Alessandri e Rezzano (foto di Danilo Scaccabarossi(

Alessandri ha disputato una grande stagione da “sesto uomo” a Treviglio (foto di Danilo Scaccabarossi)

C’è una carica di energia nuova a disposizione dell’Assigeco verso la nuova avventura in A2 Gold. A portarla è Filippo Alessandri, 25 anni, play/guardia di ottima fisicità, determinazione, agonismo, personalità e talento offensivo firmato per completare il reparto “piccoli” del roster di Andrea Zanchi. «Ci sarà da lottare parecchio, è una grande sfida, di quelle che mi piaccionoattacca il giocatore di Marsciano, provincia di Perugia -. L’obiettivo di partenza è chiaro: sarà molto importante la coesione della squadra, le aspettative basse non sono un problema. Come dice il coach possiamo essere la “Cenerentola”, ma gli altri non sanno mai cosa aspettarsi: con la parte di gruppo riconfermata dopo un campionato strepitoso più i nuovi innesti si può fare bene».

Alessandri, grande protagonista a Treviglio nell’ultima stagione (con “high” di punti, 19, con 7/7 dal campo proprio contro l’Assigeco) ha accettato rapidamente la “corte” della dirigenza rossoblu. «È una società importante con un programma molto interessante e uno staff di livello: sono soddisfatto della scelta che, a dire il vero, ho fatto senza indugio – aggiunge il play umbro, esperto di Silver e Serie B -. La Gold? Non conosco personalmente il campionato che è la seconda categoria nazionale: me lo aspetto fisicamente impegnativo, con giocatori di esperienza. Il livello è alto, è una sfida personale e di una squadra che ha meritato il salto, sfiorato sul campo».

Per Alessandri è un ritorno in A2 Gold, vissuta parzialmente sotto la denominazione di LegaDue (2010/11) a Capo d’Orlando. «Mi è capitato un infortunio al collo grave che secondo i medici mi avrebbe precluso l’attivitàricorda con dispiacere il neo rossoblu -. Dopo tanto cercare, un medico negli Stati Uniti mi ha rassicurato dandomi il via per tornare sul parquet. Grazie alla grande disponibilità della Virtus Siena in Dnb ho avuto la possibilità di rilanciarmi superando ogni remora psicologica. Mi hanno fatto tornare un giocatore vero permettendo poi il successivo passaggio a Treviglio».

foto di Danilo Scaccabarossi

Un’altra bella immagine di Alessandri con la maglia della Remer Treviglio (foto di Danilo Scaccabarossi)

È stata l’aria di “casa” ad aver rigenerato Filippo Alessandri: «Beh, ho cominciato a giocare a 4 anni a Marsciano, la mia città, seguendo mio fratello: a 11 sono passato al Perugia, l’anno dopo nel vivaio della Virtus Siena. Ero troppo piccolo per stare in foresteria, così mio papà Teo per due anni mi ha portato tutti i giorni avanti e indietro e Siena. A 14 anni sono entrato nelle strutture del club senese esordendo (17 anni, ndr) in prima squadra. A18 sono passato a Palestrina dove ho vinto il campionato di B2».

All’Assigeco prende il posto di Filippo Masoni. «Il ruolo è lo stesso, è differente l’interpretazione – sottolinea Alessandri che si trasferisce nel Lodigiano con la moglie Sahara, toscana doc di Montepulciano, sposata lo scorso 26 luglio, e la figlia Zoe, di 2 mesi -. Masoni è stato bravo a fare da chioccia ai giovani, ai quali pure io posso dare una mano mettendo però più fisico in campo: non ho paura dei contatti e mi piace attaccare il canestro. Devo inserirmi negli equilibri di una squadra, sentirò le indicazioni del coach: voglio incontrare velocemente i compagni e cominciare a prendere in mano il pallone».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi