Dopo quindici giornate, i riflettori sono tutti per l'Aquila Trento

Dopo quindici giornate, i riflettori sono tutti per l’Aquila Trento

Nonostante due ko nelle ultime due trasferte – l’ultimo a Biella proprio nel minuto finale -, Trento chiude il girone d’andata da capolista solitaria a quota 22 punti, guadagnadosi stima e applausi da parte di tutta la Lega.  Seconde, a quota 20 troviamo Torino e Capo d’Orlando – come da pronostico – oltre alla rivelazione Biella (Voskuil da tre è una sentenza) e alla ormai consolidata Veroli di coach Remondino, capace nell’ultimo turno di andare a vincere sul campo della Sigma Barcellona segnando 95 punti.
Brescia a 18 chiude un 2013 da capogiro e con il roster d’esperienza che si ritrova punta di diritto ai playoff, eleggendosi a vera bomba ad orologeria della post-season, potendo sguinzagliare talenti come Fult, Di Bella, Giddens e Slay.

Con 16 punti Barcellona e Verona sono le delusioni conclamate di questi primi mesi: la squadra di Perdichizzi dopo una buona partenza s’è ingolfata più volte e se dovesseri fallire anche quest’anno la promozione nella massima serie non si sa bene che aria potrebbe tirare da quelle parti. La Tezenis non ha ancora trovato il bandolo della matassa, e Gramenzi è sulla graticola da tempo. Trapani invece viaggia a gonfie vele, il fattore casalingo è fondamentale per la classifica attuale e se dovessero trovare continuità anche lontano dalla Sicilia, potrebbero essere un cliente scomodo al ritorno.

Casale Monferrato a 14 punti sta risalendo la china dopo un inizio disastroso (unica squadra in 15 match a cedere il passo a Imola). Ormai nessuno la considera più un’avversaria da salvezza ma una possibile grana in ottica playoff: Verona, Barcellona e compagnia bella sono avvisati.
A quota 12 chiude l’andata un altro trio di grandi delusioni: Jesi, Napoli e Ferentino. Ma se i ciociari col rientro di Green posso guardare avanti con ottimismo, così non si può dire di Jesi. I ragazzi di Coen sono aggrappati alle prestazioni stratosferiche di Goldwire (23 punti di  media), Rocca e Maggioli insieme fan più danni che altro e la classifica lo dimostra. Napoli sembrava aver cambiato marcia dopo la vittoria in casa di Brescia ma nelle ultime due gare sono giunte altrettante sconfitte e per il basket partenopeo, dopo tutti i proclami estivi e i soldi spesi, è notte fonda.

In fondo troviamo Trieste, Forlì e Imola. Se la squadra che prima è stata di Esposito, e ora che El Diablo è tornato sul parquet è in mano a Vecchi, sembra davvero spacciata (1 vittoria in 15 uscite è quasi una condanna a morte) così non si può dire di Forlì che ha messo alle spalle un autunno travagliato trovando 4 vittorie nelle ultime sette uscite (tre di fila vitali in casa oltre a quella del PalaRuggi all’ultimo secondo) e nonostante il roster cortissimo e tutte le peripezie societarie – a Brescia è andato in scena un teatrino tragicomico tra tifosi, stampa e qualche dirigente – i biancorossi di Galli hanno dimostrato coesione e grinta per poter lottare fino alla fine. Contro chi? Probabilmente con Trieste che alterna vittorie con grandi squadre a sconfitte con le più deboli. L’esperienza nel roster di Dalmasson non manca di certo, ma ci sarà da soffrire fino all’ultimo minuto.

Goldwire domina la classifica punti con 23.3 a gara. "Fotografia di Maurizio Andreola, 2013".

Lee Goldwire domina la classifica punti con 23.3 a gara. “Fotografia di Maurizio Andreola, 2013”.

QUINTETTO MVP ANDATA: Goldwire (Jesi), Voskuil (Biella), Giddens (Brescia), Pascolo (Trento), Cain (Forlì).