MONCADA AGRIGENTO-TEZENIS VERONA 75-63 (20-21, 15-4, 23-23, 17-15)

@NicolòUlivi

Buono il rientro di Alessandro Piazza (@NicolòUlivi)

I playoff sono belli anche per questo, si riparte da zero, ogni sera è una storia diversa ma soprattutto i valori del campionato vengono in parte azzerati. Ed è così che la Moncada Agrigento è ad un passo dal grande sogno, quello di eliminare la dominatrice della stagione regolare, quella Tezenis Verona prima e vincitrice anche della Coppa Italia, ma che adesso si trova spalle al muro, sotto 2-1 nella serie e con una gara da win or go home sabato sera sempre a Porto Empedocle. La cosa incredibile è che Agrigento non ruba nulla, anzi con un pizzico di freddezza in più avrebbe addirittura potuto chiudere la serie 3-0, perché la Moncada ed il suo coach Franco Ciani stanno dominando la serie dalla prima palla a due. Ramagli e Verona obiettivamente ci stanno capendo poco, incapaci di attaccare ma soprattutto di limitare l’attacco siciliano.

Anche questa sera la musica non cambia, Verona prova a metterci un poco di intensità in più ma non appena le percentuali si abbassano la Moncada vola via. Ed è così che dopo un primo quarto tutto sommato equilibrato, sono i canestri di Evangelisti (18 punti, 6 rimbalzi e 2 stoppate) e Williams (20 punti con 3/4 da 3) a far scappare Agrigento sul +10 all’intervallo lungo con l’attacco di Verona che mette a referto solo 4 punti in tutto il secondo quarto. La storia della serie e della partita è sempre la stessa, non appena le stelle della Tezenis si accendono ecco il parzialone ad inizio terzo quarto che porta gli uomini di Ramagli sul -2, grazie ad un Monroe ed un Umeh finalmente dentro il match. Ma è un fuoco di paglia, perché la difesa scaligera non riesce proprio a leggere il pick&pop di Dudzinski, che mette 3 triple ed insieme al solito Penny Williams fa scappare nuovamente Agrigento sul 51-38, chiudendo un contro-parziale di 13-2. Ramagli non sa più che pesci prendere e prova a mettersi a zona 3-2, ma Saccaggi la buca sia in penetrazione che dall’angolo, mettendone 5 in fila che danno ossigeno alla truppa di Franco Ciani, con Verona che era tornata sul -7.

(Foto Matteo Cogliati)

tanto nervosismo per Monroe (Foto Matteo Cogliati)

La pressione si fa sentire sulla Tezenis, che riprende ad attaccare staticamente, senza muovere la palla e limitandosi ad un pick&roll centrale e agli isolamenti di Umeh. Troppo facile per la difesa di Agrigento che recupera un paio di palloni con Evangelisti e allunga fino al +16 (69-53) facendo partire la festa di un incredulo PalaMoncada e lasciando, soprattutto, mille dubbi nella testa di Ramagli e dei suoi giocatori. Verona deve cambiare tutto e lo deve fare in meno di quarantotto ore. La sensazione è che Agrigento abbia la serie in mano, ma sono i playoff ed è tutta un’altra storia.

MVP: Marco Evangelisti e Penny Williams lanciano la prima fuga di Agrigento all’intervallo lungo, ma sul parziale di 13-2 che di fatto decide la partita c’è tutto il marchio di Dave Dudzinski (18 punti, 6/8 dal campo con 3/3 da 3 punti ed 11 rimbalzi), vero rebus di questa serie per coach Ramagli, incapace di trovare una soluzione al suo pick&pop centrale che stasera, come nei primi due atti della serie, ha fatto più danni della grandine. Sono le sue triple che scavano, a metà terzo quarto, un solco che Verona non saprà più chiudere. Il suo lavoro però non si ferma nella metà campo offensiva ma continua in difesa dove continua a far giocare malissimo Monroe, capace di una fiammata solo ad inizio ripresa.


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