Archie in azione (Foto: Carmelo Signorino 2013)

Archie in azione (Foto: Carmelo Signorino 2013)

CAPO D’ORLANDO – Non è più una sorpresa, l’Upea Capo d’Orlando fa sul serio e continua a macinare vittorie. La sesta W consecutiva arriva in un match condotto dall’inizio alla fine contro Napoli, squadra fortissima sulla carta ma già lontana dalla vetta, posizione che tutti o quasi gli addetti ai lavori pronosticavano per i campani a inizio campionato. Dall’altra parte, la squadra di coach Gianmarco Pozzecco sembra essere diventata una macchina perfetta, riuscendo a gestire molto bene i (pochi) momenti di difficoltà e dimostrandosi letale, sia a metà campo che in contropiede.

Dopo il minuto di silenzio osservato in memoria delle vittime dell’alluvione in Sardegna, le squadre si presentano in campo con i quintetti migliori: Mays, Portannese, Soragna, Archie e Nicevic per i paladini, Black, Malaventura, Weaver, Allegretti e Brkic per i campani. L’Upea parte subito forte con un parziale di 8-0, frutto di un canestro di Portannese e due bombe di Mays. Weaver e Black tengono a galla i campani e le due squadre rispondono colpo su colpo, chiudendo il primo parziale sul 29-23 per la squadra di casa. Il secondo quarto si apre sulla falsariga del primo, Portannese è in serata e la difesa di Napoli non riesce a trovare le contromisure. Dall’altro lato un concreto Ceron, uscito caldissimo dalla panchina, e un Black immarcabile danno grossi grattacapi alla difesa di Capo d’Orlando. Quando coach Cavina decide di fare uscire il playmaker statunitense per farlo rifiatare, l’Upea ne approfitta per scavare il solco, chiudendo il quarto con un parziale di 11-4, sul +12 (54-42).

L'Upea festeggia la vittoria (Foto: Carmelo Signorino 2013)

L’Upea festeggia la vittoria (Foto: Carmelo Signorino 2013)

Al rientro dagli spogliatoi Black non è più quello del primo tempo, ma ci pensa ancora un irreprensibile Ceron a dare speranza alla manciata di tifosi campani arrivati in Sicilia. Ma Portannese è in serata di grazia e l’Upea, con le penetrazioni di Mays e i rimbalzi offensivi di Archie, mantiene il vantaggio sempre oltre la doppia cifra. L’ultimo quarto comincia sul punteggio di 66-55 per i locali, che danno l’impressione di poter controllare agevolmente il risultato. C’è gloria anche per Benevelli, che con un paio di bei canestri si iscrive a referto. Ma a quattro minuti dalla fine Napoli piazza un parziale di 8-0 e riapre inaspettatamente la partita portandosi sul -4 (76-72). Ma quando gli ospiti stanno producendo il maggiore sforzo per tornare a contatto, Archie e ancora Portannese chiudono il discorso, aumentando ancora il vantaggio. Il finale è tranquillo e c’è anche spazio per la classica bomba di Basile sulla sirena, che fissa il risultato sull’85-75.

Capo d’Orlando conferma di essere in stato di grazia e di poter lottare per il vertice, mentre Napoli dimostra di non aver trovato l’amalgama, sprofondando nei bassifondi della classifica a dispetto dei nomi altisonanti nel roster. Da elogiare il talentuoso Portannese, MVP della partita e autore di una doppia doppia (21 e 10 rimbalzi), mentre sicuramente deludente Brkic (spesso sovrastato a rimbalzo), apparso la brutta copia del giocatore che siamo abituati a vedere.

Upea Capo d’Orlando – Azzurro Basket Napoli 85-75 (29-23; 25-19; 12-13; 19-20)

Upea Capo d’Orlando: Portannese 21, Mays 16, Archie 14. Rimbalzi 39 (Portannese e Archie 10). Assist 17 (Archie 5).

Azzurro Basket Napoli: Black 22, Weaver 20, Ceron 15. Rimbalzi 33 (Weaver 8). Assist 10 (Weaver e Black 4).


Foto: Carmelo Signorino 2013