Giornata di sorprese. Torino sfodera una grande prova di forza e solidità andando ad imporsi in casa di Verona, alla sua seconda sconfitta consecutiva. Brescia inciampa contro la sempre più sorprendente Veroli, Barcellona fa suo il derby siciliano contro Trapani mentre sorridono sia Biella che Trento. In coda si sbloccano Imola e Capo D’orlando lasciano agli ultimi posti a Forlì e Ferentino. AV8B0106 (Copia)

L’ormai ex capolista solitaria Brescia cede il passo a Veroli, che da sorpresa si sta affermando come forza reale di questa nuova Lega Gold. Gara sostanzialmente decisa nel secondo periodo a favore dei cicociari che segnano 28 punti contro i 10 dei lombardi, amministrando poi lucidamente il risultato nel secondo tempo. Bene Cittadini (14) , Blizzard (12) e Sanders (10) con Ramondino che gongola mentre Martellossi recrimina per l’assenza di Slay e Fultz (8 punti in due) e le troppe forzature dovute al nervosismo in fase offensiva.

L’altra sorpresa della giornata è la vittoria corsara della Manital Torino ai danni della Tezenis. Pur essendo priva di Mancinelli e Steele, e con una rotazione ridotta a sette uomini, Torino è capace di segnare sempre oltre 20 punti per quarto, facendo della costanza offensiva la sua arma vincente. Sugli scudi ci vanno Chessa (25 con 5/7 da tre) e il solito Valerio Amoroso (19 e 6/11 dal campo) e a Verona non basta un terzo quarto da 33 punti (!), il solito Jerry Smith (21) e la classe di Callahan (18). La lotta tra le grandi al vertice comincia a farsi molto interessante.

Barcellona fa suo il primo dei sei derby stagionali tra siciliane, battendo una buona Trapani. Ti aspetti che siano Collins o Young i mattatori invece coach Perdichizzi trova in Maresca e Fantoni (34 punti equamente divisi) + Filloy (15) la chiave per avere la meglio sui granata, rei di aver sparacchiato male dal campo, pur essendo rimasti in gara fino alla fine trainati dal duo Parker-Lowery.

Biella continua a viaggiare ad alti regimi. L’Azzurro Napoli ha venduto cara la pelle fino all’ultimo secondo ma i piemontesi sono in un periodo di forma e fiducia ottimo e portano a tre la loro striscia consecutiva di successi. Gli ospiti si affidano all’estro del solito Brkic (22 con 8/14 dal campo) e di un ritrovato Black (18) ma vengono traditi dalla serata storta di Malaventura (5) e Weaver (7). Ai piemontesi invece va tutto bene, se poi Hollis (19) e Laganà (15) continuano così.. Corbani può sorridere.

Secondo successo consecutivo al PalaTriccoli sudatissimo per la Fileni di uno stratosferico Goldwire (28 per l’ex Forlì) e di un solidissimo Mason Rocca (18), nella giornata in cui Maggioli stecca ancora. L’ex Hoover (12) insieme a capitan Carra (15) e Harris (14) guidano i baldi giovanotti triestini ma Ruzzier stavolta ha le polveri bagnate e a nulla è valso il cuore messo in campo negli ultimi minuti.

Pascolo Al cospetto della peggior Trento della stagione (per i bianconeri si salvano solo Pascolo con 19 punti e Spanghero, visto il BJ Elder assente per tre quarti) Forlì non riesce a replicare le belle cose fatte vedere all’esordio casalingo con Trapani e si deve arrendere per la seconda volta consecutiva. Dopo un primo tempo giocato sontuosamente in fase difensiva (30-23 all’intervallo) la FulgorLibertas si scioglie nel terzo periodo, subendo un parziale di 26-9. Nel finale Cain (14+11 rimbalzi) riapre i giochi ma Ferguson (16) sbaglia per tre volte la palla dell’overtime.

Prima gioia per l’Upea di Pozzecco. Nel giorno del suo debutto sia di Gianluca Basile (8 punti in 25′) che dell’ex Scafati Mays (23 dopo una sola settimana di allenamenti), Ferentino vende carissima la pelle e ha dalla sua la classe di Rodney Green (23 punti, 5 assist, sei recuperi) ed è battaglia vera fino alla fine. Archie non si vede, Portannese (15) è preciso dalla lunga distanza quando serve e nel finale punto a punto è Mays a scagliare sul ferro e Green ha nelle mani la palla del possibile pari ma dopo lo scarico Paesano tira fuori tempo massimo. La truppa di Gramenzi è ancora al palo, quella del Poz invece prova a rilanciarsi.

Imola si scuote e grazie ad un secondo e terzo periodo di buon livello supera Casale, chiaramente in lotta per obiettivi diversi da quelli dell’anno passato. Solidissima finalmente la prova sotto le plance di Dordei (16+11 rimbalzi) e Poletti, mentre l’americano Niles (anche lui in doppia-doppia con 17 punti e 10 rimbalzi) fa vedere ai tifosi dell’Andrea Costa il suo vero valore. La Junior combatte praticamente coi soli Dillard (21 punti da ogni parte ma anche un po’ di confusione) e l’ex Davide Bruttini, troppo poco per avere la meglio sulla voglia di sbloccarsi da parte dei romagnoli.