fonte ufficio stampa pallacanestro chieti

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PALLACANESTRO CHIETI

PIAZZA Il play teatino osa più del solito e mette a referto 7 punti, tirando con il 50% dal campo. La solita prova difensiva di grande energia non può che portare ad una sufficienza più che meritata. RINGHIO. VOTO: 6,5

ALLEGRETTI Prova dalle alte percentuali da due (75%) ma inconsistente da 3 (0/3). Dalla linea della carità è una sicurezza, peccato per le due infrazioni di passi fischiate nel momento del maggior sconforto dei teatini ma la sua esperienza, consistente anche in un semplice gesto o grido di conforto dalla panchina, è tanta roba. GUIDA. VOTO: 6,5

MARCHETTI NE

SIPALA NE

PICCOLI Il giovane si dimostra quanto mai decisivo. Il suo furore in campo, misto di grinta ed intelligenza, lo portano ad essere sempre in partita, anche quando i tiri dal campo non di certo gli avrebbero dato motivo di esaltarsi. La tripla nel finale e il possesso recuperato a pochi secondi dal finale, sono state un vero e proprio catalizzatore per la vittoria dei teatini. CANTAMI O DIVA, L’IRA FUNESTA DEL PELIDE MATTEO. VOTO: 7,5

VEDOVATO SV

SERGIO La gara del capitano dei biancorossi è l’emblema della giornata dei teatini: non appariscente per tre periodi, con molti errori ma quanto mai decisiva nel finale, con l’importantissima tripla nel finale e il molto agonismo difensivo, figlio dell’attenzione che i teatini hanno saputo mostrare nei momenti decisivi. CAPITANO. VOTO: 6,5

LILOV Ivan il terribile sembra avere i meccanismi dalla lunga distanza ben poco oleati: da due partite non riesce a realizzare da tre e il suo 2/12 dal campo è una percentuale a lui totalmente estranea fino a poche settimane fa. Glaciale ai liberi (4/4), confeziona 4 assist e raccoglie tre rimbalzi. La sua intelligenza tattica lo salva da un’ insufficienza quasi certa.  VERSATILE. VOTO: 6

MONALDI Diego è sicuramente l’uomo partita, implacabile dal campo, freddo dalla lunetta (6/7), il suo trentello è come un macigno sull’economia del gioco. One man show, GALATTICO. VOTO: 9,5

ARMWOOD Zeek non è nella sua giornata migliore, percentuali ai liberi non esaltanti (5/10), ma raccoglie 7 rimbalzi e comunque va in doppia cifra (13 punti). La sua voglia di lottare lo premia. ROCCIA. VOTO: 7

DE MARTINO NE

 

foto di Tania Calini

foto di Tania Calini

BASKET LEGNANO

NAVARINI Prova non di certo da raccontare ai posteri da parte del giocatore lombardo, 0/3 dalla lunga distanza e 1/2 dalla lunetta. NON INCISIVO. VOTO: 5,5

GUIDI NE

MAIOCCO Ottimo lavoro dall’arco (3/5) con 2/2 ai liberi, freddo anche nei momenti decisivi, trascina la squadra nella tempesta. GLACIALE. VOTO: 7,5

RINKE NE

PALERMO L’ex di giornata disputa una grande partita, sebbene acciaccato è strepitoso nel lottare su ogni pallone, peccato per la percentuale dall’arco che non ha brillato (1/5) ma si dimostra uno dei pilastri fondamentali della sua squadra. EROICO. VOTO: 8

MARTINI Prova di alta classe, giocate belle da vedere, 8 punti in 15 minuti e tanta attenzione anche in difesa. Raccoglie 5 rimbalzi, è sempre al centro dell’azione. BEN FATTO. VOTO: 7

FATTORI Supplisce all’assenza di Pacher in maniera molto più che dignitosa, è preciso ai liberi (3/3), cattura 5 rimbalzi e non si tira mai indietro quando c’è da lottare, a tal punto da uscire per 5 falli. FATTORE GRINTA. VOTO: 7

SACCHETTINI Zero punti e quattro rimbalzi, sbava anche dalla linea della carità (0/2). L’assenza di Pacher gli consente un ampio minutaggio ma non riesce a sfruttare questa grande occasione. SPRECONE. VOTO: 5,5

GASTOLDI NE

PACHER NE

RAIVIO E’ il migliore dei suoi dal punto di vista realizzativo: 21 punti, 7 rimbalzi e 3 assist, si dimostra importante sia dal punto di vista offensivo che da quello difensivo. La sua precisione e i suoi movimenti sono uno spot per il basket, peccato per un finale che non l’ha visto protagonista, ma giocare in questo momento della stagione per quaranta minuti alla stessa intensità è un’impresa quasi titanica. NIK TUTTOFARE. VOTO: 8,5

LAUDONI Il bomber per eccellenza del girone di a2 est disputa una prestazione più che discreta ma nel momento decisivo, quello che avrebbe potuto donargli la gloria, si dimostra nervoso dalla lunetta e col segno di poi, condanna la sua squadra. EMOTIVO. VOTO: 6


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