Pier Francesco Betti

VEROLI – Dopo tante chiacchiere tra loro e telefonate perlustrative verso l’esterno, per i dirigenti del Basket Veroli è arrivato il momento delle scelte. “Entro questa settimana uscirà fuori almeno un nome, del nuovo coach o del nuovo direttore sportivo. O anche entrambi. Senza dimenticare che potremmo anche decidere di prendere un’unica figura che riassuma in sé i due ruoli”. Queste le parole pronunciate ieri pomeriggio dal presidente Leonardo Zeppieri, che dunque assicura che entro questa domenica ci sarà qualche ufficializzazione per la prossima stagione di Legadue del club giallorosso.

 
C’è ancora da valutare se serve un allenatore e un diesse o un allenatore-diesse. L’idea prevalente è che si vada verso le due figure distinte e in questo senso più vicina, cronologicamente parlando, pare la nomina del direttore sportivo. In pole position c’è il romano Pier Francesco Betti. Già contattato nel corso dell’ultima stagione da Via Parco della Rimembranza, Betti sta cercando di rientrare nel giro dopo essere stato licenziato a febbraio 2011 da Reggio Emilia ed essersi riciclato negli ultimi tempi da commentatore tecnico per SportItalia alle partite della DNA. Betti vuole tornare dentro il circo della palla a spicchi italiana anche per evitare che i fasti personali vissuti ai tempi della Serie A di Napoli restino un ricordo sperso nel tempo. Zeppieri smentisce che proprio ieri era in programma un suo incontro con Betti ma non che il romano sia uno dei candidati: “Il suo nome ha dei fondamenti in effetti, ma non c’è solo lui, ci sono altri 4-5 direttori sportivi che stiamo valutando”.
 
Lo stesso numero che Zeppieri indica di stare vedendo per quanto riguarda il nuovo allenatore. Dalla folta nota stilata in queste settimane alcuni nomi si possono togliere. Caja resterà a Cremona, Calvani molto probabilmente a Roma pure con la nuova proprietà, mentre Crespi scenderà in Legadue ma per tornare a Casale Monferrato. Così sulla lista della spesa giallorossa restano i vari Pillastrini, Griccioli, Lardo, con le new entry di Gigi Garelli e Franco Marcelletti, ma ovviamente bisognerà vedere cosa ne penserà l’eventuale nuovo diesse: “Chiunque allenatore verrà dovrà accettare il nostro nuovo progetto: basta con le squadre di 10-11 giocatori importanti, vogliamo una formazione che può fare lo stesso bene ma con budget e nomi meno altisonanti, fatta di giocatori che hanno fame, ma tanto fame. L’esempio deve essere la Pistoia di quest’anno”, questo il diktat di Zeppieri, che poche settimane fa proprio contro Pistoia ha visto naufragare definitivamente la sua Prima “grandi firme”.
 
Si sta parlando di nuovi allenatori, ma in realtà Veroli un allenatore ancora ce l’ha a libro paga ed è Nando Gentile. L’accordo per la rescissione del contratto, infatti, non è ancora stata raggiunta con il casertano e il presidente verolano lo conferma in modo piccato: “Sebbene si sia chiamato fuori con quella conferenza stampa nel dopogara dell’ultima partita playoff contro Pistoia, Gentile evidentemente ha cambiato idea e non vuole più andarsene…”. In questi giorni va presa una decisione anche su Rullo e Cortese, i cui contratti prevedono clausole di uscita che scadono a breve: per quanto fatto vedere nell’ultima annata dai due giocatori non è detto che Veroli non sia disposta a sborsare qualche migliaia di euro per chiudere qui i rapporti.
 
Intanto, mentre ieri sera il gm Bartocci era al PalaCarrara di Pistoia a presenziare insieme alla mamma e alla fidanzata di Martin Colussi alla consegna, nel corso della gara3 della finale-playoff tra Pistoia e Brindisi, del premio di miglior italiano della Legadue dedicato allo scomparso giocatore giallorosso e vinto dal reggiano Cervi, nella serata di lunedì Zeppieri ha partecipato ad una cena importante. Argomento della riunione conviviale la necessità di potenziare economicamente la società per farla restare ad alti livelli, partecipanti alcuni membri del Cda e “persone che hanno voluto bene in questi anni al Basket Veroli”. Zeppieri, però, non svela l’identità di queste ormai famose persone: “E’ gente nuova che sta valutando la possibilità di aiutare la nostra società. Come più volte ribadito, in questi tempi così bui il budget non potrà andare oltre una certa cifra se restiamo sempre i soliti a metterlo a disposizione. Anche da un punto di vista etico non è giusto spendere tanti soldi con famiglie che fanno fatica a vivere”. 
            
Paolo De Persis