LOGO BASKET VEROLIVEROLI – Con il raduno in sede di ieri pomeriggio è cominciata ufficialmente la stagione 2013-14 del Basket Veroli, la prima dopo la svolta societaria che in estate ha portato Massimo Uccioli alla presidenza del club al posto dello storico numero uno giallorosso Leonardo Zeppieri.

Davanti ad una trentina di affezionati tifosi, a via Parco della Rimembranza c’erano quasi tutti i giocatori della nuova formazione verolana che per il settimo anno consecutivo affronterà la seconda serie nazionale. Mancavano i due americani, Jamarr SandersJamar Samuels, entrambi ancora negli Stati Uniti: il primo arriverà in Italia giovedì, per il secondo, diventato papà proprio da poche ore, bisognerà presumibilmente aspettare l’inizio della prossima settimana. C’era, invece, l’altro connazionale a stelle e strisce, il passaportato Brett Blizzard, apprezzabile nello sforzo di rispondere in uno smozzicato italiano all’intervista: “Anche se non mi avete visto in Italia nell’ultima stagione vi posso assicurare che non sono rimasto a casa senza fare niente. Ho giocato, sono stato in  palestra ogni giorno ad allenarmi e ora torno qui pronto a dare quello che mi ha chiesto il coach: leadership e… segnare ogni singolo tiro da fuori possibile“, sorride la 33enne guardia-play italoamericana, alla Biancoblu Bologna due stagioni fa come ultima esperienza italiana.

Tra i volti nuovi del raduno è apparso a sorpresa quello di Bruno Ondo Mengue, 21enne guardia-ala, prodotto della Stella Azzurra Roma, la scorsa stagione a Trieste in Legadue: oggi arriverà l’ufficializzazione della sua firma, sarà lui l’ultimo under che chiuderà definitivamente il roster.

Un roster che ha in Alessandro Cittadini il giocatore più vecchio, più famoso e anche quello che sulla carta dà attualmente maggiori garanzie in una squadra che ha legato le sue sorti a diverse scommesse – l’investitura dell’ex Ferentino Giovanni Tomassini a play titolare, la più delicata -, compiute dallo staff tecnico e dirigenziale a causa di un budget non più sontuoso come in passato: “In effetti Ramondino mi ha chiesto di essere anche il leader di questa squadra“, ammette il 34enne ex pivot della nazionale italiana, passato da una realtà di alta classifica come Barcellona Pozzo di Gotto ad un’ex grande che vuole tornare a livelli sicuramente migliori rispetto alle ultime due disgraziate stagioni.

Il capitano, come da pronostico scontato, dovrebbe però essere Marco Rossi, che per la terza volta in periodi diversi approda a Veroli, dove ha ormai stabilito la propria vita e dove si appresta a vivere il quinto campionato in maglia giallorossa della sua carriera, record nella storia professionistica del club.

Giovanni Carenza è l’unico confermato della passata stagione chiusa con un disastroso penultimo posto, ma in realtà riconfermato è anche il coach, Marco Ramondino, che però è al debutto assoluto da capoallenatore in Legadue, aiutato nel non facile compito dalla vicinanza della connection marchigiana composta dal vice Luca Ciaboco e dal giemme Ferencz Bartocci: “Entusiasmo ed umiltà deve essere il messaggio da far passare alla nostra tifoseria. Non vendo fumo, dobbiamo essere realisti: sappiamo di poter essere inferiori come roster a diverse nostre rivali, ma questo non esclude che potremmo sorprendere, sopperendo con altre qualità“, si augura il più giovane allenatore della nuova Legadue Gold, che proprio oggi spegne 31 candeline. “Il terzultimo posto come obiettivo primario? No, non bisogna porsi obiettivi a priori“.

Al raduno mancava il numero uno societario Massimo Uccioli, mentre proprio sul finale, a rituale foto di gruppo appena scattata, è apparso Leonardo Zeppieri, fu presidente e neo patron: “In settimana potremmo ufficializzare lo sponsor principale. Senza comunque dimenticare che noi, famiglia Zeppieri, restiamo una colonna portante del club“, assicura.

Stamattima per la squadra visite mediche, poi nel pomeriggio, dalle 18.30, primo allenamento dell’annata al palasport di Frosinone, anche per quest’anno casa della formazione verolana.