Manca ancora una giornata al termine della regular season che risulterà’ decisiva alla conquista delle migliori posizioni in vista dell’avvio dei play off previsto per il 3 di Maggio. Ecco i nostri quintetti TOP e FLOP.
Quintetto “TOP” stagione 2013/14 di Gold.
PG – Keddric D’Wayne MAYS (Upea Capo d’Orlando, ‘84-183): [32,7 minuti, 18,0 punti, 65,0% da 2, 39,3% da 3, 2,5 rimbalzi, 3,8 assist] Arrivato dopo poche gare in cui Capo non aveva brillato per eccellenza, Keddric prende subito in mano le redini del gioco e dell’attacco siciliano. Ispirato e ispirante si cala nel ruolo di grande trascinatore, confermando tutte le qualità già note, ma segnalandosi per ulteriore concretezza. Contagiato da coach Pozzecco trova energia in tutto quel che fa: mette le ali come neanche dopo una RED BULL!
G – Alain VOSKUIL (Angelico Biella, ‘86-191): [35,0 minuti, 18,7 punti, 52,0% da 2, 41,8% da 3, 84,8% ai liberi, 3,7 rimbalzi, 2,4 assist] Già noto a questi schermi per le grandi doti di tiro, il biondino di Mobile gioca una seconda parte di stagione tutta in crescendo. Dopo l’infortunio di Laganà si erge a protagonista assoluto innalzando esponenzialmente tutte le sue medie statistiche: A BEAUTIFUL MIND!
SF – Stefano MANCINELLI (PMS Manital Torino, ‘83-203): [22,4 minuti, 13,5 punti, 62,3% da 2, 28,3% da 3, 75,0% ai liberi, 5,9 rimbalzi, 2,8 assist] Non sempre sorretto da perfetta condizione fisica, regala sprazzi di basket d’altro livello, risultando spesso immarcabile. Ora servirà trovare continuità in post season per averne conferma, facendo emergere però, quelle doti di leader che non sempre ha calzato a pennello: Torino e il Pilla hanno bisogno del suo MASTER & COMMANDER!
PF – Damian HOLLIS (Angelico Biella, ’88-203): [27,0 minuti, 17,2 punti, 63,1% da 2, 47,1% da 3, 82,6% ai liberi, 6,3 rimbalzi, 1,2 assist] Pescata d’eccellenza del bravo gm biellese Gabriele Fioretti. Re di stagione, MVP di Final Six, MVP dell’ASG 14 appena disputatosi a Mantova e in attesa di giocarsi la promozione guardando tutti dall’alto del suo smisurato talento. Giocatore bidimensionale per eccellenza, mostruoso per continuità, encomiabile per durezza acquisita: IN GOD WE TRUST!
C – Davide PASCOLO (Aquila Basket Trento, ‘90-201): [33,4 minuti, 16,0 punti, 67,4% da 2, 45,2% da 3, 81,1% ai liberi, 10,1 rimbalzi, 2,2 assist] Piacevole conferma di uno dei prospetti italiani più interessanti degli ultimi anni. Irretisce gli avversari per la facilità con cui esegue i giochi, ha acquisito sicurezza disarmante, frutto della grande consapevolezza abbinata a edificante umiltà, nel senso più precipuo del termine: di certo il ROBIN HOOD DEL BASKET DE NOANTRI!
Sixth Man – Sandro NICEVIC (Upea Capo d’Orlando, ‘76-210): [27,5 minuti, 14,4 punti, 54,7% da 2, 82,1% ai liberi, 4,9 rimbalzi, 1,3 assist] Accolto con scetticismo dal popolo baskettaro (vuoi per l’età?!), in antitesi alla solida certezza mostrata dal buon Poz, conferma le ragioni del suo mentore: con gran ‘morbidone’ dalla media, ha mietuto più d’una vittima. LA CLASSE NON E’ ACQUA!
Ecco invece i “FLOP” di stagione 2013/14 .
PG – Francesco GUARINO (FMC Ferentino, ‘79-182): [30,0 minuti, 7,2 punti, 49,5% da 2, 23,0% da 3, 85,7% ai liberi, 2,3 rimbalzi, 2,9 assist] Reduce da una stagione forse sopra le righe, Ferentino si è affidata alle sue giocate (triple mortifere) per ripartire di slancio. La sua fatica in cabina di regia (riflessa nel modesto 23% al tiro dalla lunga), ha finito col risultare probabilmente decisiva nel piano tattico di coach Gramezi, dandone un’immagine da pulcino bagnato: CALIMERO!
G – Ian Curtis YOUNG (Aget Imola, ‘81-191): [33,1 minuti, 14,4 punti, 33,3% da 2, 37,9% da 3, 82,7% ai liberi, 3,1 rimbalzi, 3,2 assist] Naufraga con la ciurma nel disastro di Imola. Fin da subito si segnala per atteggiamento non troppo positivo e costruttivo (eufemisticamente parlando!). Mandato per altre terre a giochi ormai decisi. CRONACA DI UNA SORTE ANNUNCIATA!
SF – Darko JUKIC (Fileni Jesi, ‘90-198): [25,2 minuti, 8,0 punti, 51,6% da 2, 29,4% da 3, 55,4% ai liberi, 4,1 rimbalzi, 1,3 assist] “Per noi è una grandissima soddisfazione essere riusciti a portare Jukic a Jesi in quanto numerose squadre, anche della Serie A italiana, avevano messo gli occhi su di lui. Addirittura qualche squadra di LegaDue era ad un passo dal firmarlo, ma su questo siamo stati abilissimi a strappare il consenso del giocatore prima di chiunque altro”, queste le parole di coach Coen alla firma dell’onesto danese. Direi che gli altri non si siano strappati i capelli, togliendo quindi lavoro al povero CESARE RAGAZZI!
PF – Tamar SLAY (Centrale del latte Brescia, ‘80-204): [28,7 minuti, 12,0 punti, 51,8% da 2, 21,7% da 3, 75,5% ai liberi, 4,9 rimbalzi, 1,0 assist] Nata sull’equivoco Giddens/Slay, Brescia ha vissuto una stagione in grande scuro. Pesce fuor d’acqua, l’americano ha faticato oltremodo a trovare la sua dimensione con prestazioni spesso al limite dello sconcertante, data anche l’anzianità di militanza nei nostri campionati. ALLA RICERCA DI NEMO!
C – Luca LECHTHALER (Aquila Basket Trento, ‘86-206): [14,6 minuti, 4,1 punti, 56,1% da 2, 51,9% ai liberi, 4,7 rimbalzi, 0,4 assist] Tanti a chiedersi il perché non preferisse andar a giocare altrove, piuttosto che ‘panchinarsi’ in quel di Siena: forse la stagione corrente ha dato risposte che in molti attendevano. Partito in quintetto, ha dovuto cedere il passo all’aitante Baldi Rossi fungendo ormai da complemento in una Trento compatta ma non certo ‘lunga’. Gli restano i playoff per invertire la tendenza, cercando di capire se sia IL BUONO; IL BRUTTO O IL CATTIVO!
Sixth Man (in coabitazione) – David BRKIC (Expert Napoli, ‘82-210): [28,1 minuti, 11,8 punti, 51,3% da 2, 36,2% da 3, 78,6% ai liberi, 5,6 rimbalzi, 1,3 assist] e Fabio DI BELLA (Centrale del Latte Brescia, ‘78-186): [25,5 minuti, 8,6 punti, 50,8% da 2, 35,1% da 3, 84,2% ai liberi, 2,6 rimbalzi, 3,7 assist] Uno status di veterani in comune, arrivati entrambi con grandi clamori: Di Bella dalla serie superiore, Brkic con riconoscimento del Miglior Italiano di stagione 12/13, sono certamente da ascrivere alle concause che hanno determinato duplice stagione disastrosa per Brescia e Napoli. Soprattutto Brkic ha faticato ad entrare in sintonia con l’ambiente circostante, risultando ancor meno positivo di quello che le statistiche non dicano: L’APPARENZA INGANNA!