutto in attacco, come testimoniano i 12 punti realizzati: la difesa, però, ringhia, e l’ingresso a metà periodo proprio di Mays è comunque accolto dai tifosi granata con un sospiro di sollievo. Coach Ducarello ha poco da rimproverare ai suoi sul profilo dell’impegno e dell’attitudine a giocare di squadra, ma è chiaro che il ritmo veloce ricercato da Tortona non è quello più congeniale alle caratteristiche granata. La giocata sull’asse Mays-Griffin apre il secondo quarto e issa Trapani a “meno 2”: Reati e Ammannato, però, riportano Tortona a “più 7” e le difficoltà continuano ad essere palesi, soprattutto nella metà campo offensiva. La partita è di difficile interpretazione, perchè contro la difesa allungata del quintetto di coach Cavina decidere se correre o ragionare non è semplice e i padroni di casa si mostrano a proprio agio più di quanto lo sia Trapani: ne è prova il vantaggio in doppia cifra (25-14) che matura al 14’. Griffin ci mette una pezza da tre e Renzi dalla lunetta avvicina ulteriormente i granata agli avversari (25-19 al 15’). Mays torna in panca e Trapani propone la zona-press. Il quintetto di Ducarello, però, fatica a trovare le soluzioni più equilibrate, e di fatto rinfocola l’entusiasmo di Tortona, che vola via. Così, ancora affidandosi a qualche invenzione di Tommasini, Trapani va al riposo più lungo sul “meno 14”. Tortona è in stato di grazia e alla ripresa del gioco allunga ancora (55-31 al 24’). Il canestro è sempre una vasca da bagno per gli avversari e un cerchio strettissimo per Trapani. La reazione granata dell’ultima parte di terzo quarto, pero, è apprezzabile e coincide con il primo canestro stagionale di Mays. La gara è, però, ormai indirizzata e solo un miracolo potrebbe ribaltare l’inerzia del match nell’ultimo periodo. Una sensazione confermata proprio dall’andamento del quarto conclusivo, che serve soltanto per conferire la dimensione numerica definitiva al punteggio. Tortona vince con pieno merito e per Trapani arriva la prima, dura, lezione: la sensazione è che per i granata sarà utilissima. L’occasione per mettere a frutto quanto imparato arriverà, per la truppa di coach Ducarello, già domenica prossima, al Pala Conad, contro Latina.

 

 

Gianluca Tartamella – Responsabile Comunicazione Pallacanestro Trapani