Giulio Griccioli

VEROLI – Prendere un coach e un direttore sportivo oppure un coach che possa fare anche il direttore sportivo. E’ il nodo che in queste ore si deve sciogliere nella stanza dei bottoni del Basket Veroli, in cerca di una ricostruzione credibile a partire dallo staff tecnico-dirigenziale dopo i cocci lasciati dall’ultima, deludente stagione.

 

L’idea di Stefano Pillastrini appare la più praticabile nel caso si decidesse di optare per un allenatore che possa ricoprire il doppio incarico. Solo che il ferrarese ha ancora un profilo alto come ingaggio e questo andrebbe a fare a cazzotti con la politica di “austerità” decisa per la prossima stagione dal club del presidente Zeppieri. Peraltro, a tutt’oggi non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale circa la risoluzione del contratto di Nando Gentile, con il cui procuratore si stava discutendo del modo in cui uscire dal rapporto che legava le parti anche per la prossima stagione. E’ chiaro che uscire indenni da questo contratto o dover sborsare qualche migliaia di euro per farlo, avrà un suo peso differente sulle successive strategie giallorosse di mercato. 

 

Tra i coach, invece, che potrebbero sposarsi bene col nuovo corso verolano è il caso di menzionare Giulio Griccioli, il 40enne tecnico senese che appena quattro giorni fa ha concluso la sua stagione a Scafati con l’eliminazione nella semifinale-playoff per mano di Pistoia. Il suo nome c’è venuto in mente sapendo che in Campania è giunto alla fine il suo ciclo, sapendo che il patron scafatese Longobardi gli ha predetto l’altro giorno un futuro a brevissimo in qualche club ambizioso di Legadue tipo Barcellona o appunto Veroli e sapendo, infine, che ha l’identikit giusto per accettare la sfida in terra ciociara, un professionista giovane che ha già dimostrato le sue grandi capacità (“coach dell’anno” della Legadue 2010-11 nella stagione d’esordio da capoallenatore nei professionisti, più la semifinale-playoff raggiunta quest’anno dopo una regular season a tratti da favorito numero uno per la promozione con la sua Givova) ma che ha ancora tanta fame di affermarsi.

 

Al toscano l’ipotesi-Veroli, infatti, piacerebbe molto: “Al momento non ho avuto nessun contatto con la dirigenza verolana, ma è chiaro che avere un accostamento con un club come Veroli fa piacere. Spesso Longobardi ha doti divinatorie e spero che abbia visto giusto pure stavolta, la mia voglia di approdare in un club ambizioso c’è tutta”. Ambizioso Veroli lo resta, ma bisognerà fare i conti con un budget meno facoltoso del solito per costruire la prossima squadra: “Per me non sarebbe un problema. Quando io parlo di club ambizioso non mi riferisco solo al lato economico ma anche motivazionale, avere un progetto che preveda la voglia di andare in Serie A, di vincere qualcosa. Eppoi magari, così tanto per dire perché non conosco realmente le cifre, può essere pure che il ridimensionamento economico deciso da Veroli resti sempre il doppio del budget che avevo a Scafati”.

 

Per Griccioli potrebbe starci pure la possibilità di un ritorno nell’alma mater Montepaschi Siena, a fare da primo assistente di Luca Banchi nel caso in cui Simone Pianigiani accettasse davvero le sirene estere. Il diretto interessato fa capire che l’eventualità è assai remota: “Non nascondo che ho contatti quotidiani con gente con cui sono stato insieme per 11 anni come Pianigiani, Banchi e lo stesso presidente Minnucci, però francamente è più probabile che resti a Scafati come coach che vada a Siena a fare da assistente a Luca, visto che non credo proprio che Simone lascerà Siena. In ogni caso, io due anni fa feci la scelta di fare il capoallenatore  – che comunque non è divergente con la possibilità di fare l’assistente in una squadra di Eurolega, sia chiaro – e questa scelta è stata premiante perché ho fatto 2 anni molto positivi, anche per la storia di Scafati, e l’intenzione è di continuare su quella strada, la strada da capoallenatore”. Insomma, una telefonata da Veroli Griccioli conferma di aspettarla molto volentieri: “Ne sarei molto onorato e contento, al di là di come possa essere andata l’ultima stagione Veroli è una piazza molto importante per la storia recente e mi sento di dire che resta una piazza ambiziosa, con un presidente come Zeppieri verso cui c’è stima personale”.

 

Pillastrini, Griccioli, ma ovviamente restano aperte tante terze vie, quelle già menzionate più volte in queste settimane, i vari Lardo, Caja, Calvani. Tra queste se ne può inserire anche una nuova, che poi nuova non è. Diciamo un “usato sicuro”, legato a qualche elemento degli staff tecnici verolani del recente passato. Vedremo nei prossimi giorni se potrà diventare davvero realtà pure questa ipotesi. 
         

Paolo De Persis