Coach Di Paolantonio non è certo lo specchio della felicità: «Faccio i miei complimenti a Jesi, ma noi abbiamo commesso troppi errori, soprattutto nel terzo quarto, quando avanti di 10 ci siamo accontentati soltanto di fare canestro, senza difendere e li abbiamo fatti rientrare a contatto. Potevamo andare avanti di quindici, sedici, venti, bastavano un paio di difese. Non abbiamo avuto il controllo dei rimbalzi, dove di solito andiamo meglio. Stasera abbiamo avuto il nostro quattro titolare in campo soltanto per 21 minuti e questo ci ha penalizzato parecchio. Dobbiamo controllare meglio, quando in trasferta sei avanti di dieci, non devi concedere agli avversari di rientrare».
Qualcosa da ridire sui cinque fischiati a Reynolds, tre dei quali in attacco: «Quando attacchi spalla contro petto e l’avversario va giù, probabilmente è fallo in attacco, ma se attacchi spalla contro petto con Rinaldi che scivola, probabilmente fischiare fallo in attacco è un po’ eccessivo. Il quarto di BJ mi è sembrato eccessivo, forse il quinto c’era».
Cagnazzo inizia con un personale saluto a Maggioli, festeggiato durante il riposo: «Prima di tutto mando un abbraccio a Maggio, perché è stata una persona importante, quando ho iniziato il mio percorso a Jesi. È una persona con cui ho legato molto e adesso che è finita la sua carriera da giocatore gli auguro il meglio per la sua vita.
Per quanto riguarda la partita, era molto importante, secondo me l’abbiamo voluta vincere, con tanti errori, con tante cose facili che hanno permesso a Imola di prendere tiri con buone percentuali. Come dicevo quando concedi tante cose facili a una squadra come Imola, poi è molto difficile riprendere il bandolo della matassa. Invece alla fine ci siamo riusciti, mettendo in campo energia ed era quello che eravamo detti durante il riposo. Era una partita importante, la squadra sembrava quasi aver paura, invece penso che non dobbiamo mai aver paura. Spero che questi due punti ci diano la carica per i prossimi impegni».