Europromotion Legnano – De’ Longhi Treviso 65-74

Foto Claudio Devizzi Grassi

Matteo Negri, ottimo nel secondo quarto (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

È una Treviso solida ma bruttina, quella che espugna Legnano in una gara che, se sulla carta poteva apparire scontata, ha in realtà mostrato molto equilibrio in campo, con i legnanesi a chiudere in vantaggio il primo quarto grazie alle triple di Maiocco e Raivio. Treviso rientra e va in vantaggio di prepotenza nel secondo quarto, grazie alla “second unit” guidata da Rinaldi e Negri, toccando anche il +16 a metà del terzo quarto. L’impressione, a questo punto, è che Treviso pensi di aver già vinto, e Legnano di aver già perso. Ma, qualche errore di troppo da una parte e qualche canestro “di troppo” dall’altra, la partita si riapre: Pacher sembra un uomo in missione, Raivio si risveglia e i Knights si ritrovano sul -5 a 7 minuti dalla fine. La squadra ospite però ritrova il sangue freddo, e con Powell e Fabi segna le due triple che riportano il divario in doppia cifra e mettono al sicuro il risultato. La De’ Longhi rimane così in testa alla classifica appaiata a Mantova, vincente a Brescia, mentre Legnano resta per ora fuori dai playout, due punti avanti a Jesi, e cercherà di chiudere la pratica salvezza tra due settimane a Chieti.

Legnano

Navarini: 6. Un paio di buone iniziative, ma anche i soliti 4 falli in 8 minuti; è vero che coach Ferrari gli chiede intensità, soprattutto in difesa, ma forse è il caso che impari a regolarla un po’.

Maiocco: 7. Altro primo quarto da scorer puro per il capitano, che però cala alla distanza, come spesso accade, nella metà campo offensiva. Per lui 11 punti con 4 assist e 4 recuperi.

Palermo: 4,5. Serata da dimenticare per il play biancorosso, che, oltre ai soliti limiti in cabina di regia, non fa il suo nemmeno in fase realizzativa, chiudendo con soli 5 punti, tutti dalla lunetta.

Martini: 5,5. Se si guardano le cifre sarebbe da bocciare forse più di Palermo, ma per lo meno lui ci prova e un paio di belle penetrazioni chiuse male vengono in realtà poi trasformate in canestri dopo rimbalzo offensivo di Pacher.

Fattori: 6. “Trova” una tripla alla fine del terzo quarto e va discretamente a rimbalzo, cercando di compensare come può il divario tecnico e fisico con i pariruolo trevigiani.

Sacchettini: sv. In campo solo per un paio di anonimi minuti.

Foto Claudio Devizzi Grassi

AJ Pacher ha guidato la rimonta legnanese nella ripresa (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Pacher: 8. Nel primo tempo fa parecchia fatica, con i più alti e grossi lunghi avversari che lo mettono in difficoltà e lo spingono fuori dall’area (9 punti, 2/6 al tiro). Nel secondo tempo però prende le misure e trova continuità, realizzando 13 punti con 5/9 al tiro e andando forte a rimbalzo d’attacco, anche perché, purtroppo, i compagni lo servono davvero poco in post basso (palese un mismatch addirittura contro Moretti, che è la metà di lui, in cui non gli è arrivata la palla).

Raivio: 7. Non siamo ancora a fine stagione, ma l’impressione è che abbia esaurito le energie già da un po’. È il solito giocatore totale, e anche stavolta contribuisce generosamente con 12 rimbalzi e 6 assist, ma i soli 13 punti con un misero 5/14 al tiro testimoniano la sua difficoltà a giocare come potrebbe.

Laudoni: 5,5. Spesso svogliato in difesa e nervoso per qualche fischio arbitrale non “condiviso”, incide poco anche in attacco, sbagliando un paio di facili conclusioni.

Treviso

Foto Claudio Devizzi Grassi

Ty Abbott, killer silenzioso (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Abbott: 7,5. Tira con percentuali non eccellenti (7/17), ma senza forzare più di tanto, chiudendo con 18 “silenziosi” punti più o meno equamente distribuiti nei quattro periodi di gioco.

Moretti: 5,5. Tre falli in meno di tre minuti nel primo tempo lo tolgono dalla partita, sia fisicamente che mentalmente, dato che, quando torna in campo nella ripresa, si fa notare solo con banali errori. Si rifà nel quarto periodo con un paio di belle azioni, compreso un gioco da tre punti per il +10.

Malbasa: 5,5. Molto titubante, fa un paio di errori grossolani appena entrato in campo ma in qualche modo poi recupera con energia e impegno.

Fabi: 6. Serata storta al tiro (3/10) e anche in difesa sembra prendersi un turno di riposo, ma va forte a rimbalzo (8) e la tripla nel quarto periodo è di quelle che pesano.

Fantinelli: 6. Piuttosto nervoso sia con i compagni che con gli arbitri, in attacco si vede poco, ma fa valere stazza e QI in ogni aspetto del gioco: 4 punti, 4 rimbalzi, 5 assist e 5 recuperi. Dà l’impressione di poter fare meglio, ma di giocare con una sorta di freno a mano tirato.

Powell: 7. Parte molto forte puntando su fisico e atletismo, poi un po’ si perde via ma chiude comunque con 14 punti e 7 rimbalzi e con un importante tiro da tre nel quarto periodo.

Rinaldi: 6. Fa valere stazza ed esperienza, andando forte a rimbalzo (8) e servendo un paio di ottimi assist dal post basso; è però troppo impreciso in fase realizzativa.

Negri: 6. Segna tutti i suoi 7 punti nel secondo periodo, durante l’allungo trevigiano, rimanendo però in ombra durante gli altri 10 minuti passati sul parquet.

Ancellotti: 5,5. Avrebbe potuto sfruttare un po’ meglio i suoi 212 cm contro un giocatore che soffre gli avversari alti come Pacher. Invece, si limita a svolgere il suo compitino, con 6 punti e 3 rimbalzi sul tabellino.