Dwayne Mays fronteggiato da Ferguson

Dwayne Mays fronteggiato da Ferguson

Sesto stop consecutivo per la Fulgorlibertas, quinto successo filato per l’Upea Capo d’Orlando. Due squadre agli antipodi, due stati d’animo contrapposti. La formazione di Pozzecco ha dimostrato di vivere un momento magico, spingendo un minimo sul gas con Mays, Nicevic e Soragna i siciliani insegnavano basket ad una Forlì che dopo uno dei primi tempi più brutti della stagione ha provato fino alla fine a rimontare lo svantaggio, più con cuore e “ignoranza cestistica” che con raziocinio e una pallacanestro ragionata.
Il divario tra le formazione si sapeva, era evidente, e sul campo è stato dimostrato. Ora Capo d’Orlando sogna a -2 dalla vetta mentre Forlì comincia a sentire quello zero in classifica come un cazzotto sullo stomaco.

Quintetti:

FORLI’: Saccaggi, Ferguson, Crow, Sergio, Cain
CAPO D’ORLANDO: Mays, Basile, Portannese, Archie, Nicevic

 

Davanti ad un PalaCredito insolitamente spoglio (meno di 2000 anime era un pezzo che non le si vedeva in Romagna), la Credito di Romagna parte contratta, schiacciata dai siciliani che piazzano subito uno 0-5 iniziale, tanto per far capire che saranno 40′ di fatica vera. I biancorossi però, si scuotono. Cain si carica la squadra sulle spalle e firma il primo vantaggio romagnolo (8-7) ma lì finisce l’abbrivio del primo periodo. Archie fa quello che vuole dal perimetro e nel pitturato e si chiude mestamente sul 9-20 un primo quarto poco spettacolare.

La musica non cambia. D’wayne Mays (il migliore dei suoi) ingrana le marce alte, piazza 5 punti filati per il +16 (18-34 al 16′) e per Forlì è notte fonda nonostante un Cain da applausi. L’Upea però, come farà ancora nel corso del match, si rilassa, Cain e Ferguson prendono coraggio, Basile rimpiazza un pessimo Saccaggi e dopo un parziale di 10-0 si va negli spogliatoi sul 28-34 e l’inerzia tutta in favore dei padroni di casa.

Si ritorna sul parquet e Ferguson porta i suoi ad un impensabile -4 (32-36) con il Poz costretto a chiamare subito timeout, incredulo per il calo dei ragazzi in campo. L’effetto è quello sperato e sale in cattedra l’MVP del match, D’wayne Mays. Otto cesti consecutivi portano la firma dell’ex Scafati, con velocità e atletismo penetra la difesa forlivese come la più classica delle lame nel burro e voilà, in poco più di tre minuti ecco servito il 16-0 di parziale siciliano a siglare il +20 (32-52) con l’attacco della Credito di Romagna capace solo di litigare col ferro.
Dal nulla cosmico però esce chi non t’aspetti, Giacomone Eliantonio, fin qui vero oggetti misterioso di questa squadra. Due bombe, la specialità della casa, e -13 in chiusura di terzo periodo. In fondo, una partita c’è.

Gli ultimi dieci minuti sono fatti di emozioni altalenanti, Soragna è in campo al posto di uno spento Gianluca Basile (per lui solo una tripla a bersaglio) e dall’arco non ne sbaglia una, mentre per Forlì Cain è insostituibile e Saccaggi insieme a Sergio guardano tutti dalla panca, dopo una prova molto sottotono. Proprio la tripla dell’ex Azzuro Teo Soragna (55-67) sembra spegnere i sogni di rimonta. Nicevic è una roccia nel pitturato ma abbina a questo anche una mano educata che in attacco si fa sentire.
Negli ultimi due giri di lancette Forlì sparacchia dalla lunga distanza e trova anche la dea bendata dalla sua , ma ormai è tardi (69-75 al 39′), l’Upea gioca col cronometro, in lunetta non sbaglia un colpo e si porta via due punti meritati dalla Romagna.

 

Tabellino:
FORLI’: Cain 18 (17 rimbalzi), Ferguson 21, Crow 12, Basile 10
CAPO D’ORLANDO: Mays 31, Nicevic 14, Archie 14, Soragna 9,