L'Aquila Trento guidata da Buscaglia è sola al comando

L’Aquila Trento guidata da Buscaglia è sola al comando

Giornata di sorprese ed emozioni a fil di sirena. Del trio capolista Barcellona-Trento-Brescia, solo i ragazzi di Buscaglia si prendono due punti e grazie alle contemporanee sconfitte dei siciliani a Trieste e dei lombardi in casa contro Casale, l’Aquila Trento si trova sola in vetta con 16 punti. Segue una sfilza di squadre a quota 14 e 12, tra queste Veroli, Torino e Biella reduci da due stop di fila e la roboante Capo d’Orlando, alla sua settima meraviglia. Più staccate Ferentino, che sbanca per la prima volta in stagione la casa di Trapani, e Jesi. Verona prova a rialzarsi affondando la solita deludente Napoli, mentre Forlì si aggiudica sulla sirena con un buzzer beater da nove metri di Saccaggi il derby in casa dell’Aget, lasciandola sola all’ultimo posto.

 

 

 

Come detto, la capolista ha vita abbastanza facile sulla Manital. I piemontesi durano solo il primo tempo, si sciolgono nella ripresa sotto i colpi di Pascolo, Troiche, Elder e Baldi Rossi e i predicatori nel deserto Wojciechowski (18) e Amoroso (19) non possono nulla.

Dominique Archie centra la septimo vittoria consecutiva con l'Orlandina

Dominique Archie centra la settima vittoria consecutiva con l’Orlandina

Barcellona cade male a in casa della Trieste ammazza-grandi. Il cuore dei ragazzi di Dalmasson è grandissimo nel finale, Carra e Diliegro non fanno sconti a nessuno (39 in due) e quando alla Sigma mancano Young (solo 13 e male dal campo), i soli Collins (20) e Filloy (13) non bastano ad evitare un ko che in pochi avrebbero previsto.
Ma il colpo più inaspettato del fine settimana arriva al Pala San Filippo. i padroni di casa si scontrano con la Casale più coriacea della stagione e dopo un supplementare sono i lombardi ad inchinarsi alla Novipiù che ritrova due punti preziosi come l’oro. Fultz (solito ventilo per lui) aveva pareggiato la gara con una tripla matta allo scadere ma nell’extra time ci hanno pensato Dillard (19) e Jackson (28!) a riportare i due punti in Piemonte.
Orlandina schiacciasassi. Settima vittoria consecutiva, espugnato il campo di Veroli (per i ciociari grandissima prova da 25 punti di Cittadini) e la distanza dalla vetta rimane sempre di sole due lunghezze. Archie (28) schiaccia, tira dall’arco e dal perimetro ed è immancabile , Soragna garantisce punti d’esperienza (14) mentre quintetto e panchina garantiscono i punti giusti anche quando Basile è sottotono (0/3 dal campo) e Mays non fa l’extraterrestre. Funzionano alla grande e potrebbe durare a lungo.

Segue il groppone di vetta la sola Tezenis Verona a quota 10 punticini. Ramagli ha ottenuto più volte in stagione la fiducia e molto del suo futuro passava da Napoli, che se possibile sta deludendo le premesse ancora peggio dei veneti. Basta dire che i soli Callahan (26), Smith (20) e Taylor (21) confezionano 67 punti, uno in meno di quelli totali segnati dalla squadra di Cavina, che ieri ha ottenuto la fiducia della dirigenza ma già da domenica prossima nella difficilissima trasferta di Brescia deve cambiare marcia.
Jesi vince bene ma litiga coi suoi tifosi. Rissa sfiorata nel finale al PalaTriccoli ma nei 40′ precedenti l’Angelico Biella non aveva quasi mai dato segni di vita, concedendo 30 punti nel primo quarto e provando una flebile rimonta con il solo Hollis (25). Maggioli continua il suo incubo (3 punti ma 0/7 dal campo) e ci pensano Goldwire (30), Rocca (17) e un Borsato finalmente entrato bene nei meccanismi di coach Coen a chiudere i giochi praticamente al 20′.

Guarino, Garri, Bucci e Pierich. Basterebbero loro per far quadrare le cose, se poi ci aggiungi Mosley e gli 8 punti in 15′ dell’ultimo arrivato Kyle Johnson, anche la corazzata casalinga Trapani deve arrendersi per la prima volta in stagione tra le sue mura. I siciliani reggono fino agli ultimi 10′ con Lowery (20) e Parker (14), ma Ferentino è in forma smagliante e presto sarà in corsa per un posto playoff e non più per la salvezza.
Chiudiamo con l’incredibile derby andato in scena al PalaRuggi di Imola: padroni di casa in vantaggio per 39′ grazie al rookie Niles (27) e alla carica dell’ex FulgorLibertas Mitch Poletti (11), +16 nel primo tempo, poi lenta rimonta forlivese (senza Ferguson andato ko per una botta alla spalla dopo 8′) guidata da Sergio (18) e finale da infarto. Niles si fa stoppate proprio da Sergio e Saccaggi, (fin lì 0/7 dall’arco) trova a 6 decimi dalla sirena finale la bomba da nove metri che fa esplodere il settore forlivese e affossa Imola, sempre più fanalino di coda.

Goldwire, mvp della 10^ giornata. "Fotografia di Maurizio Andreola, 2013".

Goldwire, mvp della 10^ giornata.
“Fotografia di Maurizio Andreola, 2013”.

MVP: Leemire Goldwire, playmaker Jesi. (30 punti, 9/16 dal campo, 4 assist e 5 rimbalzi). E’ vero che Jesi sta raccogliendo per ora meno di quanto ci si aspettasse (4-6 il record che vale la metà esatta della classifica) ma in quelle quattro vittorie stagionali, lo zampino di Goldwire è sempre stato decisivo in termini di punti e capacità di caricarsi i problemi della squadra sulle spalle. Decisivo a dir poco.