foto di Gianluca Teodorini

Capitan Ferri in entrata (foto di Gianluca Teodorini)

FERRARA – Una partita bellissima chiusa con infinita amarezza. La Mobyt gioca quaranta minuti di straordinaria presenza fisica e forza morale. Resiste e reagisce ad ogni impressionante folata avversaria, ad un certo punto prova addirittura la fuga. Di fatto, porta la trama del match esattamente dove voleva: a giocarsi la partita nel finale. Il tabellone, alla sirena, dice Agrigento, che festeggia alla grande. Ma Ferrara non esce affatto ridimensionata dalla sconfitta. Questo è un gruppo di cui andare orgogliosi!

Mays attivissimo, subito in palla. La faccia Mobyt è quella giusta. Perfetta parità dopo 4 minuti (9-9). Benfatto contro Mocavero è un bel duello (alla lunga, vincerà l’estense). Staffetta biancoazzurra sul pericolo Vaughn. E’ un testa a testa entusiasmante: ad ogni colpo Mobyt, Agrigento risponde. Leggero abbrivio Moncada a fine quarto; è una questione di particolari, perché Benfatto spreca da sotto dopo ottimi movimenti, e Mian la mette da tre in transizione. Peccato solo che Amici, possibile arma tattica difensiva contro Piazza, si trovi già tre falli sul groppone.

Due bombe di Di Viccaro rompono l’equilibrio all’inizio del secondo parziale. Il problema è che l’attacco di Ferrara muove poco la palla, e allora Mays deve tentare soluzioni personali. La reazione c’è: magia di Mays allo scadere dei 24 secondi; buona difesa che induce Vaughn al terzo fallo. In verità la partita in questo frangente non è bellissima, e la tensione si sente. Finora è sostanzialmente Mays contro Di Viccaro. Difesa contro difesa, l’apparenza è che l’intensità di Agrigento sia un pizzico superiore. Palla dentro per Mocavero, che conclude; Benfatto risponde col tap in vincente. In un primo tempo di occasioni sprecate, la Mobyt resta a contatto.

Dopo l’intervallo, si accende il capitano: 5 punti filati con l’arresto e tiro che portano Ferrara a -1 (di là premiata la scelta di lasciare il tiro a Piazza per non farlo penetrare). Sulla bella giocata alto/basso che porta Benfatto all’appoggio la Mobyt sorpassa (parziale 9-2 estense, 40-39 il tabellone). Bella difesa e poi entratona di Jennings; ma nel momento migliore, ecco il 4° fallo di Mays; non ci voleva, perché la Moncada si mette subito a zona. La faccia non cambia: Jennings entra senza paura e si prende tre punti; Amici fa altrettanto. Al 26’ 49-44 Mobyt, ma è tutt’altro che fuga: bomba di Mian e subito bomba di Piazza. La partita, molto tattica e tesa nei primi venti minuti, si è sciolta, ed è uno spettacolo. La Moncada è in striscia: triplone anche di Vaughn con la mano in faccia; è un controparziale di 9-0 che fa malissimo. Ferrara è sempre lì: tecnico alla panchina siciliana e Ferri amministra quattro liberi. Vaughn cerca e trova contatti per andare in lunetta e riapre la forbice. Ferri e Pipitone la richiudono.

Bottioni sbuffa su Piazza, ma il folletto siciliano crea comunque. E alla fine arriva anche un antisportivo. Agrigento ringrazia e allunga con Vaughn (liberi e bomba senza ritmo). Moncada a +9 al 32’ (65-56); ora è durissima. Deve rientrare Mays con quattro falli. Quattro punti di Benfatto, per non perdere contatto, e si rimette in pista Mays. Ma la bomba di Mian in transizione fa esplodere il PalaMoncada. E ancora Mian da casa sua: Agrigento ancora +9 (73-64). Spizzichini penetra e provoca il 5° fallo di Mocavero. Ci sarebbe ancora vita, se ci fossero le energie. Mays ci prova, con la tripla. Ma tutta la Mobyt è encomiabile: il missile di Chiarastella entra ed esce, Jennings strappa il rimbalzo, di là Bottioni va dentro con la moto per l’and one: si entra nell’ultimo minuto 77-75. De Laurentiis mandato in lunetta fa 2/2 e ridà due possessi. Bottioni fa altrettanto. La Mobyt difende alla grande, ma il rimbalzo sull’entrata di Piazza, premia Chiarastella sulla linea laterale. Tripudio siciliano. La Mobyt, però, c’è eccome in corsa!

SALA STAMPA

Coach Furlani a caldo oscilla tra l’amarezza e l’orgoglio: “Una partita davvero bella, giocata bene da entrambe le squadre, che forse avrebbero meritato di finirla in pareggio. Agrigento è stata brava a costruirsi l’inerzia nel nostro miglior momento trovando triple molto difficili. Noi però abbiamo sempre avuto la forza di ripartire, per arrivare a giocarsela nel finale. Lì ogni decisione o non decisione può fare la differenza; ad esempio l’entrata finale di Piazza: chissà se ha pestato la riga”.

Le recriminazioni finiscono qui. E’ il momento di andare a testa alta: “Abbiamo giocato una grandissima partita, di certo migliore di quella vittoriosa di domenica, eppure non sono arrivati i due punti, anche per l’oggettiva forza degli avversari. Devo davvero fare un plauso a questo gruppo, dotato di straordinaria moralità: hanno estratto una super prestazione di testa, di solidità e di lettura. Anche la difesa ha fatto il suo, ma poi sono arrivati i canestri di talento di Mian e Vaughn“. Il finale è di chi proprio non molla: “Abbiamo fallito un match ball, ma mancano ancora dieci partite!”.

MONCADA AGRIGENTO – MOBYT FERRARA 81 – 77 (20-17; 17-14; 20-25; 24-21)

MONCADA AGRIGENTO: Vaughn 23, Anello, Mian 18, Di Viccaro 9, Portannese ne, Chiarastella 1, De Laurentiis 4, Giovanatto, Mocavero 16, Piazza 10. All.re Ciani.
MOBYT FERRARA: Bottioni 5, Spizzichini 2, Amici 1, Ferri 11, Flamini, Benfatto 22, Andreaus, Pipitone 2, Jennings 12, Mays 22. All.re Furlani.

Ufficio Stampa Mobyt Pallacanestro Ferrara