Lega_Adecco_LNP_logo1C’è mancato poco che la decima giornata potesse diventare quella della prima mini fuga di Ferrara ma, sfortunatamente per gli estensi, il capitombolo delle inseguitrici non è stato completo, ma anzi una in particolare ha rafforzato il proprio status. Ma cominciamo dalla capolista, ossia quella Ferrara che, battendo Reggio Calabria, ha suonato la settima sinfonia consecutiva. Vittoria senza grossissima fatica per la Mobyt, ma per una volta non è stato il collettivo a fare la differenza, ma bensì alcune individualità. Gli americani continuano a offrire il proprio pesante contributo, in particolar modo Jennings che colleziona un’altra doppia doppia, con 22 punti e 14 rimbalzi. Ma il protagonista principale nonché gran trascinatore di serata, è senza dubbio Ferri, che continua nel proprio momento positivo, mettendo a referto 17 punti tirando con buonissime percentuali (4/6 d 3). Reggio Calabria è così costretta a rifermarsi, complice un’altra serata non proprio da ricordare per Hamilton. Bell e Ammannato hanno provato a essere nuovamente loro i trascinatori del gruppo, ma questa volta alla Viola non è bastato, perché di fronte c’era la squadra più in forma del campionato e che non ha minimamente intenzione di fare sconti a nessuno. La mini fuga estense è stata però “fermata” da Casalpusterlengo che infila la quarta vittoria di seguito, strappandola con le unghie con i denti dal campo di Treviglio. Non è un periodo particolarmente positivo ne fortunato per la Remer che ha visto esordire in sordina Krstovic (a segno solo dalla lunetta), e che ha visto sfumare i due punti proprio nel finale quando un positivo Alessandri, ha mancato il canestro vincente. Tanti applausi vanno però all’Assigeco che si è dimostrata una signora squadra, in grado di reggere bene in tutte le parti del campo. Sorprendente (ma fino a un certo punto) di come sia stato fortemente limitato Rossi, grazie soprattutto al lavoro di un Chiumenti sempre importante. Con il duo americano non del tutto ispirato, è stato molto importante l’aver “ritrovato” Masoni, che ha messo a referto 11 punti, tra cui la bomba alla fine conclusiva. Casalpusterlengo esce quindi viva dalla terribile giornata per le inseguitrici. Infatti come stavamo accennando le altre più immediate concorrenti di Ferrara, sono fragorosamente cadute. A cominciare da Omegna che è l’agnello sacrificale per il rilancio di Lucca. Partita, sorprendentemente, letteralmente dominata dai toscani, con le solite firme importanti su questo successo. Parente e Conger hanno confezionato 40 punti in due, Deloach non ha fatto mancare il proprio supporto, ma soprattutto Valenti in versione super, con 19 punti a referto e un ottimo 6/7 da 2. Omegna ha concesso troppo in difesa ai propri avversari, e in attacco non è riuscita a replicare le percentuali dei padroni di casa. Shepherd ha giocato una gran partita realizzando 23 punti, ma già James (nonostante 16 punti) non è riuscito a confermare i suoi altissimi standard. Ma soprattutto, se si esclude Masciadri, è mancato tutto il resto con le prove impalpabili di Borra, Farioli e Saccaggi. E una grande squadra come la Paffoni non può pensare che siano sempre i propri americani a risolvere tutto, perché anche la “colonia italiana” è di altissimo livello, ed è assolutamente necessaria sei i rossoverdi quest’anno vogliono centrare il loro reale obbiettivo.

foto di Danilo Scaccabarossi

foto di Danilo Scaccabarossi

Anche il Nord Barese è costretto a una brusca frenata, e a sua volta è la “vittima” per l’uscita dalla crisi di un’altra squadra, ossia Mantova. Deludente la prestazione della Torrevento, che non è riuscita a confermare quanto detto la scorsa settimana, cioè la crescita dei “comprimari”, con gente come Ancellotti ma soprattutto Merletto, che hanno ricompiuto alcuni passi indietro, rendendo inutili i 32 punti della coppia Amoroso-Elliott, mentre è ancora da rivedere l’altro americano, ossia Moore. Gli Stings tornano così a carburare, nonostante non sia brillato proprio tutto, soprattutto con gente come Lamma e Alibegovic che stenta ad aumentare la qualità del proprio contributo. Tuttavia ci sono anche diversi riscontri positivi: Jefferson e Clemente continuano a essere un traino pesante, Nardi sta pian piano ritrovando la forma che gli permetterebbe di essere un lusso per questo campionato, e in più anche gli altri italiani, colonne di questa squadra, si stanno lentamente riprendendo, e questa volta Losi (22 punti, 8/8 ai liberi) e Ranuzzi (23 punti), sono stati importantissimi nel rappresentare valide alternative offensive alle iniziative personali degli americani. Mantova, in partite come questa, dimostra di essere una delle squadre sicuramente più profonde di tutto il campionato, ora toccherà trovare la continuità, alla cui ricerca c’è senza dubbio anche il BNB. Secondo ko di fila per Ravenna che rallenta ulteriormente il proprio passo, e permette invece di accelerare ad una Agrigento che, con la quarta vittoria di fila, è ora nel pieno del gruppone che insegue. D’altronde, anche nei momenti più difficili, abbiamo sempre sottolineato come la Moncada fosse una squadra destinata a soggiornare nei piani alti della classifica. E lo si vede proprio in queste partite, dove gente come Piazza e Mocavero c’è ma non come le altre volte. E allora ecco che, oltre a un Vaughn (24 punti) che nelle ultime uscite sta facendo sentire il proprio peso, c’è Mian che continua a crescere così come la panchina, che questa volta ha offerto punti importanti. Ravenna ha provato a rispondere a sua volta con il proprio collettivo con Sollazzo, Amoni, Rivali e Foiera in doppia cifra, con un buon impatto di Tambone, ma con Broglia e Bedetti che non sono riusciti a esprimersi del tutto. Agrigento conferma quindi di aver ritrovato la retta via, smarrita invece nelle ultime due partite dall’Acmar, che dovrà presto riscattarsi per poter continuare a sognare in grande. Riprende invece subito a marciare Chieti che ottiene in esterna, un’importantissima vittoria nel sentito derby contro Roseto. Un derby che non ha deluso per nulla le attese e che ha regalato momenti  di gran bel basket. Partita dal punteggio alto con tanti uomini in doppia cifra, Chieti ad esempio ne ha mandati 5. Nonostante i 17 punti di Gialloreto e i 16 di Bonfiglio, la copertina, complice anche una serata non di altissimo livello di Soloperto, se la becca tutta Shaw: infatti l’americano della Proger è stato il vero trascinatore dei suoi, con una prova monster dell’americano che ai 30 punti realizzati unisce ben 17 rimbalzi. Ovviamente non è mancata dall’altra parte, la risposta straniera di Sowell e soprattutto di Legion, quest’ultimo autore di 25 punti. Le prove dei due americani, unita a quella eccezionale di Bisconti (22 punti e 11 rimbalzi) e ai contributi arrivati di Leo e Genovese, non sono bastate ad evitare agli Sharks una sconfitta che rallenta nuovamente l’avvicinamento alle zone succulenti, alle quali si accinge sempre di più Chieti.

Ricomincia la propria rincorsa Matera che invece costringe Recanati al secondo stop consecutivo. Partita assolutamente da vincere per entrambe le formazioni, alle quali però non è venuto il braccino corto, e anzi si sono date battaglia per tutti e 40 minuti. La Bawer è tornata a mostrare i punti forti del proprio gioco, a prescindere dai due americani, in particolar modo da un comunque strepitoso Jones, autore di 32 punti con 9/10 da 2. Ma come detto è tornato a mostrarsi uno dei marchi da fabbrica dei lucani, ossia il gioco sull’asse Vico-Iannuzzi, con il pivot che si è esaltato, conducendo così una partita coi fiocchi, conclusa con 22 punti e 14 rimbalzi. A Recanati alla fine è mancato invece proprio il contorno ai due americani, con Mosley e Starring sugli scudi e autori di 52 punti degli 85 totali, un bottino che da una parte denota la potenza di questi due stranieri, dall’altra però anche una necessità di maggior apporto da parte di tutti gli altri, a cominciare da un Pettinella ultimamente sottotono. Chiudiamo con il facile riscatto di Firenze che schiaccia letteralmente Bari. Come spesso accade Iannone e Monaldi si sono ritrovati da soli a predicare nel deserto del gioco pugliese, che sembra avere sempre meno sbocchi. Tutto facile per Firenze che quindi non ha avuto bisogno di un ritorno super di Wood, ma che ha distribuito ottimamente il proprio bottino tra vari giocatori, con Rabaglietti che però si è aggiudicato il ruolo di top scorer, con 21 punti.

Come detto Ferrara continua a guardare tutti dall’alto, ma Casalpusterlengo è lì in agguato. Dietro l’Assigeco c’è poi un gruppetto che segue a quota 12 ed è composto da: Omegna, Chieti, Ravenna, Agrigento e Nord Barese. Tris di lusso con 10 punti con protagoniste Roseto, Matera e Lucca. Un altro gruppo a quota 8 e formato da: Recanati, Treviglio, Mantova e Reggio Calabria, precede le ultime due posizioni occupate da Firenze e infine da Bari.

Scontri di fuoco nel prossimo turno, a cominciare dalla capolista Ferrara che fa visita ad un’ostica Chieti. Importanti incroci nelle prime posizioni vedranno anche protagoniste da una parte Ravenna e Casalpusterlengo, e dall’altra Agrigento e Roseto, mentre ci sono compiti un po’ più abbordabili sulla carta per Omegna e Nord Barese che ospitano rispettivamente Mantova e Firenze. Matera e Lucca tenteranno di proseguire la propria risalita in trasferta, i lucani sul parquet di Bari, e i toscani su quello più insidioso di Recanati. Infine Reggio Calabria e Treviglio si sfidano per il riscatto.