MOBYT FERRARA-PALL.TRIESTE 2004 73-80 (14-24, 18-20, 20-19, 21-17)

Murphy Holloway - Foto Linda Cavagna

Holloway poco incisivo (foto Linda Cavagna)

Trieste sbanca il Pala Hilton Pharma con la sicurezza della squadra da categoria superiore, ma soprattutto con una grande intensità e fisicità difensiva, che per larghi tratti del match nasconde letteralmente il canestro agli uomini di Martelossi, che a dire il vero devono recriminare e non poco per l’incredibile 16/32 ai liberi, che taglia le gambe in una gara che sembrava segnata a metà ultimo quarto (58-71 Trieste) ma che il cuore di Alessandro Amici ha provato a riaprire e che alla fine si è decisa in volata.

Trieste parte fortissimo (6-14 e poi 14-24 alla prima sirena) spinta dalla grande fisicità difensiva sugli esterni, che mette fuori partita Hasbrouck per oltre 20 minuti (2 punti con 1/7 dal campo all’intervallo lungo), che come in gara-1 soffre la difesa di Prandin, ma soprattutto Dalmasson cavalca il grande inizio di Tonut e Candussi (25 punti in due nel primo tempo), toccando il +13 prima che gli arbitri fischino al lungo triestino un secondo anti-sportivo (il primo tirato per i capelli, il secondo in seguito ad un doppio fallo) che ne sancisce l’espulsione. La gara diventa molto nervosa e spezzettata e soprattutto Ferrara ne risente. Gli estensi restano in partita nel primo tempo grazie al gran lavoro a rimbalzo, soprattutto i 10 catturati in attacco, e all’ottimo primo tempo di Vincenzo Pipitone, che scrive 12+8, per poi però spegnersi alla distanza.

Hasbrouck (Ferrara)

Non è bastato un buon secondo tempo di Hasbrouck a Ferrara (foto di Daniele Ferretti)

Nel secondo tempo, infatti, l’urgenza di rientrare spinge Ferrara a forzare molte conclusioni da dietro l’arco e per fortuna che il 1/10 del primo tempo diventa 6/13 nella ripresa, ma la Mobyt è soprattutto con la difesa che riesce a restare attaccata alla partita, in particolare con un Kenny Hasbrouck (14 punti alla fine) che si attacca a Tonut limitando lui e l’attacco dei giuliani. La difesa dà anche fiducia in attacco all’americano che è l’anima di Ferrara a cavallo di terzo e quarto periodo, ma non basta a colmare il gap almeno fino al finale di fuoco di Alessandro Amici (19 punti con 3/5 da 3 per lui alla fine) che in meno di 1 minuto riporta Ferrara sul -5. Potrebbe accorciare ancora ma sbaglia e dall’altra parte con un fallo tecnico permette a Trieste di respirare e di tornare a casa per la bella.

MVP: Primo tempo che timbra inequivocabilmente il suo status di grande giocatore, Stefano Tonut è l’anima dell’allungo triestino nella prima metà di gara che di fatto decide il match. Segna in tutti i modi e manda ai pazzi tutti i difensori che Martelossi prova a ruotare su di lui, andando al riposo con 15 punti con 6/7 dal campo. Nella ripresa soffre la fisicità di Hasbrouck, ma riesce lo stesso a mettere un paio di mattoni importanti per tenere Ferrara a distanza


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