Guido Rosselli (foto Matteo Cogliati)

Bologna – Se contro Agrigento la Virtus aveva trovato di fronte un avversario che aveva mostrato poca resistenza, la semifinale con Trieste è stata invece un’autentica battaglia. Dalmasson è stato bravissimo a preparare la partita e a spargere trappole durante tutto l’arco dell’incontro. Green per 30 minuti è stato un giocatore semplicemente immarcabile e alla fine ha realizzato 37 punti (erano già 34 a fine terzo quarto), ma l’MVP dell’incontro è stato Kenny Lawson, reduce da un infortunio alla caviglia, che nell’ultima frazione di gioco ha messo a segno 12 punti con quattro triple. Il centro bianconero ha fatto capire un ulteriore volta di essere uno dei pilastri fondamentali della Virtus che domani affronterà Biella in finale.

Javonte Damar Green (foto Matteo Cogliati)

LA PARTITA – la coppia americana di Trieste, Green-Parks, dà il via alle danze. Sono loro l’anima della squadra di Dalmasson nel primo quarto. La Virtus è costretta ad inseguire e Ramagli manda in campo Kenny Lawson, al rientro dopo l’infortunio. Il centro americano fa subito cesto alla prima occasione e risponde presente. Bologna rimonta affidandosi a Rosselli e a fine primo quarto c’è perfetta parità a quota 20. La difesa di Trieste è molto aggressiva sulle linea di passaggio bianconere e costringe la squadra di Ramagli a perdere molti palloni. Umeh viene disinnescato, mentre dall’altra parte Green è tarantolato e realizza 24 punti nel solo primo tempo che si conclude con l’Alma in vantaggio: 47 – 46. Baldasso, con tre triple, riscava un piccolo solco tra le due squadre. Ramagli prova a rientrare mettendo maggiore tonnellaggio con Rosselli, Ndoja e Laswson contemporaneamente in campo. La scelta viene ripagata perchè Bologna rimette il muso avanti sul punteggio di 59 – 58. Poi il solito Green prosegue la fiera del tiro da tre punti, inaugurata da Baldasso, e riporta subito Trieste in vantaggio. La guardia americana di Dalmasson non solo segna dalla lunga distanza, ma ruba anche valanghe di palloni che tramuta in spettacolari schiacciate. Trieste si porta a +4 al 30esimo: 68 – 64. Nell’ultimo quarto Lawson colpisce per quattro volte da oltre l’arco e cambia l’inerzia della partita. Aggrappata al suo centro la Virtus acquista sicurezza e va a +13 (84 – 71) attraverso un parziale di 25-3. Green non incide più come nelle precedenti frazioni di gioco e Trieste, senza il suo principale giocatore, non trova la forza per recuperare. Finisce 86 – 74 e la Virtus conquista la finale contro Biella.

Marco Spissu (Foto Matteo Cogliati)

LA CHIAVE – il 57% da tre punti. 13 triple messe a segno su 23 tentativi. Solo Spissu è stato insolitamente impreciso dalla lunga distanza. Attraverso il tiro da oltre l’arco la Virtus è riuscita a ribaltare la partita nell’ultimo quarto.

MVP: Kenny Lawson. Rientra dall’infortunio ed è subito decisivo. Sfodera una prestazione inusuale per un centro realizzando 7 canestri da tre punti su 8 tentativi. Il tabellino dice 25 punti conditi da 5 rimbalzi.

Segafredo Bologna-Alma Trieste 86-74 (20-20 ; 27-26 ; 21-18)

Bol: Lawson 25, Rosselli 21, Spissu e Umeh 11 Rim 33 (Rosselli 10) Ass 18 (Umeh 9)

Tri: Green 37, Baldasso 12, Da Ros 11 Rim 30 (Parks 7) Ass 12 (Bossi e Da Ros 3)