Quasi inespugnabile in casa, Jesi colleziona la sua decima vittoria (battuta Ferentino per 88-76) salendo a +4 da Forlì e raggiungendo Trieste in classifica.

Vittoria importante e mai in dubbio durante il corso della partita, condotta dagli arancioblù per 33 minuti dalla seconda metà del primo quarto fino alla fine.

Con i 19 punti di Maggioli, una prestazione superiore al normale di Fallucca (67% nel tiro da tre, 100% nel tiro da due, per un totale di 12 punti) e un generale andamento ascendente della squadra, la Fileni sbaraglia Ferentino (migliori realizzatori per l’FMC: Bucci, 22 punti e Green, 17).

A causa di un problema all’occhio, coach Franco Gramenzi (allenatore di Ferentino) non si è potuto presentare in sala stampa.

 

Parla, dunque, coach Piero Coen per Jesi:

 

“Temevo moltissimo questa gara. Abbiamo speso tantissimo in questo periodo, soprattutto dal punto di vista nervoso, mentale, e non eravamo in un buon momento, al contrario di Ferentino, che pure non ha fatto una buona gara, ma credo che abbiamo dei meriti anche noi.

La ritenevo la partita più difficile dell’anno, ci servivano motivazione ed energie nervose.

Voglio spendere delle parole sincere, e non di circostanza, per Ryan Hoover: se mi avesse detto di voler giocare avrebbe giocato, invece il suo gesto [quello, appunto, di lasciar rientrare Goldwire dopo il famigerato infortunio e restare, quindi, in parterre, n.d.r.] è stato un esempio fondamentale per tutti. Ha dimostrato di essere –anche se non ce n’era bisogno- un uomo e un giocatore vero.

E’ stato un gesto davvero decisivo, se mi avesse chiesto di giocare avrei lasciato in panchina Goldwire, poiché entrambi non sono esattamente in piena forma, certamente sarebbe stato tecnicamente sbagliato non far giocare Jukic (scelta azzeccata col senno del poi, data la sua magnifica prestazione).

Nel primo quarto eravamo partiti un po’ contratti, la difesa a zona è stata preso sostituita da quella a uomo: l’intensità impiegata dopo i primi 5 minuti è stata decisiva, come il nostro voler difendere e sapersi adeguare a certe situazioni a cui ci hanno sottoposto.

Ma ciò che si è rivelato fondamentale è stata quella voglia di fare una partita speciale, proprio come avevo chiesto ai ragazzi.

Inoltre, prima della partita di domenica scorsa [giocata a Biella, persa per 112-70, n.d.r.], in cui abbiamo fatto una brutta figura, avevo detto loro di non aver mai fatto tanti complimenti ad una squadra, nonostante le difficoltà di quest’anno: questi giocatori hanno giocato spesso senza allenamento, hanno affrontato infortuni.

Di Ferentino, temevo soprattutto lo stato di forma, Green, poi, sembrava immarcabile, ma, nonostante tutto, siamo riusciti a metterli in condizione di non esprimersi nel migliore dei modi.”

Leemire Goldwire, appena tornato dall'infortunio: 16 punti, 4 rimbalzi, valutazione 21

Leemire Goldwire, appena tornato dall’infortunio: 16 punti, 4 rimbalzi, valutazione 21