Piacenza festeggia 75-80 in Romagna trovando una vittoria d’oro in chiave play off ed infrangendo il tabù dei match ad ora di pranzo.

La Marco Polo dei ritrovati Nardi e del neo acquisto Coleman gioca bene solo a sprazzi cedendo alla distanza in un finale dove lasciano perplessi alcune scelte fatte dai giocatori di casa ora alla sesta persa consecutivamente.

Quintetti iniziali:Nardi,Freeman,Natali,Huff e Coleman per Forlì.

Passera, Voskuil, Anderson,Amoroso ed Harrison per la Morpho.

Note: prima del via minuto di raccoglimento in onore dell’arbitro Bruno Duranti e dei tre militari caduti in Afganistan di stanza proprio nella città romagnola.

 

Effetto Nardi: Clima elettrizzante al Palacredito di Forlì coi quasi 4000 tifosi di casa in delirio per l’esordio in quintetto di Mike Nardi.

Anche grazie alla sua verve ed  suoi assist (4 in 3 minuti) i i padroni di casa infuocano l’arena correndo sul 8-2 obbligando a tiri sporchi gli avversari.

La Morpho non ci sta e sulla smania della Fulgor del corri e tira prova a ripartire in contropiede trovandosi in un amen sotto solo di due lunghezze e costringendo il coach di casa a parlarci sopra coi suoi.

Gli ingressi di Borsato al posto di Nardi e l’esordio di Poletti coincidono con minuti palla troppo ferma anche se chi viaggia non ne approfitta anzi con un Voskuil da meno 8 di plus minus ed a bocca asciutta al tiro permette alla Marco Polo di chiudere il primo quarto 20 a 12.(Freeman e Colem 7 punti a testa)

Coppia americana piacentina sugli scudi:  Il match è molto combattuto e tattico anche se Piacenza rientra dalla mini pausa con più piglio  e con la coppia Usa Harrison- Anderson completamente in partita. Il risultato è che gli ospiti confezionano un 14-2 mortifero riportandosi avanti nel punteggio .

Coach Vucinic ha pure il problema di Coleman già a 3 penalità e non proprio a suo agio col metro arbitrale italiano.

È un momento della gara dove si segna  veramente poco(Piacenza 5/11 ai liberi)  e le diverse difese la fanno da padrone.

All’intervallo lungo è perfetta parità a quota 34 come è giusto che sia da quanto visto sui legni forlivesi.

Pazza Forlì: L’intervallo lungo porta consiglio a Forlì che in un minuto segna sei punti costringendo Corbani al time out immediato per “svegliare” la sua truppa in campo solo fisicamente.

Spettacolare e da applausi in periodo da “All star Game” la caramella offerta da Nardi a Campani con lo stesso italo americano perno offensivo di tutte le azioni dei padroni di casa.

La Marco polo sulla zona difensiva ospite si ingolosisce al tiro al bersaglio da fuori(5/14 da tre) permettendo a Passera e compagni di rimettere il naso vanti nel punteggio.

Ma Forlì ha dalla sua pazzia ed un pubblico incredibile,quel vero sesto uomo che spinge i biancorossi della Fulgor ad un break di 8-0 targato Borsato(5 di fila) e Freeman che infiamma il PalaCredito con un tiro “ignorante”. (55-48 )

Huff con un’altra tripla manda al massimo vantaggio casalingo prima dell’entrata allo scadere dell’ex Brindisi Simoncelli che manda all’ultimo riposo sul 58-50

Patatrac finale Marco Polo: Con Voskuil involuto ed ancora a quota zero punti ci provano i due Usa Harrison ed Anderson(20 e 17 punti ) a rimettere in gioco i piacentini che continuano però a concedere sin troppo in difesa ad Huff e compagni che con un altro colpo di reni si riportano in doppia cifra di vantaggio ( 67-57)

Piacenza non muore mai e come da dettami del proprio coach sferra il contro break di 10-0 impattando una sfida combattutissima e tutta di corsa.

Finale intensissimo con Voskuil che si sveglia sentendo l’odore del sangue e grazie ad una tripla e due falli subiti  ammutolisce il palasport forlivese portando in dote la prima gioia nei match di ora di pranzo.

 

M.V.P. La coppia Harrison-Anderson

IL PEGGIORE: coach Vucinic e la gestione del finale

ARBITRI: Masi Andrea, Baldini Lorenzo, Morelli Dario