Tezenis Verona  – Moncada Agrigento 84-76  (13-18, 27-28, 22-16, 22-14)

I playoff entrano nel vivo quando finalmente scende in campo la capolista. Incontrare Agrigento, sulla carta, è un vantaggio. Poi, in realtà, si sa come vanno queste cose. Si sa quanto questi oggetti misteriosi siano difficili da approcciare. E Agrigento, infatti, va in vantaggio nei primi minuti di gioco, complice anche la velocità bruciante dei suoi lunghi. Verona è guardinga, all’inizio, prudente, sembra non saper prendere bene le misure della gara. Aspettano tutti De Nicola, infatti scuote i suoi con un contropiede da rapinatore. Agrigento però non molla la presa, riesce a mantenere le distanze fino alla sirena. La partita è apertissima. La Tezenis deve cambiare passo, e in fretta. Perché un primo quarto di studio ci sta, ma Agrigento continua a macinare punti con precisione e freddezza, e con la sfrontatezza di chi non ha paura di niente. Ci provano Umeh e Giuri, che accorciano le distanze sul 21-26, e soprattutto danno la sveglia ai Gialloblù. I canestri arrivano quasi tutti intercettando palloni di Agrigento, segno che gli ospiti cominciano a peccare di nervosismo. Reati infila una tripla che vale il 28-29: adesso la partita è cominciata sul serio. Alla pulizia dei movimenti di Agrigento, all’esperienza di un elemento come Evangelisti, la Tezenis prova ad affrontare l’esplosività dei suoi americani. Funziona, la partita si gioca punto su punto, anche se i siciliani hanno la Tezenis Verona - Manital Torinocarta della velocità nei piedi di Saccaggi, che permette loro di continuare a tenere il vantaggio. La difesa sbrindellata di Verona permette a Chiarastella di mettere a segno tre punti negli ultimi secondi di gioco prima dell’intervallo: a metà gara, il tabellone segna 40-46.

Il terzo quarto si gioca punto su punto. Perché la Tezenis non può permettersi di steccare la prima, e Agrigento invece deve continuare a tenere il ritmo. La Tezenis ha in mano più volte la palla del pareggio, ma il canestro si stringe ad ogni tiro, e gli animi si innervosiscono. Al punto che, sul 60-60, a Umeh viene negato il canestro del vantaggio scaligero per una presunta infrazione di passi, scatenando le ire del PalaOlimpia. Al terzo quarto, la sirena suona sul 62-62 di una partita pazzesca. Mancano nove minuti alla fine del match, e la Tezenis decide che è ora di tornare in cattedra. Sei punti nel giro di pochi secondi, tra cui una tripla mostruosa di Marco Giuri. Agrigento si spaventa, ma non molla la partita nemmeno per scherzo. La squadra la prende in mano Williams, con un occhio sul canestro e uno alla regia. È una partita smanacciona, non proprio bellissima nel finale. Insomma, è una partita importante. E la Tezenis mantiene il vantaggio soffrendo fino all’ultimo secondo.  Finisce 84-76. La chiude Monroe con una schiacciata. Appuntamento sempre al PalaOlimpia, lunedì sera.

 

TABELLINI
Tezenis Verona: Monroe 17; Rimb. 31 (Ndoja 8); Ass. 13 (De Nicolao 5)

Moncada Agrigento: Dudzinski 24; Rimb. 32 (Chiarastella, Dudzinski 10); Ass. 10 (Evangelisti, Saccaggi 3)

 

SALA STAMPA

Franco Ciani: Da un lato siamo estremamente soddisfatti, abbiamo fatto una grande partita e di questo va dato merito ai miei giocatori. Senza playmaker titolare siamo stati molto ordinati e concreti, e per mezz’ora al pari con Verona, quando non meglio. Certo, Verona veniva da due settimane senza partite, ma abbiamo fatto una gara di grande attenzione e concretezza. Poi nel finale, vuoi la stanchezza, vuoi degli episodi, la gara si è girata. Ma usciamo da questa partita con certezze diverse, anche se dal punto di vista fisico è stato molto dispendioso. Noi arriviamo a questi playoff come coronamento di una stagione straordinaria, e con il desiderio di giocarcela fino in fondo. Verona inizia oggi la sua stagione, fino ad oggi si è preparata a questo momento cruciale. È una squadra che deve vincere. Ma noi cercheremo di farci trovare pronti. Il nostro progetto, partito quattro anni fa in B2, continua a crescere, e con un gruppo cambiato poco rispetto alle scorse stagioni ci stiamo giocando i playoff alla pari con Verona.

Alessandro Ramagli: nella seconda metà della partita siamo entrati nel clima giusto. Difensivamente abbiamo fatto bene, mentre nella prima metà siamo stati piuttosto molli, poco reattivi. Trovato l’equilibrio difensivo riesci a trovare il tuo ritmo. Tutte le serie playoff sono complesse, nessuno ti regala niente, e se ti aspetti questo non riesci a prendere ciò che ti meriti. C’è poco da commentare quando si gioca fra due giorni, ogni partita sarà una battaglia, e il fatto di aver già fatto un po’ di battaglia in questa partita ci rende ottimisti. Loro sono una squadra davvero molto solida, con grandi qualità difensive, offensivamente favoriti dalla nostra poca presenza a inizio gara. Queste squadre non muoiono mai. La partita difficile è sempre la prossima, adesso questa va in cantiere. Ci saranno delle valutazioni da fare, a livello di attacco e di difesa. Tutti poco aggressivi e intensi nel primo tempo, poi abbiamo ricucito lo scarto.