Craig Callahan ha guidato Verona alla vittoria contro Biella
Sette giorni prima al PalAuriga di Trapani era caduta l’Upea di coach Pozzecco nel derby contro la squadra di Lino Lardo. Domenica scorsa l’altra capolista, Trento, ha fatto visita ai siciliani, ma la storia è andata in modo diverso. La forza granitica sia fisica ma soprattutto mentale della squadra trentina è immensa: in una bolgia da 3500 spettatori, Trapani nel finale rimonta grazie a Parker (12) e Lowery (18) e chi se non Pascolo (18+12 con 8/13 dal campo) deciderà con un layup il match per la vetta solitaria a 42 punti.
A due lunghezze segue l’Orlandina vincente nel posticipo al PalaTriccoli di Jesi, ipotecando la seconda posizione. Migliori brilla (5/6 dall’arco), ma tutto il quintetto siciliano (nicevic, Soragna, Portannese, Mays e Archie) va in doppiacifra e la già salva Jesi non può che cedere il passo a chi ha ancora obiettivi per cui lottare.
In terza posizione con 38 punti ritroviamo Biella, raggiunta dalla Tezenis Verona, capace di porre fine alla striscia di nove successi in fila dei piemontese, passando d’autorità al Biella Forum. Voskuil è regolarmente in campo e ne scrive 23 (tirando però 5/13 dal campo), il resto della squadra non brilla come in altre occasioni (vedi Hollis che ha giocato solo 15′ per problemi di falli) e così la squadra allenata da Ramagli prende quota, con Craig Callahan a guidare tutti i veneti (21+16 per l’ex Barcellona). Entrambe le squadre hanno costruito attraverso il duro lavoro settimanale dei risultati strepitosi, e ai playoff ne vedremo delle belle.
Maspero non basta a Brescia. La Leonessa è fuori dai playoff (Foto Maurizio Andreola 2014)
Torino perde all’ultimo in casa della Leonessa Brescia, che comunque, vista la vittoria di Veroli, saluta i playoff e si prende il ruolo di vera delusione dell’anno, dopo la grande stagione passata, culminata con la finale playoff persa ai danni di Pistoia. JR Giddens con 29 punti (e 10 rimbalzi) è l’mvp del match, la Manital di Pillastrini resiste ai colpi grazie al suo centrone Valerio Amoroso (19), ma a 4″ dalla fine è Maspero che sulla rimessa decisiva regala una gioia non proprio dolcissima ai tifosi lombardi che si aspettavano ben altro da questo campionato.
Un gradino più in basso ma automaticamente ai playoff c’è la Sigma Barcellona. A Calvani basta la vittoria su una volitiva Napoli – molto bene Fantoni e Young per i siciliani, Weaver e Malaventura per i partenopei – per agguantare un posto alla post season, con la consapevolezza che, per quanto visto in stagione, ci siano almeno tre formazioni più attrezzate dei barcellonesi per l’unico posto utile all’accesso in Serie A.
Capitolo ciociaro: Veroli passa ad Imola infliggendo ai padroni di casa la peggior sconfitta della loro storia (56 punti di scarto), Ferentino con Green (20) e Garri si sbarazza di una Novipiù Casale già in vacanza e così rimane infuocata in vista degli ultimi 40′ la lotta all’ultimo posto playoff ancora non assegnato matematicamente.
Veroli a quota 32, FMC a quota 30. Ai playoff ora andrebbe la GZC di Ramondino e non quella di Gramenzi ma l’ultima giornata non è sicura per nessuno: a Frosinone arriva Barcellona mentre Ferentino farà visita a Verona, che come abbiam visto attraversa un grande periodo di forma e vuole ottenere il massimo per guadagnare la miglior posizione playoff possibile.
In coda si giocava lo scontro salvezza al Pala Rubini tra la Pallacanestro Trieste e Forlì. A spuntarla nel finale con 11 punti consecutivi del talentino di casa Ruzzier sono stati gli alabardati, che salvano una stagione difficile a costringono la Fulgorlibertas alla seconda amara retrocessione negli ultimi tre anni.
MVP: Craig Callahan (21 punti, 6/9, 3/8) 16 rimbalzi e 27 di valutazione. Finalmente sembra essere il faro della formazione veneta. Occhio, ai playoff potranno dire la loro come fece Brescia l’anno passato. Anche se in fondo sono stati costruiti per questo.
