Ha ufficialmente appeso le scarpe da basket al chiodo domenica scorsa con un toccante post di ringraziamenti su un social network in cui ha elencato squadre ed allenatori della sua carriera, Donte Mathis, classe 1977, ha calcato i parquet del nostro paese per 10 stagioni in 8 formazioni diverse.

Ragusa, Novara (2 stagioni) Pesaro, Imola, Casale (2 anni), Udine, Pistoia e Capo D’Orlando sono le squadre ove ha militato al quale andrebbe aggiunta anche Biella lo scorso anno quando ad inizio stagione ha rifiutato per restare vicino alla famiglia: “ visto le circostanze ed i problemi di salute di mio padre (3 infarti negli ultimi 2 anni) non me la sono sentita di restare a giocare lontano dagli Stati Uniti” 

Fabio Corbani (foto C.Devizzi Grassi 2014)

Fabio Corbani (foto C.Devizzi Grassi 2014)

Il nativo di San Antonio in Texas sposato con una ragazza Italiana di Reggio Calabria che gli ha valso lo status di “passaportato” mette proprio la famiglia come motivo principale del suo stop all’attività agonistica. “ Ho scelto di fermare la mia carriera principalmente per restare vicino ai miei cari e definire questioni che la riguardavano. Ho sempre pensato che avrei giocato sino ai 39/40 anni ma poi ho preferito la qualità della mia vita e dei miei figli che cosi possono restare vicino ai nonni”

Mathis è un playmaker “di vecchio stampo” ossia ragionatore ed a cui piace far giocare la squadra ma anche capace di cambiamenti di ritmo ed accelerazioni, nella sua esperienza nel Bel Paese ha sempre calcato i campi del secondo torneo e le sue cifre migliori sono state a Novara con 14 punti e 3 assist di media.

“La mia idea era di giocare 1-2 anni in Legadue per poi tentare il salto in Serie A – dice Mathis – ma ho sempre dato fiducia al mio agente e non ho mai avuto rimpianti. Memorabile il secondo anno a Novara con Fabio Corbani ma anche l’ultimo sotto la guida di GianMarco Pozzecco, queste due stagioni sono state particolarmente emozionanti che valuto ben al di sopra di stagioni con grandi statistiche. La mia migliore esperienza di gioco e’ stata dolce/amara …… a Pistoia! Amara perché mi sono infortunato a metà stagione ma siamo andati ai play off e sono rientrato per la finale persa contro Brindisi. Il mio allenatore preferito di tutti i tempi? Fabio Corbani perché ha curato le mie prime esperienze da professionista ma quello più importante è stato Marco Crespi. Mi ha insegnato non solo come giocare ma anche veramente come focalizzare ed essere pronto per ogni responsabilità.”

logoIl 37enne italo/americano ha comunque parole dolci per tutte le regioni ove ha vissuto: “Mi sono divertito in ogni fermata del mio percorso, dalla Sicilia al Piemonte, Marche, Emilia Romagna, Alessandria ed i suoi agnolotti che mangiavo ogni giorno, Toscana per finire di nuovo con la Sicilia. Non ho nulla da lamentarmi dei luoghi dove ho vissuto e giocato ed ho conosciuto tante persone incredibili facendo amicizie ovunque.“

Pensiamo sia proprio questa la ragione fondamentale per il quale è rimasto a giocare in Italia una decade Donte Mathis, nel nostro paese oltre ad aver trovato l’amore, ha vissuto bene e lo conferma anche quando si parla di razzismo per via del colore della sua pelle:” Non ha mai avuto alcun problema razziale in Italia, sono stato chiamato “coglione” un paio di volte in campo ma mai gesti di pura ignoranza con le persone con le quali ho interloquito. Non avrei potuto scegliere una carriera migliore e sono veramente grato per le esperienze che ho avuto che influiranno e trasferirò nel proseguo della mia vita.”

Eccoci infine al post basket dell’ormai ex giocatore. “Con il tempo libero che ho avuto qui ho sviluppato Elevation Skills Sports and Achievement Academy , si tratta di un’organizzazione sportiva che lavora con i bambini di tutte le età così come professionista nell’arricchimento sportivo e nello sviluppo delle capacità qui a Houston, in Texas ed ho intenzione di farlo il più a lungo possibile.”

Marco Crespi (foto Alessio Brandolini 2014)

Marco Crespi (foto Alessio Brandolini 2014)

Tirato affettuosamente in ballo, abbiamo chiesto a coach Marco Crespi un parere sul suo ex giocatore che ha allenato per due stagioni a Casale Monferrato: “Donte. Trasmette il piacere del gioco di squadra. Contagia facendo sentire importante ogni pezzo, ogni giocatore, ogni dettaglio. Non è poco.“

 

 

Infine alcuni video con suoi highlights: