Jesi – Dopo il “rompete le righe”, in attesa della ripresa degli allenamenti, prevista per lunedì 30, agli ordini del riconfermato coach Cagnazzo, la società jesina ha incontrato i rappresentanti degli organi di informazione per tracciare un bilancio relativo alla stagione appena conclusa e cominciare a parlare di futuro, anche se la stagione prossima è appena in embrione, considerando che i massimi campionati nazionali, A/1 e A/2, sono ancora in corso.

L’attesa e curiosità dei presenti, non sono state deluse, la vera delusione è stato ritrovare, dopo due settimane, la sala stampa dell’Ubi Bpa Sport Center, intitolata al giovane collega Marco Angelucci, prematuramente scomparso, inaspettatamente smobilitata, depauperata di gran parte delle seggiole, del tavolo, sostituito da un ingombrante piana di legno pesante, certamente più adatta a delle conviviali, che allo svolgimento di conferenze stampa: colpevole, per questa intrusione la locale sezione della Protezione Civile, che in un’ala da sempre riservata allo sport, basket e pallavolo, ha occupato ben tre delle cinque stanze, previa autorizzazione, crediamo, della Uisp che ha in gestione l’impianto, visto che all’Aurora, sembra che non ne sapessero nulla.

Per carità, è tanta e tale l’importanza sociale della Protezione Civile, che siamo i primi ad affermare che la locale sezione meriti il massimo dell’attenzione e degli spazi adeguati, ma quello che è accaduto lascia davvero stupiti.

Una convivenza che si preannuncia già sin da ora impossibile: a chi di dovere prendere provvedimenti e dare a ognuno la giusta dignità e restituire allo sport jesino una degna sala per le conferenze stampa, che, ricordiamo, ospiterà, a partire da ottobre, parecchi giornalisti di tutta Italia.

Il cartello appeso all'ingresso della sala stampa Marco Angelucci (foto G.Esposto)

Il cartello appeso all’ingresso della sala stampa Marco Angelucci (foto G.Esposto)

Torniamo a parlare di basket: erano presenti Altero Lardinelli (amministratore unico Aurora basket), Paolo Rosati (responsabile comunicazione), Damiano Cagnazzo (coach), Federico Ligi (direttore sportivo).

In tutti è emersa la convinzione che il bel finale di stagione è un ottimo viatico, un importante punto di partenza per il futuro: vedere al palasport tanto entusiasmo e partecipazione, vedere una squadra lottare per ottenere un risultato importate (i play-out erano diventati lo scudetto della Betulline…) ha un significato, Jesi ha ancora voglia di basket ad alto livello.

Oggi come oggi si potrà ripartire su un poker di giocatori interessanti, Santiangeli, Maganza, Picarelli e Janelidze, che sono sotto contratto, pur potendo ancora esercitare un buy-out, al pari della società. Da questo nucleo, con opportuni inserimenti, su tutti due americani di valore, oltre al gruppo di giovani che scalpitano in palestra – qualcosa di interessante si sta muovendo anche a livello giovanile – potrebbe nascere una squadra di valore.

“Saremmo dei pazzi se solo pensassimo di ricostruire la squadra da zero – ha precisato il diesse Ligi – dobbiamo assolutamente ripartire da qui, da una base interessante, perché il lavoro fatto è stato positivo e non va buttato via, fermo restando che dovremo analizzare lucidamente aspetti positivi e negativi della stagione trascorsa. Chiaramente la cosa da fare sarò integrare e correggere, ciò che non si è fatto bene.”

Ovviamente si è finito col parlare della eventuale permanenza a Jesi di Santiangeli e di Corbett, decisivo per la salvezza. Ligi non ha negato l’interessamento della società, che purtroppo è una delle diverse ad aver proposto l’ingaggio al giocatore, che pure ha promesso di prendere in esame la proposta ricevuta dall’Aurora.

Da sinistra Ligi, Cagnazzo, Rosati e Lardinelli (foto G.Esposto)

Da sinistra Ligi, Cagnazzo, Rosati e Lardinelli (foto G.Esposto)

Si è parlato anche di budget: “Quest’anno il nostro budget, che stiamo definendo in questi giorni – sono parole di LArdinelli –  sarà leggermente più alto di quello che, lo scorso anno, era il più basso tra le 32 società di serie A/2, che era meno della metà dell’anno precedente. Sarà sicuramente in linea con i budget di squadre che lotteranno per la salvezza. Poi, dovesse arrivare un primo sponsor o un secondo sponsor, automaticamente aumenteranno le nostre ambizioni. Con l’azienda Betulline siamo in trattativa per vedere se si può rinnovare l’accordo, per tutta la stagione”.

Il riconfermato coach Cagnazzo, senza scendere nel merito di eventuali giocatori che potrebbero fare al caso dell’Aurora, ha sintetizzato, quella che sarà la sua filosofia: “La squadra del prossimo anno dovrà avere, come punti di forza, aggressività, energia e corsa, che sono la base per avere entusiasmo. L’entusiasmo che il pubblico ci ha regalato deve essere il collegamento con il futuro La qualità dei giocatori che vanno in campo è fondamentale per far vedere le cose che ci eravamo detti, però poi tutti devono funzionare, tutti devono andare dalla stessa parte, quando tutti sono sulla stessa lunghezza d’onda, lo abbiamo visto nei play-out, tutto diventa più facile, anche quando niente era facile. Questo deve essere il nostro modo di giocare, questo deve essere il progetto che tutti noi abbiamo in testa”.

Ora non resta che attendere le prossime settimane, che saranno decisive per stabilire e ratificare il budget per la prossima annata sportiva; la società resterà alla finestra, in attesa della fine dei campionati, prima di affrontare seriamente il mercato, tenendo sotto controllo anche la composizione dell’organico di questa A/2, nella quale potrebbero verificarsi, come purtroppo sta diventando consuetudine, alcune defezioni.

E non sarebbe poi male neanche aumentare il numero dei derby, con la promozione di Montegranaro, che sta facendo il massimo per rientrare nel basket che conta.

Ma di questo parleremo prossimamente, come pure parleremo della festa dei 50 anni della società, la cui data è stata già decisa: domenica 26 giugno.