foto di Luca Mallamaci

Valerio Costa durante gli allenamenti al “Campus” (foto di Luca Mallamaci)

CODOGNO – La vicinanza dei compagni di squadra, i più giovani, nell’ultimo giorno dell’anno stempera la lontananza dalle magie dello Stretto e lenisce il rammarico per la rinuncia alla convocazione per il raduno collegiale di Roma della Nazionale Under 18 guidata da Andrea Capobianco (28-30 dicembre).

Valerio Costa, classe 1997, talento puro dell’ambiente cestistico di Reggio Calabria, saluta l’arrivo del nuovo anno nel Lodigiano, in compagnia di Donzelli, Vencato e Spissu, che sono pure “colleghi” nelle giovanili azzurre, e gli altri ragazzi del vivaio rossoblu dividendosi tra le sudate al “Campus” e il dolce ricordo dell’ottima prestazione in occasione del ritorno al successo dell’Assigeco contro Trapani. «Il forte rammarico della mancata risposta alla chiamata azzurra è compensato dalla soddisfazione del successo ottenuto domenica scorsa contro un avversario molto fortesottolinea il play reggino, bravo a dare ritmo all’Assigeco nei 16′ di grande qualità passati sul parquet del “Campus” -. Spiace molto non aver potuto andare in Nazionale, indossare l’azzurro è sempre un onore, ma era necessario rimanere qui per sopperire alle assenze di Spissu, infortunato, e Alessandri, squalificato. Le necessità dell’Assigeco erano decisamente più urgenti».

La scelta dell’Assigeco di trattenere Costa è risultata decisiva per allungare le rotazioni di Andrea Zanchi: il giovane rossoblu non ha segnato ma ha saputo mettere in ritmo i compagni dando pure un apporto fondamentale in fase difensiva. «Anche se mi aspettavo ovviamente di giocare, viste le assenze, al primo cambio sentivo un po’ di tensione: è bastato mettere piede in campo per far passare tutto e mettere la massima concentrazione in quello che dovevo fareconfida Valerio Costa -. I punti? Non mi sono preoccupato di segnare, era più importante mettere energia nel gioco e dare il massimo equilibrio sia in attacco che in fase difensiva. Venivamo da sette sconfitte consecutive, non abbiamo mai mollato riuscendo a chiudere l’anno con un’importante vittoria».

L’Assigeco archivia quindi il 2014 con il successo su Trapani caratterizzato dall’ottima prova di squadra, nella quale spicca senza dubbio il ruolo giocato dai “baby” del vivaio. Vencato (classe 1995), Donzelli (1996) si aggiungono a Costa (1997) premiando le scelte di Zanchi che neppure nei momenti più difficili ha deviato dalla filosofia “verde” di un club che intende valorizzare in A2 Gold i talenti del proprio settore giovanile. «L’anno che è appena finito è stato semplicemente fantastico – aggiunge il 17enne esterno reggino alla seconda stagione al “Campus” -. Con l’Under 19 abbiamo vinto lo scudetto, un traguardo impensabile, con la Nazionale Under 17 ho potuto vivere l’incredibile esperienza dei Mondiali in Dubai e da qualche mese sono aggregato alla prima squadra: non voglio fare programmi per il futuro, penso solo a dare il massimo in allenamento per imparare e migliorare. Si prende quello che viene, anche se mi auguro un 2015 simile all’anno appena chiuso».

Meglio farsi sorprendere dal destino: un po’ come trovare la neve a Reggio Calabria. «Incredibile davvero. Ho guardato le foto – sorride Costa prima dell’allenamento -, una cosa simile non l’avevo mai vista».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi